Il Teatro Stabile del Veneto da tempo ha intrapreso un percorso di trasformazione digitale per creare nuove opportunità di inclusività rendendo il teatro un luogo d’incontro aperto a tutti. Gli strumenti digitali, infatti, permettono di arricchire la tradizionale esperienza dal vivo rendendola più versatile, personalizzata ed immersiva e favorendone la condivisione e l’accessibilità.
Diventare più digitale ed accessibile è un obiettivo irrinunciabile per Il Teatro Stabile del Veneto al fine di diffondere la cultura teatrale verso un pubblico sempre più eterogeneo, appartenente a diverse età e contesti sociali. Il TSV vuole essere un teatro per tutti, all'avanguardia nella ricerca e nello sviluppo di pratiche innovative di inclusione sociale e culturale.
Soprattitolazione
Con tablet o smart glasses
Tour tattili
In palcoscenico per spettatori ciechi. Un’esperienza unica per scoprire da vicino la scenografia e i costumi di scena 45 minuti prima di ogni spettacolo accessibile
Video introduttivo
sul sito del TSV con audio, sottotitoli e traduzione in LIS
Diretti da Andrea Chiodi i giovani attori portano in questo testo tutto quel turbamento del cuore tanto caro a Goldoni. Rappresentata in scena è una gioventù sconsigliata al limite degli enfants gatès, un incrocio di umanità disperate e divertite dentro un decadimento dell’anima, un decadimento dei valori forse, ma che nasce dalle colpe dei grandi, una generazione che non sa amare ma invidiare, che vuole essere altro da quello che è e dove aleggia una strana confusione tra l’amore vero, il sesso e il desiderio di potere.
Ad Atene il malgoverno degli uomini ha superato ogni limite, imperversa la corruzione e una guerra devastante sta dissipando le casse dello stato e priva le donne di mariti, figli e padri. Lisistrata, ovvero “colei che scioglie gli eserciti”, decide di radunare un gruppo di donne ed elabora una doppia strategia: lo sciopero sessuale ad oltranza fino al raggiungimento della pace e un colpo di stato per occupare l’Acropoli e prendere il potere. Aristofane scrive, di fatto, la prima commedia con protagonista una donna, il primo testo che affronti il tema dell’emancipazione femminile.
Il TSV mette a disposizione delle persone con invalidità al 100% un biglietto ridotto pari alla tariffa Under 26. L'accompagnatore, se previsto dal certificato di disabilità, ha diritto a un biglietto omaggio.
Al momento dell’acquisto/ritiro dei biglietti è necessario esibire un documento di identità valido e un certificato di invalidità o disabilità. Le persone con ogni tipo di disabilità, ove non necessitino di accompagnatore, possono entrare da soli. Sono ammessi i cani guida.
La prenotazione è soggetta ad esaurimento dei posti e per offrire un servizio adeguato deve essere effettuata almeno 3 giorni prima
Per ricevere maggiori informazioni su spettacoli ed eventi accessibili e sulle modalità di accesso scrivere a accessibile@teatrostabileveneto.it
Grazie a questa iniziativa il pubblico cieco ha avuto accesso ad un'audio introduzione introduzione dello spettacolo, al pieghevole di sala tradotto in alfabeto braille, mentre quello sordo ha potuto seguire i dialoghi grazie all’ausilio di un tablet con sottotitoli e a un video introduttivo con traduzione in LIS.
Un progetto reso possibile grazie ad un cofinanziamento della Fondazione Cariparo e alla consulenza del Consiglio Regionale Veneto dell’Ente Nazionale Sordi, della Sezione Provinciale ENS di Padova e dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.
Maddalene Digital Experience rappresenta il primo passo per una collaborazione che porterà a rendere accessibili alcuni spettacoli del cartellone del TSV grazie all’abbattimento sia delle barriere architettoniche che di quelle della comunicazione.
Fruibile parimenti dai bambini udenti e sordi e di poter essere veicolo di creazione e riscrittura di immaginari condivisi intorno alla Lingua dei Segni, FILIS convoglia una miscela inedita di linguaggi: danza, mimo e LIS, usati ciascuno in maniera drammaturgica volta a raccontare una storia, in cui il segno si mescola alla coreografia e alle azioni mimiche e il tema dei fili é usato come pretesto per creare situazioni divertenti e collegamenti con tutti i significati che questa parola può racchiudere.
Lo spettacolo era destinato a bambini udenti e sordi, configurandosi come un momento di comunicazione, di sensibilizzazione, di incarnazione del concetto di corpo comunicante.
Il laboratorio aveva l'obbiettivo di coinvolgere famiglie sorde e udenti in un esperienza in cui il corpo facesse da protagonista introducendo il pubblico ai temi dello spettacolo attraverso esercizi di teatro e danza.