Segnaliamo che nella giornata di sabato 27 settembre causa interruzione della corrente elettrica la biglietteria del Teatro Goldoni rimarrà chiusa.
Sviluppare la parte di programmazione dedicata ad artisti, nazionali ed internazionali, emergenti e costruire nuovi linguaggi per dare ancora più voce ad una nuova generazione di attori, registi e compagnie favorendo il ricambio generazionale nel teatro. Questa la richiesta del Ministero della Cultura che con il D.M. 463 del 23 dicembre 2024 chiede ai sei Teatri Nazionali di prevedere la nomina di un Direttore artistico junior che non abbia più di 35 anni. Il Teatro Stabile del Veneto è il primo a rispondere a questa richiesta: il Consiglio di amministrazione ha deliberato la nomina di Alessandro Businaro, giovane regista e attore padovano, al ruolo di Direttore artistico junior. Businaro è stato scelto dopo una selezione che ha visto 5 artisti confrontarsi in questi mesi con la struttura del TSV – Teatro Nazionale: la scelta è ricaduta su Businaro sia per la sua visione innovativa e la capacità di sfidare e superare le convenzioni teatrali grazie a un approccio più vicino ai nuovi linguaggi contemporanei e alle nuove generazioni, sia per il suo lavoro con le comunità del territorio. Businaro vanta esperienze non solo locali, ma nazionali ed europee avendo collaborato negli ultimi anni con compagnie soprattutto francesi. L’inclinazione del regista a valicare i confini regionali e nazionali ben si sposa con la vocazione sempre più internazionale del Teatro Stabile del Veneto. Businaro darà quindi il suo contributo nel percorso già intrapreso dallo Stabile nel perseguire gli obbiettivi dell’Agenda 2030 quali l’accessibilità, la sostenibilità, il rinnovamento del pubblico e l’attenzione verso i giovani artisti. “Casa artistica” del Direttore junior sarà il Teatro Maddalene, da tempo la sede deputata dal TSV- Teatro Nazionale alle nuove drammaturgie e alla costruzione di forme teatrali innovative, che da quest’anno avrà - in aggiunta ai format già presenti da anni nella programmazione del TSV - un’intera stagione dedicata. Proprio sul palco delle Maddalene Businaro porterà a novembre il suo nuovo progetto Vestire gli Ignudi, realizzato con gli attori e attrici della Compagnia Giovani del Teatro Stabile del Veneto. La regia di Businaro parte dal testo di Luigi Pirandello, ma ne amplia gli orizzonti verso temi che toccano le nuove generazioni come la pervasività dei mezzi di comunicazione di massa nella definizione della propria identità, il voyeurismo morboso della società contemporanea, il potente e crudele ritratto dei rapporti di genere. Il debutto di Vestire gli Ignudi è fissato per il 12 novembre con la prima matinée per le scuole superiori (dal 12 al 29 novembre alle 10.30); sono previste anche tre recite serali aperte a tutti: il 15, 22 e 29 novembre alle 19.30. L’attenzione verso la formazione dei giovani e il pubblico delle scuole porta il Direttore artistico junior a lavorare a stretto contatto con le due aree dello Stabile maggiormente vocate all’audience development e audience engagement: l’area Education e Public Engangement e l’area Sviluppo Artistico e Formazione. Alessandro Businaro in qualità di Direttore junior completa e si inserisce in un percorso di governance virtuosa dello Stabile del Veneto che è stato precursore – seguendo la linea indicata dal Ministero della Cultura – nella separazione delle funzioni all’interno della Fondazione: la direzione generale di Claudia Marcolin, la direzione artistica di Filippo Dini e la direzione dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni di Carlo Mangolini. “Ringrazio enormemente il Teatro Stabile del Veneto ed il suo CdA per avermi cercato e ascoltato in questi mesi e per avermi affidato un incarico così importante. Ringrazio oltretutto per aver abbracciato l’idea che l’espressione junior potesse non designare un ruolo assistenziale, ma bensì un ruolo attivo per alcune zone specifiche – commenta il Direttore artistico junior Alessandro Businaro –. La prima è l’attenzione verso la nuova scena e le nuove voci, favorendo la relazione tra le giovani generazioni e l’implementazione di un lavoro già presente con gli uffici del TSV e le attività dell’Accademia Teatrale. La seconda è il rapporto con il territorio, con le scuole e con le università. Il mio impegno sarà quello di dare vita a processi di creazione plurali che rendano le città di Padova, Treviso e Venezia luoghi sempre più di dialogo trasversale tra comunità e generazioni diverse”.
Nella cornice del Teatro Cortesi il presidente della Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, Giampiero Beltotto, è stato insignito del Premio Franco Enriquez, giunto quest’anno alla sua XXI edizione. A motivare il riconoscimento è la trasformazione, sotto la presidenza di Beltotto, del Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale da una realtà regionale e nazionale in una istituzione di livello europeo. Un successo confermato dalla crescita, nel corso delle ultime stagioni, di pubblico e biglietti ottenuta grazie a una proposta artistica e culturale di qualità unita a politiche di sostenibilità, inclusione sociale e accessibilità. Da parte della giuria una nota di merito va, inoltre, all’accresciuta leadership territoriale del TSV in virtù di collaborazioni strette con prestigiose realtà teatrali del Nord-Est oltre che con i Comuni di Verona e Vicenza e alle amministrazioni di Padova, Venezia e Treviso, già membri fondatori dello Stabile del Veneto. Un plauso anche per l’impegno nella formazione dei giovani artisti con il progetto TeSeO – Teatro Scuola e Occupazione. Con il presidente Beltotto sono stati premiati molti protagonisti del teatro italiano, tra i quali il direttore artistico del Piccolo Teatro di Milano, Claudio Longhi “per avere dirottato la Storia del Piccolo Teatro, Teatro d'Europa, da un Teatro di Regia a un Teatro dalle molteplici traiettorie, non solo europee, ma internazionali”; premio migliore attore e migliore attrice a Elio De Capitani per il suo Re Lear e a Paola Minaccioni per Elena la matta; Giacomo Poretti e Anna Teresa Rossini hanno ricevuto il premio per la Carriera; la Compagnia Kepler-452 è stata premiata per l’impegno sociale e civile. “Sono grato per l’assegnazione di un Premio teatrale così prestigioso che riconosce il lavoro di questi anni svolto da tutta la Comunità del teatro veneto – dichiara Giampiero Beltotto, presidente della Fondazione TSV – Teatro Nazionale –. Abbiamo cercato di essere degni di una tradizione secolare che da Carlo Goldoni in poi aveva reso le nostre Città un faro dell’Europa culturale. In parte ci siamo riusciti, ma la strada è ancora lunga e i campanilismi radicati. Il futuro è alle nostre spalle e ci spinge a cercare un nuovo pubblico, nuovi linguaggi e una rinnovata spinta verso quel teatro europeo che è nel DNA di questa Fondazione. La strada giusta è una sola e noi ci siamo.” Il Centro Studi Franco Enriquez, da alcuni anni dedica la sua attenzione ai personaggi e agli avvenimenti che in ogni stagione si mettono in rilievo, unendo alle qualità artistiche l’impegno civile, specifica connotazione del regista al cui nome sono intitolati i premi e di cui quest'anno ricorre il quarantacinquesimo dalla scomparsa. La motivazione del premio: La Giuria del Premio Franco Enriquez ha riconosciuto a Giampiero Beltotto, come presidente del Teatro Stabile Del Veneto, la capacità di avere trasformato una realtà regionale e nazionale in una realtà sempre più europea, con risultati stupefacenti, sia a livello artistico che imprenditoriale, i cui effetti eccellenti sono evidenti nelle ultime stagioni, grazie a una crescita esponenziale del pubblico e degli incassi, consentendo anche una più agevole fruizione degli spettacoli a cittadini colpiti da disabilità e provenienti da contesti sociali più difficili. Oltre che programmare i teatri di Venezia, Padova, Treviso, Giampiero Beltotto ha siglato accordi con i Comuni di Vicenza e Verona, con produzioni ad hoc, per il Ciclo dei Classici, al Teatro Olimpico e per L’Estate Teatrale Veronese, al Teatro Romano, luoghi frequentati da Enriquez durante la sua attività di regista. È, inoltre, riuscito a proiettare il palcoscenico del Goldoni verso un percorso internazionale, co-producendo con importati teatri europei, anche in vista delle Cerimonie Olimpiche di Milano Cortina 2026. Ha sempre auspicato, per i Teatri del Nord –Est, iniziative di carattere unitario, per puntare il più possibile, alla internazionalità. Sta, inoltre, immaginando un percorso di realtà virtuale, grazie all’apporto di nuove tecnologie. Il suo programma è, soprattutto, quello di continuare a sostenere i giovani artisti emergenti. Un simile impegno è visibile nel progetto TeSeO – Teatro Scuola e Occupazione, con la formazione di giovani attori e tecnici a Venezia e a Padova.
Titizé – A Venetian Dream continua per tutta l’estate a stupire il pubblico del Teatro Goldoni raccontando Venezia con acrobazie, danze, virtuosismi funambolici e giocoleria. Mentre le repliche si susseguono ogni sera dal mercoledì alla domenica alle 19.00, per stupire ancor di più si dà la possibilità allo spettatore di salire sul palcoscenico: virtualmente, indossando un visore. Sono otto i visori di realtà aumentata voluti dal Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale e presentati oggi, 29 luglio, al punto IAT di Vela. Indossando i visori si entra nel vivo delle acrobazie e si diventa protagonisti dello spettacolo ufficiale della città di Venezia, prodotto dal TSV con la Compagnia Finzi Pasca in partnership con Gli Ipocriti di Melina Balsamo. Il video a realtà aumentata di Titizé prodotto dalla Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale è stato registrato con sistemi di ripresa all’avanguardia composti da multicamere da circa 30 obbiettivi, che riprendendo da più angolazioni hanno creato una visione stereoscopica e tridimensionale dei quadri che compongono la magia di Titizé. Anche gli artisti della Compagnia Finzi Pasca sono stati coinvolti: hanno indossato bodycam e videocamere fissate su caschetti e corpetti per riprendere lo spettacolo dal punto di vista di chi realizza le acrobazie. Il risultato è un’esperienza soggettiva a 360 gradi con una visuale dinamica in prima persona. Sembra cioè di essere parte attiva dello spettacolo, di trovarsi sul palcoscenico stando con i piedi stabili a terra. La tecnologia utilizzata dai visori ha una risoluzione di 8K in ultra alta definizione, molto all’avanguardia rispetto alle soluzioni in mercato. Partner tecnologico del TSV per questa iniziativa è Impersive Srl. Gli otto visori saranno messi a disposizione di cittadini e turisti in più punti della città e della provincia di Venezia dove resteranno a disposizione per tutto il periodo in cui Titizé resta in cartellone al Goldoni: fino al 3 agosto e poi dal 20 agosto fino al 21 settembre. Due visori saranno nei punti IAT di Vela, altri due saranno disponibili al Teatro Goldoni, due saranno portati nei camping Marina di Venezia e Union Lido Mare a Cavallino Treporti e uno si troverà a McArthurGlen Noventa di Piave Designer Outlet. Ma la magia non finisce qui: quello di Titizé è il primo momento di un progetto di innovazione appositamente pensato dal TSV – Teatro Nazionale per il Teatro Goldoni, in autunno sarà disponibile un altro video di realtà aumentata interamente incentrato sul Goldoni, rivolto a quanti vorrebbero scoprire il teatro. Il palcoscenico moderno più antico ancora in attività, nonostante i suoi 400 anni di storia, si attesta così tra i teatri più attenti alle ultime frontiere dell’innovazione tecnologica. “Un'iniziativa culturale in cui si fondono arte, tradizione e innovazione tecnologica, offrendo uno sguardo inedito sul mondo del teatro – ha commentato l'assessore al Turismo del Comune di Venezia, Simone Venturini - Questi visori non ci regaleranno solo un 'effetto wow' ma, grazie alla realtà aumentata, supereranno la semplice narrazione scenica di uno spettacolo che, già di per sé, mescola linguaggi e generi, tra commedia dell'arte, musica, danza e acrobazia. Una rappresentazione che ci riguarda tutti, che racconta il nostro territorio, il nostro essere veneziani. Questi visori ci permetteranno quindi di osservare le nostre vite e le nostre identità da prospettive inedite, arricchendole di significato come solo l'arte sa fare. “Il Teatro Stabile del Veneto si attesta tra i teatri nazionali più attenti alle ultime frontiere dell’innovazione tecnologica. Abbiamo scelto di sperimentare la realtà aumentata nel teatro moderno più antico ancora in attività in Italia, il Goldoni – ha affermato Claudia Marcolin, Direttore Generale della Fondazione Teatro Stabile del Veneto -. I visori con le immagini di Titizé sono un importante passo in un percorso di digitalizzazione che abbiamo intrapreso e a breve verrà realizzato un nuovo video, sempre in realtà aumentata, dedicato alla storia di questo teatro usufruibile da chiunque lo voglia visitare. Attraverso l'innovazione vogliamo raggiungere un pubblico che forse mai si avvicinerebbe ad un teatro così antico, così come stiamo sperimentando soluzioni digitali all'interno dell'Accademia Teatrale dove giovani attrici e attori sperimentano device digitali e riflettono sull'uso del digitale in scena e fuori scena, valorizzando le relazioni che ne possono nascere durante le restituzioni al pubblico. Insomma, non ci basta una storia prestigiosa: crediamo in un sistema teatrale e culturale che non si adagia sul presente e sul passato, ma coglie le sfide poste dal futuro e dialoga con il settore scientifico-tecnologico, solo apparentemente lontano dal teatro”. “Vela con la piattaforma Venezia Unica e con la propria rete sul territorio di punti IAT - ha dichiarato Fabrizio D’Oria Direttore Operativo di Vela S.p.A. - è partner del progetto di offerta di spettacolo di qualità e continuativa del Teatro Goldoni con Titizé. I visori, che saranno disponibili negli IAT di San Marco e della Stazione, non solo faciliteranno il dialogo sull’offerta culturale della città ma accoglieranno i visitatori con nuovi device in grado di raccontare in anteprima lo spettacolo con una tecnica unica, immersiva a 369 gradi”.
Sei pronto a trasformare la tua passione per il teatro in una professione? La nostra Accademia Teatrale Carlo Goldoni offre un percorso formativo completo di 3.450 ore che ti condurrà dalle basi della recitazione fino al palcoscenico professionale. La struttura del corso è la seguente: - Biennio a Venezia (2.150 ore): formazione nelle discipline fondamentali presso il Teatro Goldoni - recitazione, voce, movimento, canto, commedia dell'arte, danza, storia del teatro e interpretazione dei testi - Terzo anno a Padova (1.300 ore): cicli seminariali con registi-formatori presso il Teatro Verdi, culminanti in rappresentazioni pubbliche remunerate secondo il CCNL Teatri Valore aggiunto della formazione: corpo docente composto da professionisti affermati, attivi nel panorama artistico nazionale e internazionale; accreditamento Erasmus+ VET per opportunità di mobilità internazionale durante il II e III anno, rilascio di Attestato di qualifica professionale di livello EQF 3 da parte della Regione Veneto; inserimento professionale con iscrizione alla gestione ex Enpals-INPS nel terzo anno; approccio inclusivo con particolare attenzione alle esigenze individuali degli studenti. Requisiti di ammissione: candidati di età compresa tra 18 e 28 anni, in possesso di diploma di istruzione secondaria superiore e buona conoscenza della lingua italiana. Aperto a candidati di qualsiasi nazionalità con documenti validi per il soggiorno in Italia. Selezione: Ammissione di massimo 14 allievi tramite prova di ingresso. L'Accademia rappresenta un'opportunità di formazione d'eccellenza per chi intende intraprendere una carriera professionale nel settore teatrale, unendo tradizione e innovazione in un contesto formativo di alto livello.
Caro pubblico, segnaliamo le chiusure estive delle biglietterie dei nostri teatri: Teatro Goldoni, Venezia Chiusura estiva dal 4 al 17 agosto (riapre il 19 agosto) Teatro Del Monaco, Treviso Chiusura estiva dal 4 al 24 agosto (riapre il 26 agosto) Teatro Verdi, Padova Chiusura estiva dal 4 al 24 agosto (riapre il 26 agosto)
“Ogni storia ha il suo inizio”, recita il titolo della Stagione 25/26. E con la conferma della qualifica fra i sei Teatri Nazionali per la Fondazione Teatro Stabile del Veneto l’inizio di questo nuovo triennio si presenta già pieno di soddisfazioni. Sono uscite ieri sera, lunedì 30 giugno, le valutazioni dalla Commissione Consultiva per il Teatro del Ministero della Cultura: il Teatro Stabile del Veneto si posiziona al quarto posto assoluto tra i Teatri Nazionali, dopo lo Stabile di Torino, la Fondazione di Roma e il Teatro di Napoli. Il riconoscimento, riguardante la qualità artistica dei progetti triennali 2025-2027 e dei programmi annuali 2025 dei Teatri Nazionali, per il TSV premia la continuità del nuovo progetto con il triennio appena concluso e apre a nuove responsabilità. “Accogliamo questa notizia con soddisfazione. Per la nostra Fondazione si tratta di una conferma della qualità del lavoro svolto fino ad oggi con cui il nuovo progetto triennale presentato dagli uffici si pone in continuità – dichiara il presidente della Fondazione TSV – Teatro Nazionale, Giampiero Beltotto –. Un premio che ci gratifica tutti, dal Consiglio di Amministrazione alla direzione artistica e a quella generale, fino alle maestranze che operano dentro e fuori dal palcoscenico e ai nostri allievi e allieve della scuola di teatro. Un premio che ci chiama anche a nuove e maggiori responsabilità nei confronti del sistema teatrale regionale, nazionale ed europeo. Il ranking stilato dalla Commissione, in attesa di altri indicatori su cui il TSV si è sempre distinto, ci vede in quarta posizione tra i sei teatri nazionali, ma a un solo punto di distanza dal secondo classificato e a mezzo punto dal terzo. Trovarci così vicini a due grandi teatri come sono quello di Roma e di Napoli per noi non è altro che un’ulteriore messa alla prova. Un ringraziamento doveroso va a tutti i nostri soci e in particolare alla Regione del Veneto con il presidente Luca Zaia, senza la cui fiducia tre anni fa non saremmo andati molto lontano.” L’assessore alla Cultura della Regione del Veneto Cristiano Corazzari ha dal canto suo manifestato “grande soddisfazione da tutto il territorio che deriva anche dal fatto che la Regione tre anni fa ha deciso di investire ulteriormente sul Teatro Stabile del Veneto. Investimento pienamente ripagato”. La classifica del MiC riguarda per ora la qualità artistica dei progetti triennali 2025-2027 e dei programmi annuali 2025 e si fonda sulla valutazione di differenti aspetti che spaziano dalla qualità della direzione artistica alla qualità professionale del personale artistico impegnato, facendo riferimento anche ad autori under 40 anni e giovani artisti con meno di 35 anni. Ma ad aver garantito al TSV una conferma tra i migliori Teatri Nazionali, con una valutazione complessiva di 28.5 su 35 punti, è stato il riconoscimento dell’eccellenza in categorie come il prestigio delle compagnie e la qualità artistica degli spettacoli ospitati, le azioni di ricerca, educazione, fidelizzazione e sviluppo dei pubblici esistenti e potenziali, la continuità e l’affidabilità gestionale e la partecipazione a reti nazionali e internazionali anche con progetti europei.
Firmato l’accordo di sponsorizzazione con cui BCC Veneta rinnova il suo impegno verso la Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale per tutto il triennio 25/27. La Banca di Credito Cooperativo aumenta lo sforzo finanziario nei confronti del TSV – Teatro Nazionale con il fine di sostenere le attività culturali ed artistiche promosse dalla Fondazione nelle sedi di Padova (Teatro Verdi), Venezia (Teatro Goldoni) e Treviso (Teatro Del Monaco). BCC Veneta ha voluto rinnovare l’accordo, siglato in precedenza per il triennio 2022-2024, e sposare le attività del TSV con particolare attenzione ai progetti in tema di sostenibilità e inclusione. “Il supporto di partner privati e fortemente radicati nel Veneto è elemento imprescindibile della crescita del nostro teatro – dichiara il Presidente del TSV Giampiero Beltotto. “Ringraziamo la BCC Veneta che ha scelto di accompagnarci dal 2022 e che ha ulteriormente incrementato la sua fiducia per i prossimi tre anni, premiando il lavoro che stiamo facendo. Confrontarci con partner privati come la BCC Veneta ci permette di sviluppare con più convinzione quelle progettualità dedicate al territorio e finalizzate a far crescere la nostra filiera. «Il nostro impegno a sostegno della cultura e dell’arte rimane tra gli obiettivi principali della nostra azione sul territorio – commenta Flavio Piva, Presidente di BCC Veneta. – Il rinnovo dell’accordo consentirà di promuovere i progetti del Teatro Stabile del Veneto, con un grande valore aggiunto per la nostra base sociale, per il territorio e per le comunità. Da questo presupposto continuiamo ad essere a fianco di TSV in un percorso di indiscussa qualità artistica che si intreccia alle iniziative di sostenibilità e inclusione sociale. Non mancherà, inoltre, una particolare attenzione da parte della BCC Veneta nei confronti delle attività che lo Stabile del Veneto realizzerà in collaborazione con il Comune di Verona nell’ambito dell’Estate Teatrale Veronese e con il Comune di Vicenza in occasione della rassegna Ciclo degli Olimpici. BCC Veneta è la Banca di credito cooperativo orientata ai principi ispiratori di mutualità e localismo e da sempre attenta anche alla promozione dei propri servizi in relazione ad eventi culturali e sociali situati nel territorio veneto. È presente in 255 comuni con 94 filiali. Quasi tutte le risorse finanziarie raccolte sono impiegate negli stessi luoghi dove vengono create, per sostenere lo sviluppo di lungo periodo. Forte è l’attenzione alla sostenibilità: un particolare impegno finanziario è volto ai progetti che sviluppano il modello dell’economia circolare e l’energia consumata proviene per l’88% da fonti rinnovabili, riducendo del 53% le emissioni di gas serra rispetto al 2020. La Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale è uno dei sette teatri nazionali di produzione teatrale ad iniziativa pubblica. È caratterizzato per le particolari finalità artistiche, culturali e sociali della sua attività volte alla diffusione della cultura teatrale presso il pubblico di ogni età e fascia sociale; è stato costituito dai soci fondatori Regione del Veneto, Comuni di Venezia e di Padova, oltre che da ulteriori soci aderenti e sostenitori.
Un nuovo progetto artistico triennale rappresenta per ogni struttura teatrale l’avvio di un viaggio, di un nuovo racconto, perché come recita il titolo della campagna di quest’anno curata dall’artista catalano Javier Jaén Ogni storia ha il suo inizio. Con questo spirito la Stagione 25/26 porta all’interno della Fondazione TSV – Teatro Nazionale importanti cambiamenti ma anche tante conferme, a partire da un cartellone di 80 spettacoli, di cui 37 in abbonamento (12 a Venezia, 12 a Treviso e 13 a Padova) pensato per intercettare un pubblico sempre più vasto, seguendo la linea maestra che mette al centro gli attori e la parola degli autori. Il rilancio delle produzioni su scala nazionale e internazionale – 13 in totale gli spettacoli prodotti e co-prodotti dal TSV –, la crescente apertura all’Europa anche da parte dell'ATCG-Accademia Teatrale Carlo Goldoni, il consolidamento del rapporto con le istituzioni locali e il territorio a cui sono dedicati sempre nuovi progetti, una maggiore attenzione ai temi dell’inclusione e della sostenibilità sono le basi ereditate per questo nuovo inizio, che al contempo dà continuità al lavoro sviluppato negli ultimi anni. I risultati dell’ultimo triennio rappresentano, infatti, un trampolino di lancio per questa nuova partenza: dal 2022 in tre anni il TSV ha aumentato del 21% le sue alzate di sipario. Solo nel 2024 sono state 553 le giornate di spettacolo nelle sue sedi, di cui 256 a Padova, 156 a Treviso e 141 a Venezia. A queste si aggiungono ulteriori 106 recite fuori dal Veneto per produzioni e coproduzioni esecutive del TSV. Il dato quindi porta a complessive 659 giornate di spettacolo prodotte e programmate dal TSV nel Veneto ed in Italia. Si è registrata un’importante crescita anche per il dato relativo alle presenze del pubblico veicolato dal TSV nei suoi teatri, che è aumentato nel corso del triennio del 56% superando nel 2024 le 175 mila presenze. L’incremento delle attività e i risultati da record delle ultime due campagne abbonamenti, 5274 per la Stagione 23/24 e 5290 per quella 24/25, hanno fatto sì che il TSV nel 2024 superasse i 2,6 milioni di incassi per vendite di biglietti e abbonamenti, record degli ultimi dieci anni, e registrando un’inversione di tendenza rispetto al canale di vendita a favore dell’online, che oggi rappresenta il 64% del totale grazie agli importanti investimenti nel campo della digitalizzazione e con forti margini ancora di crescita e di conseguenza sull’uso minore della carta un progetto con forti margini ancora di crescita. Grazie all’aumento di spettacoli prodotti dal TSV nelle proprie sedi è aumentato il numero di artisti e tecnici scritturati (+19%), il numero assoluto di contratti di scrittura (+ 38%) e la ricorrenza degli stessi: ogni giorno al TSV vengono firmati più di 2 contratti di scrittura. Le produzioni TSV Tra testi classici, riscritture e nuove drammaturgie i 13 spettacoli prodotti dal TSV si contraddistinguono per la scelta di offrire nuove chiavi di lettura a capolavori del teatro, riscritti da autori di oggi con spiccate sensibilità contemporanee. Nel cartellone della Stagione 25/26 la selezione dei classici presenta una predilezione per testi di autori tra Otto e Novecento, fatte salve un paio di eccezioni che guardano indietro nel tempo a Goldoni ed Euripide. Per la sua nuova regia il direttore artistico del TSV Filippo Dini sceglie uno dei testi più cinici di Anton Čechov, Il gabbiano (con sottotitoli in inglese) e porta al suo fianco sul palcoscenico un’interprete come Giuliana De Sio, per la prima volta alle prese con un grande classico. Un allestimento importante, che mette in pratica la sfida del confronto generazionale, chiamando il trentatreenne Leonardo Manzan a dirigere la sezione dell’opera dedicata allo spettacolo di Kostja. Teatro nel teatro, stili divergenti, per generare un cortocircuito inedito per i palcoscenici italiani, dove lo spettacolo sarà in tournée dopo il debutto in prima nazionale al Teatro Verdi di Padova il 4 novembre. Dai grandi della letteratura russa trae ispirazione anche Peppino Mazzotta che dirige una riscrittura di Anime morte di Gogol’. Il testo offre una tragicomica e grottesca galleria di personaggi, a comporre un’intera tavolozza di vizi e virtù. Proseguendo nell’esplorazione dell’animo umano e dei suoi travestimenti Leonardo Lidi, regista trentaseienne tra i più affermati della sua generazione, sceglie Tennessee Williams e il suo La gatta sul tetto che scotta per dare vita ad un presepe vivente, dove ognuno è mascherato da qualcosa che non vorrebbe essere. Dopo l’Arkadina di Čechov e la Meggie di Williams una terza monumentale figura femminile è al centro di Mirandolina (con sottotitoli in inglese), l’originale riscrittura della Locandiera di Goldoni affidata alla drammaturga irlandese Marina Carr e co-prodotta dal TSV con l’Abbey Theatre - Teatro Nazionale d’Irlanda in occasione delle celebrazioni per le Olimpiadi di Milano Cortina 2026. Uno spettacolo di denuncia, diretto da Caitríona McLaughlin, regista internazionale che opera a Dublino, Londra e New York. Il testo porta in scena la paura delle donne e riflette sul prezzo estorto a tutte quelle ragazze che osano reagire alla prevaricazione e alla violenza di genere. Il debutto in prima assoluta è atteso al Teatro Del Monaco di Treviso il 5 febbraio 2026. Tra i testi contemporanei trovano ampio spazio opere firmate da autrici internazionali che raccontano storie di donne, di corpi e potere, di società patriarcali e relazioni. È il caso di Ella Hickson che in I corpi di Elizabeth con Elena Russo Arman, diretta da Cristina Crippa e Elio De Capitani, ripercorre la biografia della regina vergine, oppure di Julia May Jonas, che in Le stravaganti dis-avventure di Kim Sparrow, dà vita a uno spettacolo capace di rivelare la complessità delle relazioni tra i generi, alternando scoppi di ilarità e momenti di disperazione, grazie ad una protagonista dalle mille sfumature come Paola Minaccioni. Fedele al proprio approccio di teatro civile Marco Paolini torna sul palcoscenico ed inaugura il cartellone del Teatro Goldoni il 5 novembre con il suo ultimo lavoro scritto a quattro mani con Giulio Boccaletti: Bestiario idrico è uno spettacolo ispirato ai conflitti e ai contratti nati intorno all'acqua dei fiumi, che hanno dato forma al paesaggio che oggi ci circonda. Tra gli spettacoli di produzione del TSV rientrano anche le proposte in matinée per le scuole superiori. Titoli che sono espressione di un’offerta varia e diversificata, spaziando tra i classici del repertorio italiano. Aprirà la programmazione dedicata la produzione Vestire gli ignudi di Pirandello per la regia di Alessandro Businaro giovane artista under 35 già noto al pubblico nazionale e francese che ritorna dopo tre anni al TSV. Spazio anche alla storia del Novecento, espressa in tutta la sua tragicità dall’opera satirica di Karl Kraus Gli ultimi giorni dell’umanità per la regia di Giorgio Sangati. Segue Il teatro comico messo in scena dagli allievi dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni (ATCG) diretti da Giuseppe Emiliani. A completare l’offerta per le scuole la tragedia classica proposta da Anagoor che rileggono con il loro stile inconfondibile le Baccanti. Simone Derai guida i neodiplomati dell’Accademia nell’esplorazione del testo di Euripide, immergendoli in un'esperienza che unisce rito, poesia e teatro. Lo spettacolo vedrà il suo debutto ufficiale in prima nazionale al Teatro Olimpico di Vicenza per il 78° Ciclo di Spettacoli Classici. Da una rinnovata vocazione a esplorare i codici del contemporaneo, che trova nel Teatro Maddalene di Padova il suo luogo d’eccellenza, si collocano infine due originali produzioni che valorizzano ex allievi dell’ATCG e artisti emergenti del territorio. Parliamo di Tirannosauro, scritto e diretto da Filippo Quezel, già presente nei teatri di Milano e della Sardegna e di L’arte di vivere. Il giorno in cui i corvi smisero di farmi paura progetto al femminile curato da Francesca Garolla, Francesca Merli e Laura Serena. Grandi ospiti Portare nel presente i grandi autori del passato e rendere classici i testi contemporanei sono le due direzioni seguite nell’individuazione delle proposte che caratterizzeranno i cartelloni dei tre principali teatri dello Stabile del Veneto. Per i titoli in ospitalità si va da Goldoni con Sior Todero Brontolon a Pirandello con Il berretto a sonagli, da De Filippo a O’Neill entrambi con ben due testi: Sabato, domenica e lunedì e Non ti pago! da un lato Lungo viaggio verso la notte e Il lutto si addice ad Elettra dall’altro. Tra gli autori del presente sono da citare Cesc Gay con Vicini di casa, Paolo Genovese con Perfetti sconosciuti. David Mamet con November, Stefano Massini con Mein Kampf, Martin McDonagh con La reginetta di Leenane, Duncan McMillan con People, Places & Things e Wajdi Mouawad con Come gli uccelli. Oltre ai tanti titoli, che disegnano diverse direttrici e prospettive a partire dai contenuti trattati, saranno numerose le attrici e gli attori popolari che animeranno una stagione pensata per il pubblico e che quest’anno porterà sui palcoscenici di Venezia, Padova e Treviso volti molto amati come Franco Branciaroli, Paolo Fresu, Gabriele Lavia e Luca Marinelli, e poi ancora Anna Ferzetti diretta da Pierfrancesco Favino, Gigio Alberti, Ambra Angiolini, Luca Barbareschi, Luca Bizzarri, Paolo Calabresi, Simone Cristicchi, Salvo Ficarra, Stefano Massini, Francesco Montanari, Ivana Monti, Silvio Orlando, Umberto Orsini, Andrea Pennacchi, Elisabetta Pozzi, Teresa Saponangelo, Amanda Sandrelli e compagnie internazionali come Familie Flöz. Confermato, infine, per tutti e tre i teatri il format A scena aperta: per ogni spettacolo in stagione il pubblico incontra attori e registi in dibattiti moderati da esperti di teatro o giornalisti. Il cartellone Fuoriserie e la Danza Dopo il successo della passata Stagione, si confermano anche per questa edizione gli appuntamenti Fuoriserie che, a Venezia, portano al Teatro Goldoni nuove occasioni per “Pensare a teatro”, grazie a uomini e donne di cultura, capaci di interrogare il pubblico su tematiche profonde, un concentrato di divulgazione, approfondimenti e curiosità. Tra i protagonisti: Buttafuoco sul dialogo interculturale, Cacciari sul potere, Curi sulla tragedia greca, Galimberti sulla verità, Edoardo Prati e Arianna Porcelli Safonov sui sentimenti. Completano il programma il Festival Mythos con focus sul teatro antico, Baccanti, la già citata produzione TSV curata da Anagoor che sarà in cartellone anche a Treviso, e serate tra comicità, danza e musica, tra cui il decimo anniversario della presenza sul palco del Goldoni della Big Vocal Orchestra. Il programma di Padova è invece un concentrato di Prove d’attore, che riunisce nomi di punta della scena nazionale, teatrale ma anche cinematografica come Fabrizio Gifuni Margherita Mannino, Lorenzo Maragoni, Francesco Piccolo, Pif, Toni Servillo e Melissa Vettore. Sei spettacoli che raccontano il presente, a volte guardando alla storia, altre focalizzandosi su emergenze attuali con temi come la violenza di genere, la memoria della Shoah nei ricordi di Liliana Segre, le lettere di Aldo Moro, la Grecia Antica come radice culturale, e la crisi del maschio contemporaneo. A Treviso, infine, spazio al “Festival Mythos”, il cui programma celebra le Olimpiadi Milano-Cortina richiamando i giochi olimpici antichi menzionati da Omero nell’Iliade. Due gli appuntamenti principali: la nuova produzione realizzata dai ragazzi di Tema Cultura Academy e il giornalista Federico Buffa, chiamato a narrare la competizione sacralizzata tra storia e miti. Nel 2025 Mythos sarà, inoltre, arricchito da eventi nel Ridotto curati da Giovanna Cordova. Da non perdere anche il concerto della Big Vocal Orchestra. Il cartellone della stagione di danza, realizzato in collaborazione con Arteven Circuito Multidisciplinare Regionale, per Padova si colloca nell’ambito di “Prospettiva Danza Teatro”, che nel 2026 vedrà debuttare sul palcoscenico del Teatro Verdi il nuovo progetto di Opus Ballet dedicato alla figura di Giacomo Casanova – Variazioni sul desiderio firmato da Michela Lucienti, Simona Bertozzi e Erika Silgoner. Sempre Opus Ballet sarà protagonista a Treviso con un vero e proprio focus dedicato, che prevede nel 2025 il suggestivo Sogno di una notte di mezza estate creato da Davide Bombana e nel 2026 l’elegante la Duse, firmato da Adriano Bolognino e commissionato dal TSV e vincitore del prestigioso premio Danza&Danza. Chiude il programma in entrambe le città la travolgente energia dei Pockemon Crew, fenomeno indiscusso dell’hip hop mondiale. Il territorio e i giovani artisti Raccogliendo quanto seminato nel triennio precedente, il TSV continua a rafforzare e sviluppare i rapporti di interdipendenza con il territorio: a partire dalla valorizzazione delle compagnie venete con il progetto “Coltivare Teatro”, nel cui ambito si inserisce in particolare la rassegna Far Filò. Storie della terra e del cielo realizzata in collaborazione con Arteven e Coldiretti Veneto, e consolidando poi le convenzioni con i Comuni di Vicenza e Verona per i due prestigiosi festival Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico ed Estate Teatrale Veronese al Teatro Romano, dove debutterà in prima nazionale Bestiario idrico di e con Marco Paolini, ma anche con il progetto internazionale legato alle Accademie Teatrali europee ETV Shakespeare Academy curato dal TSV con il comune di Verona. A Padova torna, inoltre, rinnovato il cartellone del Teatro Maddalene che, oltre al programma aperto ai nuovi format teatrali Maddalene Factory, vede quest’anno l’avvio di una prima Stagione dedicata: sei appuntamenti tra dicembre 2025 e gennaio 2026 con alcune delle compagnie indipendenti più interessanti nel panorama nazionale. Un affondo su temi sensibili che includono tossicodipendenza e questioni di genere, crisi climatica e body shaming, elaborazione del lutto e manipolazione delle informazioni, offrendo uno spaccato sul presente a tratti inquietante a tratti esilarante. Nell’ambito di Maddalene Factory vengono confermati invece alcuni dei format teatrali sperimentati, a partire da Universerie, che giunge al suo decimo anno di programmazione consecutiva, e Maturazione, programma di residenze artistiche collegato ai progetti di spettacolo di giovani artisti diplomati dall’Accademia Teatrale Carlo Goldoni e da altre accademie nazionali. Maturazione farà parte del nuovo progetto TeSeO 2025-2028 cofinanziato dalla regione Veneto che mira a consolidare la formazione professionale nello spettacolo dal vivo fra le giovani generazioni. Tornano anche Test Your Writing, le mise en espace di testi internazionali per rilanciare l’importanza della drammaturgia contemporanea, la collaborazione con il premio Campiello Giovani di Confindustria Veneto e il Premio OFF, riservato alle compagnie professionali padovane coinvolte nella rassegna Angolazioni realizzata in collaborazione con il Comune di Padova. TSV sostenibile, inclusivo ed internazionale Il Teatro non solo come occasione di intrattenimento, ma anche spazio in cui le persone ritrovano la propria identità collettiva, connettono le proprie esperienze e sentimenti e si confrontano con tematiche universali. È questa la visione che il TSV ha del Teatro, inteso come mezzo di resistenza contro l’alienazione e l'individualismo che restituisce valore alla comunità. Ma il Teatro deve essere anche un luogo accessibile a tutti, sia nel linguaggio sia nei contenuti, per questo motivo il TSV conferma anche per la stagione 25/26 una selezione di spettacoli accessibili al pubblico di sordi e ciechi con servizi di audiodescrizione, sottotitoli, tour tattili, traduzioni LIS e l’utilizzo di dispositivi come smart glasses e cuffie, oltre alle visite guidate inclusive, adattate alle esigenze di persone con disabilità visive, uditive o motorie. Viene confermato il progetto “Il Teatro si fa sentire”, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Otorinolaringoiatria dell’Università degli Studi di Padova con il coinvolgimento attivo di oltre 20 associazioni del territorio che operano nell’ambito della disabilità e dell’inclusione sociale. A partire da settembre, il TSV avvierà un programma rivolto esclusivamente ai docenti delle scuole secondarie di secondo grado che partecipano alle matinée scolastiche, con incontri, laboratori e accesso alle prove generali, L’obiettivo è coinvolgere almeno 200 docenti del Veneto, figure centrali nella formazione delle nuove generazioni. Parallelamente, saranno attivati progetti che offriranno agli studenti l’opportunità di entrare nel vivo del processo creativo e produttivo teatrale. Con questa nuova progettualità, il TSV intende raddoppiare i già significativi risultati della stagione 2024/2025, durante la quale sono stati coinvolti oltre 2.000 studenti provenienti da 35 istituti scolastici del territorio regionale, nell’ambito delle attività di accessibilità e formazione. Ulteriore novità del 2026 il Festival UAD-Universal Art Design, che si terrà al Teatro Maddalene, legato all’omonimo progetto europeo all’interno del programma Creative Europe sui temi dell’inclusione e dell’universal design con artisti provenienti da Italia, Serbia e Polonia selezionati per aver presentato progetti capaci di raccontare le diversità e l’emarginazione attraverso il teatro. Nel corso della Stagione 25/26 proseguirà inoltre la realizzazione di un secondo progetto internazionale finanziato all’interno del Programma Europa Creativa, ovvero STORM - Shakespearean Theatre for Outlasting Resilience in Mental Health rivolto a 90 giovani di diverse nazionalità tra i 18 e i 25 anni che attraverso esperienze di workshop tra Italia, Romania e Germania lavoreranno sui temi del benessere psicologico e della salute mentale attraverso le opere e i personaggi di Shakespeare. Prosegue e si consolida il percorso di internazionalizzazione del TSV che continuerà a partecipare a progetti di cooperazione europea. Lo Stabile è già membro della più grande rete di teatri europei, la ETC – European Theatre Convention oltre ad essere ente accreditato Erasmus, anche grazie all’ATCG – Accademia Teatrale Carlo Goldoni che consoliderà nei prossimi anni agli scambi internazionali con altre accademie europee grazie al progetto Still Connected Theatre Education via Digital Skill. Infine, sul piano produttivo oltre alla nuova collaborazione con l’Abbey Theatre - Teatro Nazionale d’Irlanda, che affianca quella con il Dramma Italiano - Teatro Nazionale Croato di Fiume - HNK Rijeka, si conferma il successo delle connessioni con teatri e compagnie europee, prima fra tutte la Compagnia Finzi Pasca con Titizé – A Venetian Dream che, dopo aver superato i 50 mila spettatori tra Italia e Europa nel corso della stagione 24/25, si prepara ora a tornare per la seconda estate al Teatro Goldoni di Venezia, dove starà in scena dal 9 luglio al 21 settembre. Da dicembre 2024 il CdA del Teatro Stabile del Veneto ha approvato un programma biennale con l’obbiettivo di implementare politiche di sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Un tema, quello della sostenibilità, fortemente sentito e che riguarda tutte le aree interne del TSV con lo scopo di rafforzare l’intera filiera teatrale, che coinvolge già più 300 fornitori di beni e servizi. Dai primi risultati raccolti tramite un questionario, emerge un’ottima relazione con le imprese fornitrici che hanno valutato con un punteggio di 4,8 su 5 il loro rapporto con lo Stabile in ambito di rispetto reciproco, comunicazione e disponibilità a soluzioni innovative ancorché la maggior parte delle aziende necessiti di un supporto sul tema ESG. Anche da parte del pubblico arriva una forte richiesta di proseguire con le azioni sostenibili: l’86% degli abbonati attribuisce la massima importanza alla scelta del TSV di impegnarsi in n percorso di miglioramento continuo delle proprie performance di sostenibilità. Il programma biennale sarà finanziato anche grazie alla sponsorizzazione triennale 2025-2027 di BCC Veneta e al contributo di Ascopiave. La campagna abbonamenti Alla conclusione delle presentazioni al pubblico nelle tre città (in programma per lunedì 23 giugno al Teatro Goldoni, martedì 24 al Teatro Del Monaco e mercoledì 25 al Teatro Verdi), gli abbonati della stagione appena conclusa di tutti e tre i teatri potranno confermare il proprio posto per gli spettacoli della nuova stagione 25/26. A partire da mercoledì 25 giugno si apre, infatti, il periodo di prelazione per il rinnovo degli abbonamenti, che potrà essere fatto non solo in biglietteria ma anche online. I nuovi abbonamenti sui posti liberi, invece, saranno acquistabili a partire dall’8 luglio a Treviso e a Padova, e dal 9 luglio a Venezia. L’acquisto dell’abbonamento non solo consente un risparmio di circa il 25% sui singoli biglietti, ma garantisce agli abbonati della stagione 25/26 una tariffa agevolata anche per gli spettacoli in programma a Padova, Venezia e Treviso. Nella stagione 2025/2026 il TSV, anche grazie ai risultati ottenuti nel precedente triennio, ha deciso di non aumentare i prezzi dei biglietti rispetto alla precedente stagione, e ha introdotto alcune novità: viene aggiunto a Padova un nuovo turno il martedì per sei spettacoli in stagione grazie anche alla forte richiesta del pubblico. Saranno 6 quindi i turni al Teatro Verdi che continua nel suo percorso di rinnovamento con il progetto, in corso di approvazione, della nuova galleria grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Riparte il progetto del TSV che permette agli Universitari del Veneto di venire a teatro con un biglietto al costo simbolico di 5 € e con un abbonamento di 30€ su 6 spettacoli. Si propone un abbonamento a sei spettacoli per i residenti nella Città Metropolitana di Venezia a tariffe convenzionate per il teatro Goldoni. La stagione 25/26 per il Teatro Stabile del Veneto si avvia pertanto con un programma fitto di appuntamenti e progetti la cui realizzazione è possibile solo grazie alla fiducia del pubblico e al contributo dei soci, la Regione Veneto, i Comuni di Padova, Venezia e Treviso, le Camere di Commercio di Padova, Venezia-Rovigo e Treviso-Belluno, la Provincia di Padova, Confindustria Veneto Est, Fondazione di Venezia e grazie al sostegno del Ministero della Cultura e dei molteplici partner pubblici e privati che continuano a credere nel rilancio della cultura e del teatro. Tra gli sponsor si citano BCC Veneta, Imoco Group, Carraro Group, Ascopiave, Giraldo, McArthurGlen Desinger Outlet Noventa di Piave che hanno deciso di supportare il TSV. L’immagine della nuova stagione La copertina della Stagione 25/26 ritrae una mela composta dalle spire di un serpente. L’immagine, realizzata dal designer catalano Javier Jaén, noto a livello internazionale è un chiaro riferimento all’immaginario biblico secondo il quale la mela e il serpente, l’atto di disobbedienza, la cacciata dal paradiso segnano la nascita della coscienza e la caduta dall'innocenza, ma sono anche l'inizio del dramma: il momento in cui la storia umana diventa un palcoscenico di conflitti, scelte e conseguenze. Per l’essere umano, imperfetto e guidato dal desiderio, la caduta non è la fine, ma l’inizio di un viaggio. Il Teatro, da sempre, offre storie aperte all'interpretazione, storie per potersi orientare. Con questa Stagione la Fondazione TSV – Teatro Nazionale invita il suo pubblico a varcare la soglia, a lasciarsi coinvolgere perché Ogni storia ha il suo inizio.
La Fondazione Teatro Stabile del Veneto intende procedere alla costituzione di un elenco di personale per l’assunzione a tempo determinato di 12 mesi nei prossimi due anni con qualifica di 4° livello, a cui affidare l’incarico di “Project manager junior o “Segreteria organizzativa” per progetti e attività in diversi ambiti dell’ente. Il contenuto professionale del profilo posto a selezione prevede sinteticamente a titolo esemplificativo e non esaustivo attività di supporto. Sulla base della professionalità necessaria all’interno dell’ente, i candidati idonei potranno garantire l’implementazione di diversi procedimenti e processi riconducibili a diversi profili professionali di seguito definiti: - Project manager junior in ambito fundraising: - Project manager junior in ambito Education e Public Engagement - Segreteria organizzativa nell’ambito della formazione artistica e produzione teatrale La sede di lavoro principale sarà a Padova, con possibilità di svolgere periodi lavorativi presso altre sedi del TSV di Treviso e Venezia. Candidature entro mercoledì 25 giugno 2025 ore 10.00 → Scarica il bando
Dal 28 giugno al 6 luglio torna GEA.25 - Treviso Contemporary Theater Festival, la quinta edizione della rassegna di teatro contemporaneo promossa dal Comitato Teatro Treviso in collaborazione con il Comune di Treviso e il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, con il patrocinio di Regione Veneto, Provincia di Treviso, Confindustria Veneto Est e Lions International Treviso Host. Un progetto culturale che apre la stagione estiva trasformando Treviso in un laboratorio teatrale e un palcoscenico diffuso, vibrante di relazioni, visioni e nuove narrazioni. Riflettori accesi su spettacoli, workshop aperti alla cittadinanza ma anche dialoghi e degustazioni, ospiti del Teatro Mario Del Monaco e dei luoghi iconici del centro storico, che si concluderanno con una tre giorni dedicata interamente alla drammaturgia contemporanea e all'ambito Premio “Giuseppe Bepo Maffioli”. WOR(L)DS è il titolo e il tema scelto per questa quinta edizione di GEA.25 - Treviso Contemporary Theater Festival, un calembour che intreccia “mondi” e “parole” per riflettere su come il linguaggio e la narrazione modellino la realtà. In un tempo in cui proprio le parole generano, feriscono, confondono o liberano, GEA.25 invita a interrogarsi sui mondi che abitiamo e quelli che desideriamo costruire. Il festival, come sempre, sarà un invito a esplorare questi spazi con il corpo, la voce e la scena, raccogliendo storie capaci di raccontare l’umano nelle sue infinite declinazioni. Ad aprire GEA.25, sabato 28 giugno, sarà la cerimonia inaugurale al Teatro Mario Del Monaco, seguita da “Cobalto”, lo spettacolo scritto da Matteo Porru e prodotto da Comitato Teatro Treviso e Teatro Stabile del Veneto, con Alex Cendron e Laura Serena. Una “tragedia dei colori”, ambientata in un paese di montagna sospeso fra sogno e realtà, che racconta il legame oscuro e profondo tra due fratelli, Bianca e Bruno, dopo un misterioso evento atmosferico. Subito dopo, il festival si sposterà negli spazi di 11Treviso per “UMANƏ”, il concerto-spettacolo di e con Navëe, che tra canzoni, parole e loop station darà il via al primo partyAMO dell’edizione. Il programma proseguirà domenica 29 giugno con una replica di “Cobalto” e il primo appuntamento di “ciacoliAMO”, il format di incontri informali con le compagnie ospiti, che quest’anno si sposta al Ridotto del Teatro Mario Del Monaco a seguito degli spettacoli, arricchito dalla partecipazione attiva dei partecipanti al laboratorio di visione teatrale “commentiAMO”. Martedì 1 luglio sarà la volta di “ART”, una commedia brillante e spietata sull’amicizia, firmata da Yasmina Reza e portata a Treviso dalla compagnia Generazione Disagio, che sarà anche protagonista del confronto “ciacoliAMO” post-spettacolo. Nell’opera tre amici discutono animatamente sull’acquisto di un quadro completamente bianco ma il dibattito sull’arte contemporanea si trasforma presto in un confronto acceso che mette a nudo fragilità, incomprensioni e tensioni latenti nel loro legame. Il giorno successivo, mercoledì 2 luglio, la città sarà attraversata dalla performance itinerante “esploriAMO”, restituzione scenica del laboratorio dedicato alla memoria collettiva e alle sue risonanze nel presente, mentre al ridotto del Del Monaco si terrà una tavola rotonda speciale sul tema dell’intelligenza artificiale e del teatro in collaborazione con Comitato Teatro Treviso e Lions International Treviso Host; a moderare l’incontro l’ing. Renzo Taffarello, ospiti il ricercatore e docente di economia dell'innovazione presso Cà Foscari Roshan Borsato, il docente Giovanni Zalloni e il regista e performer Ruggero Franceschini. Giovedì 3 luglio sarà il momento di “Una riga nera al piano di sopra”, spettacolo di e con Matilde Vigna prodotto da Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, che andrà in scena al Teatro Del Monaco e sarà seguito, come di consueto, dall’incontro con l’artista. Sul palco un monologo intenso che intreccia due alluvioni, una reale e una simbolica: il disastro del Polesine del 1951 si sovrappone alla storia di una donna contemporanea alle prese con un trasloco. Tra piogge, perdite e ricordi, si fondono due forme di sradicamento – quello imposto dalla natura e quello dettato dalla vita – in un racconto delicato e profondo sul possesso, la memoria e ciò che davvero resta. Dal 4 al 6 luglio, il festival accenderà i riflettori sul PGBM.25, il Premio Giuseppe Bepo Maffioli, diretto da Alex Cendron, con tre giornate interamente dedicate alla nuova drammaturgia e a una figura che ha profondamente segnato la cultura teatrale, cinematografica e gastronomica italiana. Il programma si inserisce nel progetto “Maffioli 100”, un’iniziativa nata per onorare quello che è stato uno dei più più significativi artisti italiani del Novecento nei cento anni dalla sua nascita. Giunto alla 4a edizione, il Premio conferma anche quest’anno numeri di grande interesse, con ben 60 opere pervenute e una giuria tecnica che si è ulteriormente ampliata arrivando a 35 componenti. Il cartellone dedicato al Premio Maffioli si aprirà venerdì 4 luglio con le prime mise en lecture dei testi nati dal laboratorio di scrittura “drammatizziAMO” accompagnati da illustrazioni originali realizzate dai visualizer del Treviso Comic Book Festival; a seguire, in scena “Cari Piccioni” di Livia Bonetti (menzione speciale del PGBM 2023), prodotto da ZIA, a cui seguirà il format “ciacoliAMO”. In una stanza d’albergo, Alice affronta il blocco creativo di fronte a un foglio bianco. Figure maschili e piccioni reali o immaginati invadono il suo spazio mentale, disturbando e insieme alimentando il flusso creativo e creando una riflessione ironica e delicata sul processo artistico e sulle ferite che lo nutrono. Sabato 5 luglio sarà il momento delle inedite “Degustazioni con Bepo” di Davide Strava, degli incontri conviviali con performance dal vivo ispirati alla figura di Giuseppe Maffioli e realizzati in collaborazione con “Biblio Art, Food & Drink” e “Nusica”. Subito dopo avrà luogo la presentazione del testo vincitore della sezione under 35, novità di questa edizione del Premio, “Cnosso” di Eleonora Fedeli, per la regia di Angelo Callegarin in collaborazione con le ragazze e i ragazzi della compagnia indipendente del Liceo Canova e, in serata, lo spettacolo originale “Mangiare il mondo” sulla vita di Maffioli, di e con Luca Scarlini. A chiudere la giornata, il partyAMO con Ama Supreme, un one queen show ospite di 11Treviso. Il gran finale, domenica 6 luglio, preceduto dalla seconda restituzione del laboratorio “drammatizziAMO”, culminerà con la cerimonia ufficiale di premiazione del testo vincitore del Premio Giuseppe Bepo Maffioli 2025, assegnato a “Gli ultimi granelli di sabbia” di Federico Malvaldi, e la mise en lecture dell’opera diretta da Filippo Dini. Nel corso della serata verrà conferita anche la menzione speciale della Giuria Popolare a “Il soffio del suggeritore” di Francesco Scotto. GEA.25 conferma infine la propria vocazione accessibile e inclusiva, con carnet pensati per pubblici diversi: “abboniAMO” (cinque spettacoli a 30 euro), “GEA.under.35” (sette appuntamenti a 34 euro) e “PGBM”, un pacchetto speciale legato agli eventi del Premio Maffioli (15 euro). Tutti i carnet saranno acquistabili presso la biglietteria del Teatro Mario Del Monaco. “GEA è un festival che negli anni ha saputo crescere e integrarsi perfettamente con il nostro contesto culturale, coinvolgendo giovani attori ma anche avvicinando tantissimi giovani al mondo del teatro contemporaneo, attraverso una serie di iniziative che vanno oltre il lato squisitamente artistico per toccare e trattare anche temi e riflessioni sul presente – spiega l’assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Treviso Maria Teresa De Gregorio –. “Ringraziamo il Comitato Teatro Treviso per avere anche quest’anno messo a punto un cartellone vario e coinvolgente, in grado di dare slancio anche alla quinta edizione di un festival che la nostra Città e il nostro Teatro si preparano ad accogliere con il consueto entusiasmo. “Siamo felici di ospitare nuovamente nelle sale e sul palcoscenico del Teatro Mario Del Monaco il Festival Gioiosaetamorosa – ha dichiarato Claudia Marcolin, direttore generale della Fondazione TSV - Teatro Nazionale –. Grazie alla preziosa dialettica instaurata con il Comune di Treviso il nostro investimento sul territorio cresce ogni anno ed è in questo contesto che si inserisce anche la collaborazione con il Comitato Teatro Treviso per la realizzazione di GEA, giunto ormai alla sua 5^ edizione e di cui apprezziamo il continuo rinnovamento. Con GEA il TSV ottiene due importanti risultati, da una parte l’apertura al pubblico del Teatro Del Monaco anche durante il periodo estivo e dall’altra un sostegno concreto alla drammaturgia contemporanea, progetto che anche durante la prossima stagione assumerà un ruolo centrale nella programmazione trevigiana. Non è un caso, infatti, che lo spettacolo scelto per l’apertura del Festival sia Cobalto, una produzione TSV firmata da Matteo Porru, un giovane autore già vincitore del Premio Campiello Giovani”. “Anzitutto ci teniamo a ringraziare il Comune di Treviso, il Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale, i nostri partner principali, gli sponsor e i donatori che ci sostengono con costanza e fiducia. Siamo molto orgogliosi di continuare a portare in scena spettacoli di grande valore, e di vedere crescere, anno dopo anno, una manifestazione che si conferma punto di connessione con la comunità, protagonista e partecipe nei processi creativi che la attraversano. Questa edizione segna pure un passaggio importante per il Premio Giuseppe Bepo Maffioli e si inserisce nel contenitore di Maffioli 100: un’occasione che ci ha dato l’opportunità di ampliare il progetto, valorizzando sempre di più la drammaturgia contemporanea e la figura di uno straordinario artista. Siamo giunti, infatti, alla quarta edizione del Premio, con tante novità: un cartellone di eventi di tre giornate, un legame ancora più forte con il pubblico e l’introduzione di una categoria under 35 che ci proietta verso i giovani e verso il futuro. Non possiamo che lanciare l’invito a seguire i tanti appuntamenti della rassegna e a lasciarsi stupire, ancora una volta, dalle proposte di GEA.” Le parole di Alex Cendron di Comitato Teatro Treviso. GEA.25 è un progetto del Comitato Teatro Treviso, in collaborazione con il Comune di Treviso e il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, con il patrocinio di Regione Veneto, Provincia di Treviso, Confindustria Veneto Est e Lions International Treviso Host e con la partecipazione di partner istituzionali, tecnici, culturali e sponsor locali. Tutte le informazioni aggiornate sono disponibili sul sito www.gioiosaetamorosa.it e sui canali social ufficiali del festival (@gioiosaetamorosafestival).
La Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale aderisce alla XIV edizione dell’Art Night, ideata e coordinata dall’Università Ca’ Foscari in collaborazione con il Comune di Venezia e la Regione del Veneto. Tra le sedi della cultura veneziana che apriranno le porte per le visite gratuite sabato 21 giugno, anche il Teatro Goldoni: la storica sede dello Stabile del Veneto potrà essere visitata con una guida esperta in tre turni serali. Il primo turno di visite sarà dalle 20.00 alle 21.00, il secondo dalle 21.30 alle 22.30 e l’ultimo dalle 23.00 alle 24.00. Per partecipare alle visite guidate non occorre prenotarsi, ma l’ingresso a teatro è contingentato. Costruito dalla famiglia Vendramin nel 1622, il Teatro Goldoni è il più antico teatro a Venezia e in Italia ancora oggi esistente, con 400 anni di attività continuativa celebrati nel 2022. In virtù dell'atteggiamento culturale e sociale dell’intera città di Venezia oltreché dei suoi maggiorenti, sul palco dell’allora Teatro San Luca, Carlo Goldoni poté intraprendere quella riforma del Teatro che lo portò a creare opere e personaggi immortali, che da sempre risuonano nei palcoscenici di tutto il mondo e in moltissime lingue. Durante le visite guidate di Art Night si potrà ripercorrere la storia del teatro e scoprire molti aneddoti come il terribile incendio che lo distrusse nel 1653; la ricostruzione e il punto di svolta con l’ingaggio di Carlo Goldoni nella stagione 1752-1753; le vicende del XIX secolo con la finale intitolazione al drammaturgo veneziano; i tristi anni della Seconda guerra mondiale e una particolare vicenda che lo collega alla Resistenza al nazifascismo; il restauro nel XX secolo e gli oltre 30 anni di gestione dello Stabile del Veneto. Inoltre, i partecipanti avranno l'opportunità di esplorare gli spazi più rappresentativi del teatro, l'architettura e il funzionamento dietro le quinte. La partecipazione ad Art Night rientra nell’impegno del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale nel promuovere la cultura all’interno della cittadinanza. In particolar modo l’iniziativa organizzata dall’Università Cà Foscari permette di far conoscere il Goldoni a molti universitari, a cui lo Stabile riserva un’iniziativa apposita: Uat – Universitari a Teatro, che permette agli studenti universitari del Veneto di vedere gli spettacoli della stagione di prosa in scena nei teatri Goldoni di Venezia, Verdi di Padova e Del Monaco di Treviso a una cifra simbolica di 5 euro.