Con una dedica speciale al Maestro Giorgio Ferrara, il Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale si affaccia alla nuova stagione 23/24 presentando un cartellone con 39 spettacoli in abbonamento, 13 per ciascuna città, Venezia, Padova e Treviso, altrettante produzioni, numerosi progetti nel territorio, e più di 100 artisti scritturati per oltre 160 giornate di spettacolo. Numeri che sono il frutto di una fertile condivisione tra tutti i dipartimenti del teatro e di un importante investimento nelle attività di produzione e co-produzione. Forte del caloroso abbraccio del pubblico, che nella stagione appena conclusa ha raggiunto 96.000 spettatori e 4.100 abbonati, oggi il TSV guarda a nuovi e più alti obiettivi, che intendono posizionarne l’attività al centro dello scacchiere nazionale grazie anche a significative collaborazioni produttive e artistiche che oltre ai grandi nomi della scena valorizzano le nuove generazioni garantendo l’occupazione di artisti e maestranze. Il radicamento nel territorio, d’altra parte, resta fondamentale per generare progetti produttivi originali, non solo per il palcoscenico ma anche di diversi e nuovi formati, rilanciando le radici di una regione dallo straordinario patrimonio culturale e teatrale. Un teatro capace di accogliere tutte le generazioni, il cui confronto rappresenta un tema centrale nella riflessione della nuova stagione. Negli ultimi decenni, in seguito all’aumento dell’aspettativa di vita e al calo delle nascite, le relazioni intergenerazionali sono mutate in misura decisiva e oggi, per la prima volta, si assiste alla compresenza di almeno 5 generazioni diverse: Boomer, Generazione X, Millennial, Generazione Z, Generazione Alpha. Favorirne la convivenza e lo scambio è dunque fondamentale per una società coesa e solidale, che deve affrontare non solo la sfida della transizione ecologica e digitale ma anche quella forse più importante della transizione demografica. Per questo il TSV ha scelto di mettere al centro del suo progetto artistico le diverse comunità che condividono l’esperienza del teatro attivando un confronto tra generazioni, che possano imparare l’una dall’altra, condividere luoghi e idee perché insieme è Tutta un'altra storia. Tutta un’altra storia Al centro dell’immagine della nuova stagione realizzata dal fotografo Gabriele Galimberti c’è una poltrona teatrale, attorno a questa si raccolgono persone appartenenti a diverse generazioni. La poltrona, oltre ad essere stata protagonista degli interventi di restyling che in questi mesi stanno interessando le platee del Verdi e del Goldoni – realizzate grazie agli interventi dei rispettivi Comuni e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo a Padova –, è l’oggetto che incrocia le vite di tutti coloro che almeno una volta hanno frequentato un teatro, dal pubblico agli artisti, dagli abbonati ai più giovani spettatori. Un catalizzatore di ricordi ed emozioni. La custode di storie di generazioni e che nella sua nuova versione potrà raccontare altrettante storie aprendo il teatro a chi magari non è mai entrato.
100 alberi per il Col de Foia. In occasione della giornata mondiale dell’ambiente il Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale annuncia l’adesione al progetto di imboschimento delle montagne bellunesi, devastate dalla tempesta Vaia, promosso da Arbolia, società benefit di Snam impegnata nel miglioramento dell’ambiente, del territorio e dell’ecosistema attraverso la realizzazione di nuovi boschi urbani. E, in vicinanza dell’avvio della campagna abbonamenti della nuova stagione teatrale che sarà presentata domani (martedì 6 giugno), rivolge un appello agli spettatori per contribuire con un piccolo gesto a un comportamento più sostenibile: ridurre il consumo di carta scegliendo il programma digitale della stagione 23/24. Tra settembre e ottobre il TSV contribuirà alla messa a dimora di 100 alberi partecipando così a un più ampio progetto di rimboschimento del territorio del Col de Foia, nel comune di Alleghe, devastato dalla tempesta Vaia a cui lo Stabile del Veneto tre anni fa aveva dedicato la sua produzione Da qui alla luna. L’intervento di riforestazione porterà, infatti, alla messa a dimora di 25 larici, 5 sambuchi, 25 faggi, 25 aceri europei e 20 sorbi degli uccellatori. Sarà così ricreata un’area verde di circa 2 ettari al fine di ripristinare, con il tempo, le funzioni tipiche del bosco. Arbolia, considerando le condizioni ambientali dell’area, ha selezionato le specie arboree più adatte tra le piante autoctone, in modo da favorire la biodiversità dell’area e l’attecchimento. Inoltre, impiegherà materiale vivaistico nazionale con certificazione di provenienza, prodotto preferibilmente da seme locale. Obiettivo promuovere azioni concrete per il contrasto ai cambiamenti climatici, il miglioramento della qualità dell’aria e la creazione di aree verdi a beneficio delle comunità locali. “Abbiamo accolto con entusiasmo l’opportunità di essere parte di un progetto come questo promosso da Arbolia che ha una ricaduta immediata nel territorio della nostra regione – dichiara Claudia Marcolin, direttore generale del Teatro Stabile del Veneto –. Il nostro teatro ha tra gli obiettivi quello di promuovere la cultura creando valore pubblico assieme ai propri partner pubblici e privati. Ecco perché abbiamo scelto di aprire anche agli abbonati la possibilità di contribuire al nostro impegno in un comportamento più sostenibili per l’ambiente con un piccolo gesto, ossia rinunciando al programma cartaceo della nuova stagione in favore della versione digitale”. A partire dall’8 giugno, al momento della sottoscrizione dell’abbonamento alla stagione 23/24, infatti, gli spettatori avranno la possibilità di scegliere di ricevere, al posto di quella cartacea, la versione digitale del libretto con il programma completo degli spettacoli che verrà consegnato a inizio stagione. D’altra parte la riduzione dell’uso della carta, azione già in parte intrapresa nel corso della stagione 22/23 con la promozione di fogli di sala esclusivamente digitali per gli spettacoli in programma al Teatro Maddalene di Padova, è solo uno degli obiettivi che il TSV si è dato attraverso un processo di trasformazione digitale e di innovazione tecnologica che interessa diversi aspetti dell’esperienza teatrale, dalla produzione alla sua fruizione. Da qualche mese è online il nuovo sito teatrostabileveneto.it, una piattaforma progettata partendo dall’ascolto del pubblico per offrire un’esperienza di acquisto e una navigazione veloce e intuitiva al fine di incentivare la smaterializzazione di biglietti e abbonamenti che ora possono essere acquistati facilmente online. In questo percorso per un teatro più sostenibile rientrano anche gli interventi di rinnovamento dei Teatri, l’installazione di nuove lampade a led nella sala grande del Verdi e nel foyer con una riduzione dei consumi energetici grazie al finanziamento PNRR.
A otto mesi dall’inizio delle celebrazioni per i 400 anni del Teatro Goldoni di Venezia, il progetto “Goldoni 400” si arricchisce con Il Teatro Viaggiante. Un cartellone teatrale diffuso che, nell’ambito del programma triennale promosso dal Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale assieme al Circuito Multidisciplinare Regionale Arteven, al Comune di Venezia e alla Regione del Veneto, toccherà tra giugno e luglio i comuni di San Stino di Livenza a Loreo passando per Piove di Sacco, Sanguinetto, Noventa Vicentina, Feltre, Alpago, Mogliano Veneto, Cavarzere, Mozzecane, Montegrotto Terme, Camisano Vicentino, Badia Polesine e Castelfranco Veneto. Un'occasione, per portare nei centri meno coinvolti nei grandi circuiti teatrali, nuove proposte. In totale andranno in scena 28 spettacoli, selezionati tramite un bando lanciato a marzo 2022 da TSV-Teatro Nazionale ed Arteven e aperto alle imprese teatrali del territorio, tutti a ingresso libero, con prenotazione consigliata sul sito myarteven.it tramite il portale Eventbrite a partire dal 5 giugno. “Goldoni 400”, verso la conclusione e la riapertura del Teatro Goldoni Terminati i lavori di restyling, il prossimo settembre il Teatro Goldoni riaprirà al pubblico in un nuovo splendore. Ad inaugurare la nuova stagione 23/24 sarà un grande evento curato da Fabrizio Arcuri che, sabato 30 settembre, porterà sul palco ospiti d’eccezione per rievocare tra parole e musica, episodi, spettacoli e artisti che hanno animato con il loro talento il teatro più antico della città. Si arriverà così alla fase finale del progetto “Goldoni 400”, caratterizzata da proposte originali, nei contenuti e nei formati, con uno sguardo sui nuovi linguaggi e sul teatro che verrà.
Per le giornate di martedì 20 e mercoledì 21 giugno 2023 il Comune di Treviso Teatro Mario Del Monaco di Treviso, il Comune di Padova Teatro Verdi e il Comune di Rovigo Teatro Sociale hanno organizzato delle audizioni conoscitive per la definizione dei cast delle seguenti opere, da programmare per la stagione 2023/2024 (o eventuale altra rassegna): La Bohème di Giacomo Puccini (ed. Ricordi) •Rodolfo •Mimì •Musetta Marcello •Schaunard •Colline Benoit •Alcindoro Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini (ed. Ricordi) •Il Conte d’Almaviva •Rosina •Figaro Bartolo •Basilio •Berta •Fiorello Le audizioni sono aperte a cantanti di ogni provenienza nati dopo il 1° gennaio 1988 a cui è richiesta la conoscenza del ruolo scelto per l’audizione e la presentazione di due arie a libera scelta. Come partecipare alle audizioni La domanda di partecipazione dovrà essere inviata via e-mail all’indirizzo produzione.tv@teatrostabileveneto.it entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 12/06/2023 indicando nell’oggetto “AUDIZIONI CONOSCITIVE GIUGNO 2023”. Alla domanda dovranno essere allegati i seguenti documenti: • scheda di iscrizione correttamente compilata e firmata (qui disponibile) • scansione di un documento d’identità valido • un breve Curriculum Vitae La trasmissione di materiale audio, foto o video non richiesto non verrà in alcun modo presa in considerazione. Ai cantanti regolarmente iscritti alle audizioni verrà comunicato via e-mail l’orario e il luogo della propria audizione.
Sta per concludersi la settima edizione di Universerìe, il format teatrale ideato e diretto dalla Compagnia Amor Vacui per il TSV - Teatro Nazionale con l'obiettivo di portare in scena il mondo universitario. I protagonisti di questa serata saranno le studentesse e gli studenti universitari, in questo progetto coinvolti in prima persona come autori e attori, che dopo aver esaminato la loro generazione tramite i quattro episodi andati in scena nelle scorse settimane al Teatro delle Maddalene, ne porteranno un ritratto completo. In occasione della Stagione Completa che si terrà mercoledì 31 maggio alle ore 20.30 presso il Teatro Verdi di Padova, il Teatro Stabile del Veneto ha organizzato, in collaborazione con McArthurGlen Noventa di Piave Designer Outlet, un aperitivo con DJ set prima dello spettacolo, per avvicinare e conoscere meglio il pubblico dei giovani. Dalle 18.30 alle 20.00 in Piazzetta Lucia Valentini Terrani, di fronte al foyer del teatro, la musica di Giulia Centofante accompagnerà l'inizio della serata. L'accesso sarà riservato a chi è in possesso del biglietto per lo spettacolo finale di Universerìe; all'esibizione del biglietto, riceverà un token che darà diritto ad una consumazione . Vi aspettiamo numerosi!
L'attesa è finita! I riflettori si accendono e si alza il sipario sulla Stagione 23/24 del Teatro Stabile del Veneto con l'apertura delle presentazioni al pubblico dei cartelloni dei teatri di Venezia, Padova e Treviso. Vi aspettiamo mercoledì 7 giugno al Teatro Mario Del Monaco, giovedì 8 giugno al Teatro Verdi e lunedì 12 giugno alla Scuola Grande di S. Teodoro a Venezia con aperitivi e DJset per scoprire la programmazione della stagione di prosa e conoscere tutte le informazioni per gli abbonamenti. Prenota il tuo posto!
Avvisiamo il pubblico che la biglietteria del Teatro Goldoni di Venezia rimarrà chiusa nella giornata di sabato 3 giugno. La biglietteria del Teatro Verdi di Padova e quella del Teatro Del Monaco di Treviso rimarranno invece aperte secondo il solito orario.
“La famiglia del Teatro Stabile del Veneto oggi è in lutto, ma il ricordo di Giorgio Ferrara, grande uomo di cultura, resterà sempre impresso nella memoria di questo teatro, a cui tanto ha dato nei suoi due anni di direzione artistica. Indiscutibile è il salto di qualità che con le sue intuizioni e la sua agenda internazionale ci ha regalato. Con dolore esprimiamo il nostro cordoglio e la nostra vicinanza alla famiglia di Giorgio” Con queste parole il presidente Giampiero Beltotto ha ricordato a nome del Consiglio di Amministrazione e dell’intera comunità dello Stabile del Veneto Giorgio Ferrara, scomparso ieri sera. Sotto la sua direzione artistica Ferrara ha riportato il Teatro Stabile del Veneto nel gruppo dei Teatri Nazionali, accogliendo sui palcoscenici di Venezia, Padova e Treviso grandi nomi della scena nazionale e internazionale quali Peter Brook, che al Goldoni aveva portato il suo ultimo spettacolo Tempest, Bob Wilson, Isabelle Adjani, Monica Bellucci, Rimas Tuminas e Andrea Jonasson di cui aveva sostenuto il ritorno sul palcoscenico con lo spettacolo Spettri di Ibsen, che ha poi girato i più grandi teatri italiani. Per motivi personali Ferrara aveva dato le dimissioni dal ruolo di direttore artistico lo scorso aprile.
Non ci è più concesso di essere passivi rispetto alle condizioni naturali che ci circondano. La conoscenza che oggi non possiamo più permetterci di eludere è quella del contesto ambientale nel quale viviamo e BioGrounds è un progetto che si pone come obiettivo quello di attivare questa conoscenza. L’idea nasce dall’unione tra la vita ambientale (Bio) e l’assonanza con il termine playground (Grounds), affidando a progettisti contemporanei l’obiettivo di creare installazioni, dispositivi e performance in grado di raccontare al pubblico la storia di un luogo e la sua natura, coinvolgendo i visitatori tramite azioni e interventi. I BioGrounds sono ideati da progettisti – architetti, artisti, designer – in dialogo con teorici esperti di temi ecologici – filosofi, botanici, critici- e il luogo ottimale per la loro realizzazione è l’Isola della Certosa di Venezia, data la sua importante biodiversità. Le opere sono pensate per trasformarsi, vivere e invecchiare nell’ambiente come accade a ogni elemento segnato dal passare del tempo. Osservarne il cambiamento è parte integrante della fruizione attiva da parte del pubblico. Programma 21 maggio ore 11:30 SPACCASASSI. Creazione di un mito contemporaneo di Beka&Lemoine performance e installazione sonora realizzata in collaborazione con sound artist Daniel Meir e il Teatro stabile del Veneto – Teatro Nazionale Attori / Actors: Adriano Iurissevich, Giorgio Spillerore 12 SPACCASASSI. Creazione di un mito contemporaneo di Beka&Lemoine performance “Albero di canto” coro voce specifica a cura di Anna Maria Civico performers: Anna M. Civico, Beatrice Di Fonzo, Giulia Gatto, Milena Jankovich, Carla Marazzato, Giovanni Paladini, Sara Paolini, Roberta Ruggiero, Raffaele Silvestre, Patrizia Veclani crediti: C.T.R. Centro Teatrale Ricerca Giudecca VE, Voce Specifica ore 13.00 MIKROS KOSMOS life and light performance del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale con i giovani attori di Tema Cultura Academy a cura di Giovanna Cordova nell’ambito del Festival Mythos
Il teatro vive solo se brucia, prodotto da Ginko Film per la regia di Marco Zuin, arriva in sala con un’anteprima al Cinema Odeon di Vicenza lunedì 8 maggio alle 20.45. Il documentario riscopre l’epopea dei teatri viaggianti in Italia dal primo dopoguerra fino all’avvento della televisione, con una incursione nel presente, attraverso le vicende di una delle ultime famiglie d’arte, da più di 10 generazioni: i Carrara. In un viaggio picaresco dal sud al nord, partendo dalla Sicilia e arrivando in Veneto, nell’ultimo secolo i Carrara hanno attraversato lo stivale portando il teatro laddove il teatro mai sarebbe stato. Finanziato dalla Regione del Veneto e dalla Veneto Film Commission, il film è stato realizzato anche grazie al sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission, la collaborazione dell’Associazione Pipa e Pece, il contributo di La piccionaia-Centro di Produzione Teatrale e del Caseificio Tonon. Dopo l’evento a Vicenza il film continuerà nella settimana il suo tour nei cinema del Veneto: il 9 maggio al Cinema Italia Eden di Montebelluna (TV), il 10 maggio al Cinema Esperia di Padova, l’11 maggio al Cinema Edera di Treviso, con la collaborazione anche del Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale e di Arteven Circuito multidisciplinare Regionale del Veneto, nell’ambito del progetto Teatro Viaggiante. Con la voce narrante di Andrea Pennacchi, tramite i ricordi dei fratelli Titino, Annalisa, Armando Carrara e della madre Argia Laurini, il film vuole ricostruire non solo l’ultima stagione di un teatro popolare che non c’è più, ma anche usi e costumi di un’Italia prima contadina e poi sempre più società dei consumi. «Attraverso una materia cinematografica viva e inedita abbiamo indagato come eravamo, una memoria del passato per trovare una base essenziale per capire il presente - spiega il regista Marco Zuin - un confronto, mai nostalgico, tra un tempo trascorso e il contemporaneo. I Carrara sono figli del mondo e cambiano con lui». Il rapporto col mondo esterno passava attraverso gli spettacoli I Carrara sono una dinastia teatrale che discende direttamente dalle antiche compagnie itineranti del Cinquecento. La loro epopea viaggiante inizia già nei primi anni del Novecento, quando il nonno paterno di Titino, Salvatore Carrara, detto Totò, decide di lasciare la Sicilia, dove la famiglia era rimasta per 8 generazioni, e di emigrare. Ha solo 20 anni e durante il viaggio fa tappa in piazze e teatrini fissi e con la famiglia si esibisce per la gente dei tanti luoghi attraversati. Si arriva così, ben presto, alla nona generazione e a questo punto compare Tommaso, detto Masi, padre di Titino, Annalisa e Armando. Quando Totò comincia a perdere l’entusiasmo per il teatro, Masi ne fonda un altro, sempre viaggiante, con la moglie Argia e i suoceri Armando e Anna Laurini: costruisce un nuovo padiglione, inchiodando personalmente le assi. Tra passato e presente, i Carrara sono figli del mondo e cambiano con lui Ma l’Italia sta cambiando, e così gli interessi della gente, arriva la televisione e tutto il resto inizia a sembrare meno attraente. Il teatro da 500 posti fatto di assi di legno, chiodi raddrizzati e riutilizzati e fondali di carta dipinti viene schiodato, tagliato, fatto a pezzi da ciascuno dei membri della compagnia e infine bruciato. «Il teatro non si vende – dice Masi – non si lascia marcire in un magazzino. Non possiamo buttarlo via, questo mai. Meglio bruciarlo». Sembra tutto finito, ma i Carrara non mollano: si reinventano diventando interpreti della grande tradizione della Commedia dell’Arte con tournée in tutto il mondo, da Istanbul a Londra, da Tokyo a Parigi, da Buenos Aires a Montreal. La loro storia viene raccontata in questo film con la madre Argia, classe 1930, la prima donna a vestire i panni di Pantalone, e i fratelli Armando, attore e regista, Annalisa, organizzatrice teatrale, e Titino, attore, che fa da filo conduttore al documentario: un pezzo di storia del teatro popolare d’arte italiano.
Ieri pomeriggio, nel corso della riunione dell’Assemblea dei Soci, la Regione Veneto, i Comuni di Padova, Venezia e Treviso, le Camere di Commercio di Padova, Venezia Rovigo e Treviso - Belluno - Dolomiti, la Provincia di Padova, Confindustria Est e Fondazione di Venezia hanno approvato all’unanimità il bilancio consuntivo 2022 del Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale. Un bilancio che riporta il TSV ai numeri pre pandemia: il 2022 si chiude con un valore della produzione pari a 10.250.840 euro con un aumento rispetto al 2021 di 2.593.702 euro. Il bilancio chiude dopo gli oneri finanziari e le imposte con un piccolo avanzo di gestione pari a 675,00 grazie ad una continua attenzione ai costi, alla conferma dei contributi dei soci pubblici e privati, a nuovi finanziamenti legati a progetti speciali e al consolidamento di diversi accordi di sponsorizzazione e co-marketing e alla vendita di spettacoli di produzione del TSV presso altri teatri. “Chiudiamo il 2022 con grande soddisfazione – dichiara il presidente del TSV Giampiero Beltotto – . Nonostante un primo trimestre ancora influenzato dalle difficoltà legate alla fine della pandemia, i numeri confermano che l’anno appena concluso, che ci ha visti anche insigniti del titolo di Teatro Nazionale, segna un ritorno ai tempi d’oro. Ringrazio tutti i nostri Soci e tutti i partner istituzionali e commerciali per la fiducia che continuano a riporre nel nostro teatro con un riconoscimento particolare per i Comuni soci che, pur soggetti a tagli nei propri bilanci dovuti alla crisi attuale energetica, hanno voluto mantenere anche per il 2022 gli stessi contributi”. Ottimi sono stati i risultati della campagna abbonamenti (con più di 4000 abbonati alla stagione 22/23) che assieme alla vendita dei biglietti e alla prestazione di altri servizi ha portato a ricavi derivanti dalla mera gestione pari a 3.033.000 euro. A livello finanziario, inoltre, l’ente è riuscito a far fronte agli impegni con le proprie risorse anche attraverso la diminuzione del 19% dei debiti di breve termine. Con 456 aperture di sipario di cui 359 recite di produzioni e coproduzioni, inoltre, il Teatro Stabile del Veneto è tornato ad offrire alle città una programmazione ricca di eventi riportando nei suoi teatri le rassegne di danza e nuovi percorsi che si affiancano agli spettacoli dei cartelloni di prosa. Grazie a progetti innovativi dedicati alla sperimentazione di nuovi linguaggi della scena, inoltre, il TSV si apre sempre di più al coinvolgimento di giovani artisti e alla collaborazione di prestigiose realtà del territorio. Nel corso dell’assembla i Soci hanno infine discusso in modo costruttivo della trasformazione del Teatro da associazione a fondazione. Un passaggio che potrà essere deliberato entro il 2023 e che porterà a maggiori benefici facilitando nuovi accordi di sponsorizzazione privata.
Nell'ambito del Progetto Te.S.eO - Teatro Scuola e Occupazione, il Teatro Stabile del Veneto presenta il bando di ammissione per il Corso di Specializzazione in Recitazione Cinematografica. La recitazione è una tecnica e un’arte antichissima e universale. Che differenza esiste se quest’arte e questa tecnica vengono espresse su un palcoscenico o davanti ad una macchina da presa? La recitazione teatrale e quella cinematografica presentano delle differenze che le qualificano come due modi diversi, e talvolta opposti di intendere l’atto del recitare. Conoscere e padroneggiare queste differenze è, in particolar modo per un attore che si sia formato in un’accademia teatrale, fondamentale per potersi avvicinare al mondo del cinema e dell’audiovisivo in generale. Il Corso di Specializzazione in Recitazione Cinematografica ha lo scopo di fornire strategie tecnico-espressive per potersi avvicinare al mondo del cinema e dell’audiovisivo in generale e di far conoscere e sperimentare ad attori di formazione teatrale le regole della recitazione cinematografica, rendendoli consapevoli delle differenze che esistono fra questa e la recitazione teatrale e in grado di padroneggiare il rapporto con la macchina da presa. I partecipanti saranno guidati ad apprendere strumenti utili per affrontare varie situazioni davanti a una macchina da presa: un provino video, uno spot o la recitazione di scene in un film. Scopri di più Scarica il bando