Accessibilità

LA TRASFORMAZIONE DEL TSV


Il Teatro Stabile del Veneto diffonde la cultura teatrale per essere un teatro per tutti, all'avanguardia nella ricerca e nello sviluppo di azioni di inclusione sociale, culturale e accessibilità.  Da tempo ha intrapreso un percorso di trasformazione digitale, rendendo il teatro un luogo d’incontro aperto ad un pubblico sempre più eterogeneo, appartenente a diverse età e contesti sociali. 

FCRPR-CONTRIBUTO-LOGO BN

Soprattitolazione

Tour tattili

Accessibilità per disabilità motorie

App Lyri

Video introduttivo

INFORMAZIONI IMPORTANTI


INNAMORATI2223_media_214_298
20, 21 gennaio 2024
Teatro Verdi, Padova
 

Angela Demattè, Andrea Chiodi

GL'INNAMORATI

 

Diretti da Andrea Chiodi i giovani attori portano in questo testo tutto quel turbamento del cuore tanto caro a Goldoni. Rappresentata in scena è una gioventù sconsigliata al limite degli enfants gatès, un incrocio di umanità disperate e divertite dentro un decadimento dell’anima, un decadimento dei valori forse, ma che nasce dalle colpe dei grandi, una generazione che non sa amare ma invidiare, che vuole essere altro da quello che è e dove aleggia una strana confusione tra l’amore vero, il sesso e il desiderio di potere.

  • Modalità di pagamento

    Il TSV mette a disposizione delle persone con disabilità/invalidità un biglietto a tariffa ridotta (pari alla tariffa Under 26).  

    L'accompagnatore, se previsto dal certificato di disabilità, ha diritto a un biglietto omaggio.
    Sono ammessi cani guida.

    Al momento dell’acquisto/ritiro dei biglietti è necessario esibire un documento di identità valido e un certificato di invalidità o disabilità. 

    In caso di acquisto online il controllo dei documenti di identità e del certificato di disabilità potrà essere effettuato a campione dal personale di sala. 

    La prenotazione è soggetta ad esaurimento dei posti. Per offrire un servizio adeguato si chiede di prenotare almeno 5 giorni lavorativi prima dello spettacolo scrivendo a biglietteria@teatrostabileveneto.it

    Per ricevere maggiori informazioni su spettacoli ed eventi accessibili e sulle modalità di accesso scrivere a accessibile@teatrostabileveneto.it

  • Accesso ai teatri per persone con disabilità motoria

    TEATRO VERDI 

    8 posti in platea 

    - Rampe-Lego per accedere al foyer, alla biglietteria, e alla scala interna che porta al Ridotto

    - Montascale per accedere al ridotto

    - Ascensore per sala prove, galleria, camerini terzo piano, palchi secondo ordine, uffici

    - Accesso palcoscenico da C.so Milano

    - Bagno accessibile

     

    TEATRO DELLE MADDALENE 

    4 in platea 

    - Rampa per accedere al foyer e alla platea

    - Bagno accessibile

     

    TEATRO MARIO DEL MONACO 

    2 posti in palchetto

    - Rampa per accedere al foyer

    - Ascensore per i palchi/ridotto

    - Ascensore sala prove/palcoscenico/uffici 

     - Bagno accessibile

     

    TEATRO GOLDONI 

    4 posti in platea 

    - Montascale entrata laterale per accesso alla platea

    - Ascensore per accesso sala prove/uffici 

    - Bagno accessibile

  • Accesso ai teatri per persone cieche e ipovedenti

    In foyer accoglienza per spiegazione utilizzo dispositivi in dotazione al TSV

    Audio descrizione sul sito che introduce lo spettacolo 

    Scaricare App Lyri nel proprio cellulare utilizzando le cuffiette personali per sentire la voce che spiega tutte le scene non parlate, luci, costumi, scenografia. 

    Tour tattile in palcoscenico, per scoprire da vicino la scenografia e i costumi di scena. 

    L’accesso è previsto 30 minuti prima di ogni spettacolo accessibile, previa prenotazione. 

  • Accesso ai teatri per persone sorde o con disturbo dell’udito

    Per persone con disturbo dell’udito cuffie

    Scaricare App Lyri nel proprio cellulare per visualizzare i sottotitoli dello spettacolo.

    Saranno messi a disposizione tablet o smart- glasse con i sottotitoli dello spettacolo.

    In foyer accoglienza per spiegazione utilizzo dispositivi in dotazione.

  • Visite accessibili

    Per i sordi affiancamento alla guida di un interprete LIS.

    Per i ciechi narrazione descrittiva degli spazi e delle decorazioni del teatro. 

    Vai alla pagina dedicata alle visite guidate

SPETTACOLI ACCESSIBILI - STAGIONE 24/25


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7, 9, 10 novembre 2024
Teatro Verdi, Padova
30 novembre, 1 dicembre 2024
Teatro Del Monaco, Treviso
8, 9 febbraio 2025
Teatro Goldoni, Venezia
 

Filippo Dini

I PARENTI TERRIBILI

 

Considerata la più perfetta opera teatrale di Jean Cocteau, I parenti terribili rappresenta uno spaccato crudele della società, un atto storico con cui l’autore rompe, almeno formalmente, col teatro di raffinata e astratta acrobazia intellettuale, che sino allora aveva avuto in lui uno dei più fertili campioni, per accostarsi ad un tipo di teatro molto più tradizionale, costruito secondo regole collaudate e codificate care al teatro borghese. Scrivendola, Cocteau ha voluto sfidare quel pubblico di élite per il quale aveva sempre lavorato, e stabilire un contatto con le grandi platee mediante un linguaggio meno esoterico. Il tentativo si è rivelato felice, giacché I parenti terribili hanno costituito uno dei più grossi successi ottenuti da Cocteau come autore drammatico. Il testo racconta la storia di una famiglia davvero terribile, che vive reclusa in se stessa, avulsa da qualsiasi stimolo esterno. Michel è un giovane uomo viziato e amato morbosamente dalla madre Yvonne. Quando annuncia ai suoi genitori di amare Madeleine, la disperazione divora la donna, che teme di perdere il figlio, mentre oscuri segreti sulla famiglia vengono a galla. Con questo testo, da lui diretto e interpretato, Filippo Dini prosegue l’indagine nell’inferno familiare che ha avuto in Casa di bambola, e più di recente in Agosto a Osage County, due esempi mirabili, definendo una cifra stilistica che pone al centro il lavoro dell’attore e reinterpreta in modo inedito l’idea di un nuovo capocomicato.

 

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9, 11, 12 gennaio 2025
Teatro Verdi, Padova
18, 19 gennaio 2025
Teatro Del Monaco, Treviso
 

Giuliana De Sio/Valerio Binasco

COSE CHE SO ESSERE VERE

 

Valerio Binasco e Giuliana De Sio sono protagonisti di un toccante, divertente e coraggioso dramma che ruota attorno alla storia di una famiglia e di un matrimonio. Primo allestimento italiano del potente testo di Andrew Bovell, lo spettacolo accende i riflettori sul potere del passato di plasmare il futuro. Una fotografia complessa e acuta dei meccanismi domestici e matrimoniali che muta continuamente punto di vista, attraverso gli occhi di quattro fratelli che lottano per definire se stessi al di là dell’amore e delle aspettative dei genitori.

 

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fulvio pepe ultima domenica di agosto
8, 10, 11 maggio 2025
Teatro Verdi, Padova
17, 18 maggio 2025
Teatro Goldoni, Venezia
 

Fulvio Pepe

L'ULTIMA DOMENICA DI AGOSTO

 

L’ultima domenica di agosto porta in scena un grande ruolo femminile, potente e fragile insieme. Una donna vitale e senza scrupoli, invaghita di un uomo più giovane di lei e pronta a tutto per salvare questo inaspettato e travolgente sogno d’amore. L’ultima domenica di agosto è un testo originale, scritto da Fulvio Pepe, e ispirato all’opera teatrale di Lev Tolstoj del 1883 dal titolo La potenza delle tenebre. Una vera e propria rarità, rappresentato pochissime volte in Italia, e ispirata alla vicenda reale di Efrem Koloskov, un contadino salito agli onori della cronaca per aver ucciso un neonato, frutto della sua unione con la figliastra, che pentito dall’insano gesto confessò pubblicamente il delitto in occasione del matrimonio della ragazza. Tolstoj fu profondamente colpito dalla vicenda al punto da visitare, dopo la condanna, l’uomo detenuto nel penitenziario di Tula. La nuova versione conserva tutti gli accadimenti scenici distribuiti da Tostoj nell’arco di cinque atti, ma svincola la storia dalla struttura originaria, introducendo personaggi diversi che ribaltano generi e prospettive, ma soprattutto che alleggeriscono l’atmosfera fosca e cupa dell’originale con i toni pastello della commedia all’italiana. Fulvio Pepe sposta infatti l’azione verso la metà degli anni ‘50 e la colloca in un’azienda agricola, un luogo imprecisato tra l’Emilia Romagna e il Veneto. Il riferimento territoriale non è puro pretesto, ma inserisce la vicenda in uno specifico habitat popolare, utilizzando alcuni elementi dialettali che andranno a conferire ritmo e musicalità ai dialoghi.

 

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