Un’icona del teatro e una meravigliosa insegnante. Saremo sempre grati a Franca Nuti, che se ne è andata nella notte di domenica 12 maggio, per tutte le volte che l’abbiamo ammirata sul palcoscenico, ma ancora di più per la dedizione e la passione trasmesse agli allievi della nostra accademia nelle ore di lezione sulla recitazione in versi e sulla poesia italiana del Novecento. Il Teatro Stabile del Veneto con l'Accademia Teatrale Carlo Goldoni
Nel teatro greco il προαγών (proagōn), letteralmente “prima della competizione”, era l'occasione in cui le compagnie teatrali presentavano al pubblico le loro nuove opere alfine di generare l'attesa e l'interesse del pubblico. Da questo riferimento storico nasce un nuovo PROAGŌN nel centro storico di Venezia, adattato alle arti performative contemporanee grazie al bando VENEZIA ICONA (DGR n. 727/23) della Regione del Veneto che sostiene il rilancio del tessuto produttivo della città storica attraverso lo sviluppo e l'attrazione di professioni e imprese innovative ma radicate nella tradizione e nella cultura veneziana. PROAGŌN è guidato da Enaip Veneto con il supporto scientifico dell'Università Ca' Foscari Venezia (Centro aiku – Arte Impresa Cultura), T2i e Comune di Venezia come partner operativi e il Teatro Stabile del Veneto con l'Accademia Teatrale Carlo Goldoni come contesto di sperimentazione. PROAGŌN è un incubatore per le arti performative – il primo in Italia - che ha l'obiettivo di promuovere l'imprenditorialità culturale e creativa a Venezia riprendendola sua lunga storia come “città dei teatri”. Attraverso programmi di formazione, mentorship e supporto alla creazione di progetti artistici, PROAGŌN fornirà ad artisti, tecnici e imprenditrici culturali le competenze e le risorse necessarie per orientarsi ed affermarsi nel mondo dello spettacolo dal vivo. Scarica il programma
Questa mattina nelle sale del Teatro Comunale di Vicenza il sindaco della Città di Vicenza Giacomo Possamai, il presidente della Fondazione del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale Giampiero Beltotto e il presidente della Fondazione Teatro Comunale Luca Trivellato hanno siglato una convenzione che porterà per i prossimi tre anni il TSV sul palcoscenico del Teatro Olimpico. L’accordo apre a una nuova collaborazione tra la direzione artistica del Ciclo di Spettacoli Classici e quella dello Stabile del Veneto al fine di inserire nella programmazione del festival autunnale vicentino uno spettacolo classico prodotto dallo Stabile del Veneto. Un risultato, conseguito con il sostegno della Regione del Veneto, che risponde all’istanza della legge regionale per la cultura di promuovere l’aggregazione fra soggetti del mondo culturale e che così facendo rafforza la proposta legata al teatro classico nella regione, valorizzando al meglio con produzioni teatrali di pregio a cura dello Stabile del Veneto un’eccellenza nazionale ed internazionale quale è il Ciclo di Spettacoli Classici. “Tengo particolarmente a questo percorso comune che si fonda su un'intesa tra il Ciclo di Spettacoli classici e il Teatro Stabile del Veneto, uno dei centri di produzione più importanti della Regione – afferma il Sindaco Giacomo Possamai – . La nostra città è orgogliosa della sua autonomia, delle sue capacità, di un teatro importante come il Teatro Olimpico ed è aperta a collaborazioni con le altre realtà del Veneto come da indirizzo recente dell'assessore Corazzari per promuovere una rete culturale. Partiamo quindi da uno spettacolo per sviluppare poi un programma pensato sui tre anni con una stretta collaborazione con i direttori artistici dei Classici. Ringrazio chi ha lavorato a favore di questa intesa perchè credo che sia un elemento di ricchezza per la nostra città e un piccolo orgoglio in più per il Teatro Stabile che sta facendo cose importanti”. Questa convenzione e programmazione del ciclo di spettacoli classici valorizza ulteriormente il sistema della cultura veneta – ha commentato l’Assessore alla Cultura della Regione del Veneto Cristiano Corazzari –. Una collaborazione che rientra tra le finalità della legge cultura con la quale auspichiamo aggregazione, anche temporanea, fra soggetti del mondo cultura, la costruzione di sistemi regionali degli istituti e luoghi della cultura e dello spettacolo oltre ad una equilibrata distribuzione dell’offerta culturale nel territorio. “Con questo accordo si ricongiungere una lacerazione creatasi anni fa tra il nostro teatro e Vicenza, sono grato quindi al Sindaco Possamai e alla sua giunta per il sostegno e la fiducia dimostratasi – dichiara Giampiero Beltotto, presidente della Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale –. Per un teatro così ricco di storia, di onori e di bellezza come l’Olimpico il nostro accordo rappresenta un piccolo passo, ma è un grande passo per il Teatro Veneto che sta cercando di affermarsi nell’agone nazionale e internazionale. Grazie a questa nuova rete per tre anni porteremo una grande produzione all’interno della programmazione del Ciclo di Spettacoli Classici. Noi ci mettiamo a disposizione del territorio e del grande teatro che vogliamo fare perché crediamo questo progetto triennale che possa portare una grande vantaggio per tutti”. I grandi progetti non nascono mai per caso, sono sempre il risultato di una condivisione, della capacità di essere squadra per costruire significati anche oltre il senso comune. E il progetto culturale porta necessariamente in sé la capacità di aprirsi a nuovi sguardi ha affermato Luca Trivellato, presidente della Fondazione Teatro Comunale di Vicenza. Per il 2024, ad arricchire il 77esimo Ciclo di Spettacoli Classici all’Olimpico - che vede la direzione artistica di Ermanna Montanari e Marco Martinelli - il 15 e il 16 ottobre, sarà Elettra, la nuova produzione TSV diretta da Serena Sinigaglia. Sinigaglia affronta il testo di Hofmannsthal coinvolgendo due straordinarie interpreti come Federica Rosellini nel ruolo del titolo, di origini trevigiane, è attualmente in tutti i cinema italiani con il film di Daniele Luchetti Confidenze al fianco di Elio Germano, grazie al quale sta ottenendo unanimi apprezzamenti per la sua straordinaria interpretazione da parte di pubblico e critica, e Arianna Scommegna in quello di Clitennestra. La sua regia parte da due presupposti: il primo è il mito, l’origine, ovvero quell’opera immensa che è l’Orestea di Eschilo. La trilogia del più antico dei tre tragici greci andata in scena con successo intorno al 458 a.c. e giunta, unico caso, integra fino a noi. Il secondo è il periodo storico in cui visse Hofmannsthal, il periodo a cavallo tra la fine del 1800 e i primi anni del ‘900, a Vienna. Una vera e propria rivoluzione culturale nell’ambito di tutte le arti e prima tra tutte quella teatrale. Gli albori di quello che poi sarà l’espressionismo tedesco. In Eschilo la figura di Elettra è marginale eppure essa ha ispirato, più di Antigone e di Edipo, un susseguirsi di rivisitazioni e riscritture. Abbiamo l’Elettra di Sofocle, quella di Euripide, quella della Yourcenar, insomma questa figura, appena tracciata da Eschilo, irrompe da protagonista nella storia successiva, fino ad ispirare persino Freud che attribuisce ad Elettra il complesso che per sempre porterà il suo nome. A differenza di Eschilo la straordinaria intuizione del poeta austriaco è quella di far morire Elettra, fatto che né il mito né le successive riscritture prevedono. La vendetta distrugge chi la cova, al punto che, anche una volta compiuta, non vi è alcuna soddisfazione ma solo spossatezza, vuoto, morte. Il rapporto che Elettra ha con il padre assassinato è morboso, delirante, violento, in fondo inutile. Sì, perché, se per vendicarti, non vivi, che senso ha? L’altro aspetto rilevante della visione di Hofmannsthal è la presenza di una sorta di coro della servitù che commenta e patteggia chi per Elettra, chi per Clitennestra. E qui si erge la figura straordinaria di Clitennestra. Storicamente una donna che ha osato scegliere di autodeterminarsi, fino al punto di commettere l’omicidio. Per il poeta una donna corrosa dai sensi di colpa, che vorrebbe dimenticare, che pensa che sarebbe suo diritto dimenticare, ma che non ci riesce perché vede riflesso nei sogni e nel bagliore degli occhi della figlia il peso dell’azione compiuta.
Approvato il primo bilancio della Fondazione Teatro Stabile del Veneto. Il Consiglio di Gestione della Fondazione, nata con modifica statutaria lo scorso 30 settembre e composta dalla Regione Veneto, dai Comuni di Padova, Venezia e Treviso, dalle Camere di Commercio di Padova, Venezia Rovigo e Treviso - Belluno - Dolomiti, dalla Provincia di Padova, da Confindustria Veneto Est e da Fondazione di Venezia, ha approvato all’unanimità il bilancio consuntivo 2023 che si chiude anche quest’anno in attivo. Il bilancio 2023: crescono abbonamenti ed entrate Il bilancio presenta l’anno appena trascorso come un percorso di consolidamento dell’attività istituzionale del TSV rispetto al 2022, segnato in particolare dalla migliore campagna abbonamenti degli ultimi dieci anni e da un aumento delle entrate derivato non solo da abbonamenti e biglietti ma anche dalla vendita di servizi e di spettacoli di propria produzione, voci che pesano per il 28% sul resto delle entrate: il 2023 si chiude con un valore della produzione pari a 10.643.795 euro e un avanzo di gestione pari a 16.801 euro. Si tratta, quindi, di risultati di successo raggiunti nonostante i periodi di chiusura delle sale che avrebbero potuto rallentare l’attività. I lavori di manutenzione straordinaria dei teatri Goldoni a Venezia e Maddalene e Verdi a Padova, realizzati grazie all’impegno dei rispettivi Comuni e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, hanno consentito allo Stabile del Veneto di mettere oggi a disposizione del proprio pubblico degli spazi inclusivi e sostenibili. “Chiudiamo il 2023 con grande soddisfazione – dichiara il presidente del TSV Giampiero Beltotto –. Nonostante l’anno appena concluso ci abbia messi difronte ad alcuni imprevisti e impedimenti che avrebbero potuto rallentare la attività dei teatri, l’intera struttura ha dimostrato capacità di adattarsi e trovare soluzioni creative programmando per il 23/24 la migliore stagione degli ultimi dieci anni con un record di abbonamenti e sviluppando progetti speciali come quello per le celebrazioni dei 400 anni del Teatro Goldoni. Ringrazio tutti i nostri Soci e tutti i partner istituzionali e commerciali per la fiducia che continuano a riporre nel nostro teatro e senza il cui supporto non sarebbe per noi possibile mantenere uno standard così elevato di attività”. Digitalizzazione: cresce la vendita di biglietti online Il 2023 ha premiato inoltre l’investimento che il TSV ha fatto a partire da fine 2021 per rinnovare il suo sito sviluppando un e-commerce che da febbraio 2023 ha reso possibile invertire il trend di biglietti venduti online e on-site: 54% a favore dei primi nei 12 mesi successivi e che ha consentito anche un maggiore incasso rispetto ai livelli preCovid con un aumento del 21% rispetto allo stesso periodo del 2019. Da febbraio 2023, mese in cui l’e-commerce è entrato in funzione, a febbraio 2024, gli incassi online rappresentano il 64% del totale degli incassi, con punte del 70% nella città di Venezia. I ricavi da sbigliettamento (abbonamenti e biglietti) di competenza nell’anno solare 2023 sono stati 1.583.849,67 euro, in aumento rispetto a 1.301.016 euro del 2022 nonostante ci siano stati complessivamente meno spettacoli messi in vendita in stagione a causa della chiusura del Teatro Goldoni (10 spettacoli a Venezia contro i 13 previsti a Padova e Treviso). Si registra inoltre un miglioramento della liquidità disponibile da ricondurre principalmente a una più efficiente razionalizzazione dei costi e a una gestione delle posizioni creditorie e debitorie, nei confronti di clienti e fornitori, che ha portato ad un risultato positivo per il Teatro. Lo Stato Patrimoniale fotografa bene questa situazione in cui i crediti commerciali diminuiscono rispetto al 2022 del 27% (da 618.983 a 447.503 euro). Aumentano spettatori, alzate di sipario e contratti di scrittura Risultano in generale in aumento tutti i numeri delle attività del Teatro Stabile del Veneto che per il 2023 ha raggiunto 103.058 spettatori paganti, con una crescita del 25% rispetto al 2022. 3000 sono gli studenti appartenenti a 36 istituti del territorio che hanno frequentato le matinée per le scuole. Con 493 alzate di sipario e 385 recite di produzioni e coproduzioni, inoltre, il Teatro Stabile del Veneto continua ad offrire alle città una programmazione ricca di eventi che ha portato a scritturare 274 persone tra artisti e tecnici per un totale di 748 contratti di scrittura e 22.791 giornate lavorative. Grazie a progetti innovativi dedicati alla sperimentazione di nuovi linguaggi della scena, inoltre, il TSV si apre sempre di più al coinvolgimento di giovani artisti e alla collaborazione con prestigiose realtà del territorio nazionale e anche internazionale. Il 2023 ha visto anche portare a compimento il passaggio di trasformazione dello Stabile del Veneto da Associazione a Fondazione con uno statuto rinnovato che comporta per l’ente un’occasione per rafforzare l’organizzazione e il reperimento di fondi privati, indispensabili alle finalità culturali e artistiche che il TSV stesso si propone di realizzare. Infine l’anno si è concluso con la presentazione del nuovo direttore artistico Filippo Dini, che assieme al direttore generale e alla struttura ha già cominciato a lavorare alla programmazione del triennio 2025/2027. Nel corso del Consiglio di Gestione i Soci hanno infine hanno approvato il rinnovo di Confindustria Veneto Est per il 2024 come socio sostenitore ed è stato nominato Michele Casarin, manager con solida esperienza nel settore culturale, quale consigliere designato dal MiC, mentre Rachele Sacco, già membro del CdA, è stata nominata vicepresidente della Fondazione.
Proposto dal Teatro Stabile del Veneto nell'ambito del Progetto TeSeO, questo corso ha lo scopo di fornire strategie tecnico-espressive per potersi avvicinare al mondo del cinema e dell’audiovisivo in generale e di far conoscere e sperimentare ad attori di formazione teatrale le regole della recitazione cinematografica, rendendoli consapevoli delle differenze che esistono fra questa e la recitazione teatrale e in grado di padroneggiare il rapporto con la macchina da presa. Le attività si svolgeranno tra il 27 Maggio e il 6 Luglio 2024 presso il Teatro Junghans nell’isola della Giudecca di Venezia. Vuoi saperne di più? Vai alla pagina dedicata al sito dell'Accademia Teatrale Carlo Goldoni e scarica il bando! Candidature entro il 17 maggio 2024.
È uscita la graduatoria dei cantanti selezionati per la prima fase eliminatoria del 51°concorso internazionale per cantanti Toti Dal Monte. Le selezioni si terranno in presenza a Treviso presso il Teatro Comunale “Mario Del Monaco” il 13 e 14 Maggio 2024. La convocazione, con l’orario e la data, sarà inviata ad ogni singolo partecipante via email entro il 24 aprile. Scarica la lista dei candidati ammessi (in ordine alfabetico)
Si sono concluse all’Istituto Italiano di Cultura di Londra le celebrazioni del quarto centenario del Teatro Goldoni di Venezia, il più antico tra i teatri italiani ancora in attività, promosse dalla Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale. Goldoni 400. Cultura ed economia veneta è stato il titolo della serata che, partendo dalla straordinaria e lunghissima storia del teatro ha presentato ad operatori economici e culturali nella capitale britannica le eccellenze produttive venete, dalle imprese creative e culturali al turismo e i rapporti economici con il Regno Unito. Dopo il saluto di Francesco Bongarrà, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Londra son intervenuti i rappresentanti delle Camere di Commercio di Padova, di Venezia Rovigo e di Treviso – Belluno | Dolomiti, di Confindustria Veneto Est, di Confcommercio Veneto e dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Lo scrittore veneziano Andrea Molesini e Daniele D'Anza, conservatore della Fondazione Musei Civici di Venezia, sono stati tra i protagonisti della serata. D’Anza ha presentato al pubblico l’atto del passaggio di proprietà del teatro, un documento custodito presso la Casa di Carlo Goldoni datato 3 gennaio 1622 in cui è già chiaro il destino di quello che sarà “un magazeno over teatro per recitar commedie”. A chiudere l’evento, la lezione spettacolo Il Mestier Comico - Viaggio nel mondo delle maschere con Michele Modesto Casarin, Manuela Massimi e Matteo Campagnol, a cura del Teatro Stabile del Veneto. “Siamo stati lieti di ospitare all’Istituto di cultura a Londra la chiusura del programma triennale di “Goldoni 400”, il progetto speciale diffuso tra Venezia e la Terraferma promosso dal Teatro Stabile del Veneto assieme alla Regione del Veneto e al Comune di Venezia con un bilancio di cinquantadue spettacoli in trentacinque piazze di tutte e sette le province della regione per un totale dioltre ventimila spettatori”, ha detto Bongarrà, sottolineando come il progetto ideato per celebrare i 400 anni del Teatro Goldoni è stato “un’occasione irripetibile per riflettere sul rapporto tra il Veneto e il teatro, tra i territori e le sue molteplici vocazioni artistiche, lungo un tracciato che attraversa quattro secoli e che trova le sue radici nel glorioso ‘Stato da tera e da mar’”. “Le celebrazioni per i quattrocento anni del Goldoni sono stati uno sforzo organizzativo straordinario che abbiamo compiuto con entusiasmo avvertendo come un privilegio poter lavorare per il teatro in attività più antico d’Italia – ha dichiarato Giampiero Beltotto -. Un impegno che non avremmo potuto portare a termine senza la fiducia e il supporto dei nostri soci. Ancora una volta ringrazio quanti di loro sono ci hanno seguito a Londra, ma anche la Regione del Veneto e il Comune di Venezia che ci hanno accompagnato nel corso di questo triennio di festeggiamenti. Un grazie anche ai Musei Civici veneziani che hanno messo a nostra disposizione gli archivi della Casa di Carlo Goldoni permettendoci così di riscoprire l’atto di fondazione del nostro teatro, quel documento da cui tutto è cominciato”. Il bilancio del progetto triennale “Goldoni 400” Si chiude così a Londra il programma triennale di “Goldoni 400”, il progetto speciale diffuso tra Venezia e la Terraferma promosso dal Teatro Stabile del Veneto assieme alla Regione del Veneto e al Comune di Venezia con un bilancio di cinquantadue spettacoli in trentacinque piazze di tutte e sette le province della regione per un totale di oltre ventimila spettatori. Grazie al contributo del Comune di Venezia, della Regione del Veneto e del Ministero della Cultura, il TSV ha presentato un cartellone ricco di proposte che si nutrono di passato, ma al contempo trovano nel presente, negli autori contemporanei, altri sguardi e punti di vista capaci di fotografare il nostro tempo. Uno sforzo organizzativo straordinario con cui lo Stabile del Veneto non ha solo realizzato produzioni per i grandi palcoscenici, ma grazie alla collaborazione con il Circuito multidisciplinare regionale Arteven ha anche dato vita al progetto Teatro Viaggiante, un teatro mobile con cui si cercato di riprendere in maniera contemporanea ed ecosostenibile l’antica tradizione dei carri Tespi, che ha portato fisicamente una riproduzione dell’ingresso del Teatro Goldoni in 14 comuni di tutte e 7 le province del Veneto con altrettanti spettacoli messi in scena da compagnie del territorio selezionate attraverso un bando pubblico. Il programma ha coinvolto anche la Città Metropolitana di Venezia, individuando oltre ai palazzi storici come Palazzo Grimani e la Casa dei Tre Oci e al Museo M9, anche due location inedite, per contesto ambientale e tipologia di linguaggio, quali l’Arterminal del Porto di Venezia che ha accolto The Render della compagnia newyorkese Big Art Group, e la Torre dell’Arsenale al cui interno è stato realizzato Alonso un progetto immersivo grazie all’utilizzo della tecnologia della realtà virtuale. Un palinsesto denso di spettacoli, ma anche di appuntamenti collaterali tra laboratori per i più piccoli, conversazioni e workshop, e che ha raggiunto il suo apice lo scorso 30 settembre con la serata di riapertura al pubblico del Teatro Goldoni, rimasto chiuso per alcuni mesi per consentire la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria da parte del Comune di Venezia che hanno portato alla messa in sicurezza del teatro e al restyling della platea. Uno sforzo straordinario, dunque, che ha determinato l’avvio della ripresa del Teatro Goldoni e che il TSV ha compiuto con entusiasmo con l’obiettivo di contribuire al rilancio nazionale e internazionale del più antico tra i teatri in Italia tutt’ora in attività. Primi segnali di una ripresa confermata anche dai dati della Stagione in corso, che pur a fronte del calo demografico riscontrato in città, ha registrato un aumento degli abbonati, 767 rispetto ai 729 della stagione 2022/2023, e un numero di presenze complessive pari a 30.000 spettatori. Circa il 20% delle recite ha raggiunto il sold out, percentuale che conferma i numeri prepandemia. Al Goldoni sono tornati inoltre gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, in 900 hanno assistito alla programmazione dedicata alle scuole, oltre agli studenti universitari attratti dalle tariffe ESU a Teatro. Un teatro sempre in attività, grazie anche alla presenza dei alcune lezioni del biennio dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni, alle visite guidate che hanno portato oltre 400 visitatori, ai laboratori teatrali per tutte le età, ma anche ad attività collaterali come la mostra “Back to art” che presenta un arazzo realizzato dall’artista Olimpia Biasi e realizzata in collaborazione con McArthur Glen Noventa di Piave Designer Outlet tutt’ora in corso. Si afferma, inoltre, sempre di più la vocazione internazionale del Goldoni, che per il terzo anno consecutivo ha accolto la rassegna Asteroide Amor, promossa dal Teatro Stabile del Veneto in collaborazione con Università Cà Foscari, Iuav e Fondazione di Venezia ospitando compagnie provenienti da tutto il mondo e producendo gli spettacoli di Irina Brook e Big Art Group, ma soprattutto si prepara ad aprire le proprie porte al pubblico internazionale che vive la città: dal 18 luglio al 13 ottobre, per un totale di 52 recite, infatti, andrà in scena Titizè. A Venetian Dream, uno spettacolo di teatro acrobatico co-prodotto dal TSV con la Compagnia Finzi Pasca, che dopo l’estate veneziana girerà in tournée in Italia e in Europa. Un progetto ideato a partire dalla tradizione veneziana della commedia dell’arte e del teatro di prosa per portare in scena uno spettacolo adatto a un pubblico intergenerazionale grazie anche all’utilizzo del linguaggio universale della clownerie, della danza, della musica e del teatro acrobatico.
A nome di tutta la comunità del Teatro Stabile del Veneto mi congratulo con il Maestro Fortunato Ortombina per la meritatissima designazione a sovrintendente del Teatro alla Scala di Milano. Negli anni trascorsi alla Fenice ha saputo portare il teatro veneziano ai vertici tra le eccellenze artistiche in Italia e nel mondo. Questa nomina rappresenta un riconoscimento che onora l’intero movimento teatrale veneziano e veneto e ci stimola a competere e collaborare sempre di più con i teatri nazionali ed europei. A lui vanno i migliori auguri di buon lavoro e il nostro sincero grazie per averci accompagnato nella riapertura del Teatro Goldoni”. Con queste parole Giampiero Beltotto, presidente della Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale ha accolto la notizia della designazione di Fortunato Ortombina quale sovrintendente alla Scala, confermata questa mattina dal sindaco di Milano Giuseppe Sala.
“Con la scomparsa di Paola Gassman la famiglia del Teatro Stabile del Veneto perde insieme una cara amica e un’attrice di grande talento, che più e più volte ha contribuito a far splendere i nostri palcoscenici. Fin dai primi anni ’80 assieme a Ugo Pagliai, suo compagno di vita oltre che di teatro, ha emozionato il pubblico del Teatro Goldoni, debuttando poi in almeno dieci produzioni e co-produzioni dello Stabile del Veneto. La ricordiamo, appena qualche anno fa, meravigliosa nei panni di un’originale Giulietta al Teatro Romano di Verona dove per noi ha recitato nello spettacolo Romeo e Giulietta. Una canzone d’amore diretta dalla compagnia Babilonia Teatri. Al marito Ugo, ai fratelli Alessandro e Jacopo e a tutta la sua famiglia vanno il nostro affetto e le nostre più sentite condoglianze.” Con queste parole il presidente della Fondazione Teatro Stabile del Veneto, Giampiero Beltotto, ha accolto la notizia della scomparsa dell'attrice Paola Gassman, che più volte a partire dagli anni 2000 è stata protagonista assieme al marito Ugo Pagliai di spettacolo di produzione dello Stabile del Veneto. Tra queste se ne ricordano alcune quali La bottega del caffè per la regia di Luca De Fusco, Enrico IV diretta da Paolo Valerio, Wordsatr(s) per la regia di Giuseppe Marini e Urfaust di Andrea Liberovici.
McArthurGlen Noventa di Piave Designer Outlet riafferma il suo impegno verso l'economia circolare, l'arte e la sostenibilità con un nuovo progetto: la mostra installativa Come un manto per le lucciole dell’artista Olimpia Biasi. Presentata a Venezia, nel foyer del Teatro Goldoni, l’opera, commissionata da McArthurGlen Noventa di Piave Designer Outlet grazie alla collaborazione con la Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, è un imponente arazzo realizzato con un intreccio di tessuti di recupero su rete industriale lungo 7 metri e alto 1,20 metri. Il progetto si inserisce tra le iniziative di #backtoart con cui il Gruppo coniuga valorizzazione artistica e consapevolezza ambientale: un modo per convogliare dentro al proprio mondo fatto di manodopera, produzione e commercio, l’energia e il potere rigenerativo dell’arte per restituire una nuova forma di bellezza. La sostenibilità è un valore chiave per McArthurGlen che, consapevole del proprio impatto e della propria responsabilità, si impegna attraverso la propria piattaforma Evolve a guidare un cambiamento reale per un futuro più equo e responsabile. Una responsabilità che parte dai Centri, concretamente impegnati nella riduzione della propria impronta, ma che si estende anche ai visitatori, ai partner e alle comunità locali. Questa iniziativa trae ispirazione anche dal progetto Recycle your fashion, in cui i visitatori sono coinvolti in una raccolta di capi destinati all’upcycling o alla donazione, con l’obiettivo di contribuire a un sistema di economia circolare e di invitare gli ospiti degli outlet McArthurGlen a fare altrettanto per promuovere una migliore qualità della vita e un utilizzo più equo delle risorse che offrono i territori in cui sono presenti i centri stessi. L’arazzo di Olimpia Biasi è realizzato intrecciando a mano, su una malleabile rete metallica, varie e coloratissime fascette di tessuti di recupero, offerti all’artista da McArthurGlen Noventa di Piave Designer Outlet e raccolti proprio nell’ambito di Recycle your fashion. La curatela artistica è della critica d’arte Annamaria Orsini che da tempo segue il lavoro di Biasi. La sfida era quella di spingersi oltre il ri-uso e il ri-ciclo, pur nelle loro accezioni più etiche, favorendo l’atto creativo dell’artista nel compiere un’esperienza più potente, generatrice di ri-nascita e ri-generazione. Come osserva la curatrice Annamaria Orsini “questo lavoro dell’artista si genera da una visione “curativa” della natura e dalla volontà di riprendere contatto con un gesto antico e femminile come la tessitura e Biasi lo concepisce come una creatura che viene alla luce compiendo un rito salvifico di ri-generazione; una ri-nascita che dona nuova vita e bellezza a ciò che era stato abbandonato”. L’opera di Olimpia Biasi sarà esposta in primo luogo al Teatro Goldoni a Venezia, fino al 29 aprile, in concomitanza con i grandi appuntamenti dell’arte che contaminano la città lagunare. A seguire sarà a Padova, nel foyer del Teatro Verdi, negli stessi giorni in cui l’artista espone ai Musei Eremitani. Infine, sarà esposta a Treviso, città natale di Biasi, dal 18 maggio al Teatro Del Monaco. L’opportunità si è concretizzata grazie a un’importante e proficua partnership territoriale tra McArthurGlen Noventa di Piave Designer Outlet e la Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale che metterà a disposizione per l’esposizione i foyer dei suoi tre teatri. Chiunque andrà ad acquistare un biglietto o assistere a uno spettacolo potrà ammirare e apprezzare l’arazzo dell’artista che ha omaggiato i luoghi che ospitano il suo lavoro recuperando nell’intreccio anche alcuni tessuti di vecchie poltrone e tendaggi del teatro Goldoni di Venezia, recentemente rinnovato. Un richiamo al lavoro di Olimpia Biasi è presente anche a McArthurGlen Noventa di Piave Designer Outlet, con una riproduzione dell’arazzo accompagnata dalle parole chiave del progetto, in un originale gioco di rimandi e allusioni. Come ha dichiarato Daniela Bricola la General Manager di Noventa di Piave Designer Outlet “La vocazione artistica e l’attenzione verso i territori dove abbiamo sviluppato le nostre attività, rappresentano per McArthurGlen due elementi di grande caratterizzazione. A tre anni dal precedente progetto #backtolife che aveva visto assieme l’outlet di Noventa di Piave, la designer Carla Plessi e la Casa Famiglia Pio X di Venezia in un’operazione che coniugava moda, sostenibilità e inclusione, abbiamo voluto fare un passo ancora più avanti declinando i temi della responsabilità ambientale nei codici dell’arte per generare nuova sensibilità e nuova bellezza.” “Abbiamo accolto con gioia la proposta di McArthurGlen, un partner con cui abbiamo già lavorato con soddisfazione, di ospitare nei nostri teatri quest’opera di Olimpia Biasi dedicata a un tema che ci è particolarmente caro come la sostenibilità ambientale – ha dichiarato Claudia Marcolin, direttore generale della Fondazione TSV – Teatro Nazionale –. Come Teatro Stabile del Veneto da tempo siamo impegnati in azioni che riducano il nostro impatto ambiente, dal risparmio di carta all’efficientamento energetico. Promuovere, anche attraverso una forma d’arte diversa da quella teatrale, un messaggio di cura nei confronti dell’ambiente e dunque favorire la diffusione di una cultura che contribuisca a creare valore pubblico è per noi un obiettivo imprescindibile.”
Caro pubblico, da aprile gli orari di apertura delle biglietterie dei nostri teatro subiranno delle variazioni come segue: Teatro Verdi di Padova -da martedì a sabato: ore 10.30 - 13.00 e 15.00 - 18.30 -domenica e lunedì: chiuso (in caso di spettacolo la biglietteria apre 1 ora prima dello spettacolo) Chiusure per festività: sabato 30 marzo, giovedì 25 aprile e mercoledì 1 maggio Teatro Del Monaco di Treviso -da martedì a sabato: ore 10.30 - 13.00 e 16.30 - 18.30 -domenica e lunedì: chiuso (in caso di spettacolo la biglietteria apre 1 ora prima dello spettacolo) Chiusure per festività: sabato 30 marzo, dal 25 aprile al 1 maggio (compresi) Teatro Goldoni di Venezia -martedì e mercoledì: ore 10.30 - 13.00 -giovedì, venerdì e sabato: ore 10.30 - 13.00 e 16.30 - 18.30 -domenica e lunedì: chiuso (in caso di spettacolo la biglietteria apre 1 ora prima dello spettacolo) I mercoledì 3, 17, 24 aprile e 8 maggio la biglietteria sarà aperta in via straordinaria anche il pomeriggio dalle ore 16:30 alle ore 18:30 Chiusura per festività: sabato 30 marzo e domenica 1 maggio
Care spettatrici e cari spettatori, Vi comunichiamo che, per motivi di salute dell’artista, lo spettacolo Venere Nemica con Drusilla Foer in programma al Teatro Verdi di Padova dal 17 al 21 aprile sarà sostituito dallo spettacolo Secondo Lei di e con Caterina Guzzanti. Gli abbonamenti e i biglietti precedentemente acquistati per lo spettacolo Venere Nemica restano validi per il nuovo titolo. Gli spettatori che hanno acquistato il biglietto potranno chiederne il rimborso entro le ore 18.30 di venerdì 12 aprile. Per i biglietti acquistati in biglietteria il rimborso potrà essere chiesto esclusivamente presso la biglietteria, mentre per i biglietti acquistati online la richiesta dovrà essere effettuata via mail scrivendo a biglietteria@teatrostabileveneto.it