Un nuovo progetto artistico triennale rappresenta per ogni struttura teatrale l’avvio di un viaggio, di un nuovo racconto, perché come recita il titolo della campagna di quest’anno curata dall’artista catalano Javier Jaén Ogni storia ha il suo inizio. Con questo spirito la Stagione 25/26 porta all’interno della Fondazione TSV – Teatro Nazionale importanti cambiamenti ma anche tante conferme, a partire da un cartellone di 80 spettacoli, di cui 37 in abbonamento (12 a Venezia, 12 a Treviso e 13 a Padova) pensato per intercettare un pubblico sempre più vasto, seguendo la linea maestra che mette al centro gli attori e la parola degli autori. Il rilancio delle produzioni su scala nazionale e internazionale – 13 in totale gli spettacoli prodotti e co-prodotti dal TSV –, la crescente apertura all’Europa anche da parte dell'ATCG-Accademia Teatrale Carlo Goldoni, il consolidamento del rapporto con le istituzioni locali e il territorio a cui sono dedicati sempre nuovi progetti, una maggiore attenzione ai temi dell’inclusione e della sostenibilità sono le basi ereditate per questo nuovo inizio, che al contempo dà continuità al lavoro sviluppato negli ultimi anni. I risultati dell’ultimo triennio rappresentano, infatti, un trampolino di lancio per questa nuova partenza: dal 2022 in tre anni il TSV ha aumentato del 21% le sue alzate di sipario. Solo nel 2024 sono state 553 le giornate di spettacolo nelle sue sedi, di cui 256 a Padova, 156 a Treviso e 141 a Venezia. A queste si aggiungono ulteriori 106 recite fuori dal Veneto per produzioni e coproduzioni esecutive del TSV. Il dato quindi porta a complessive 659 giornate di spettacolo prodotte e programmate dal TSV nel Veneto ed in Italia. Si è registrata un’importante crescita anche per il dato relativo alle presenze del pubblico veicolato dal TSV nei suoi teatri, che è aumentato nel corso del triennio del 56% superando nel 2024 le 175 mila presenze. L’incremento delle attività e i risultati da record delle ultime due campagne abbonamenti, 5274 per la Stagione 23/24 e 5290 per quella 24/25, hanno fatto sì che il TSV nel 2024 superasse i 2,6 milioni di incassi per vendite di biglietti e abbonamenti, record degli ultimi dieci anni, e registrando un’inversione di tendenza rispetto al canale di vendita a favore dell’online, che oggi rappresenta il 64% del totale grazie agli importanti investimenti nel campo della digitalizzazione e con forti margini ancora di crescita e di conseguenza sull’uso minore della carta un progetto con forti margini ancora di crescita. Grazie all’aumento di spettacoli prodotti dal TSV nelle proprie sedi è aumentato il numero di artisti e tecnici scritturati (+19%), il numero assoluto di contratti di scrittura (+ 38%) e la ricorrenza degli stessi: ogni giorno al TSV vengono firmati più di 2 contratti di scrittura. Le produzioni TSV Tra testi classici, riscritture e nuove drammaturgie i 13 spettacoli prodotti dal TSV si contraddistinguono per la scelta di offrire nuove chiavi di lettura a capolavori del teatro, riscritti da autori di oggi con spiccate sensibilità contemporanee. Nel cartellone della Stagione 25/26 la selezione dei classici presenta una predilezione per testi di autori tra Otto e Novecento, fatte salve un paio di eccezioni che guardano indietro nel tempo a Goldoni ed Euripide. Per la sua nuova regia il direttore artistico del TSV Filippo Dini sceglie uno dei testi più cinici di Anton Čechov, Il gabbiano (con sottotitoli in inglese) e porta al suo fianco sul palcoscenico un’interprete come Giuliana De Sio, per la prima volta alle prese con un grande classico. Un allestimento importante, che mette in pratica la sfida del confronto generazionale, chiamando il trentatreenne Leonardo Manzan a dirigere la sezione dell’opera dedicata allo spettacolo di Kostja. Teatro nel teatro, stili divergenti, per generare un cortocircuito inedito per i palcoscenici italiani, dove lo spettacolo sarà in tournée dopo il debutto in prima nazionale al Teatro Verdi di Padova il 4 novembre. Dai grandi della letteratura russa trae ispirazione anche Peppino Mazzotta che dirige una riscrittura di Anime morte di Gogol’. Il testo offre una tragicomica e grottesca galleria di personaggi, a comporre un’intera tavolozza di vizi e virtù. Proseguendo nell’esplorazione dell’animo umano e dei suoi travestimenti Leonardo Lidi, regista trentaseienne tra i più affermati della sua generazione, sceglie Tennessee Williams e il suo La gatta sul tetto che scotta per dare vita ad un presepe vivente, dove ognuno è mascherato da qualcosa che non vorrebbe essere. Dopo l’Arkadina di Čechov e la Meggie di Williams una terza monumentale figura femminile è al centro di Mirandolina (con sottotitoli in inglese), l’originale riscrittura della Locandiera di Goldoni affidata alla drammaturga irlandese Marina Carr e co-prodotta dal TSV con l’Abbey Theatre - Teatro Nazionale d’Irlanda in occasione delle celebrazioni per le Olimpiadi di Milano Cortina 2026. Uno spettacolo di denuncia, diretto da Caitríona McLaughlin, regista internazionale che opera a Dublino, Londra e New York. Il testo porta in scena la paura delle donne e riflette sul prezzo estorto a tutte quelle ragazze che osano reagire alla prevaricazione e alla violenza di genere. Il debutto in prima assoluta è atteso al Teatro Del Monaco di Treviso il 5 febbraio 2026. Tra i testi contemporanei trovano ampio spazio opere firmate da autrici internazionali che raccontano storie di donne, di corpi e potere, di società patriarcali e relazioni. È il caso di Ella Hickson che in I corpi di Elizabeth con Elena Russo Arman, diretta da Cristina Crippa e Elio De Capitani, ripercorre la biografia della regina vergine, oppure di Julia May Jonas, che in Le stravaganti dis-avventure di Kim Sparrow, dà vita a uno spettacolo capace di rivelare la complessità delle relazioni tra i generi, alternando scoppi di ilarità e momenti di disperazione, grazie ad una protagonista dalle mille sfumature come Paola Minaccioni. Fedele al proprio approccio di teatro civile Marco Paolini torna sul palcoscenico ed inaugura il cartellone del Teatro Goldoni il 5 novembre con il suo ultimo lavoro scritto a quattro mani con Giulio Boccaletti: Bestiario idrico è uno spettacolo ispirato ai conflitti e ai contratti nati intorno all'acqua dei fiumi, che hanno dato forma al paesaggio che oggi ci circonda. Tra gli spettacoli di produzione del TSV rientrano anche le proposte in matinée per le scuole superiori. Titoli che sono espressione di un’offerta varia e diversificata, spaziando tra i classici del repertorio italiano. Aprirà la programmazione dedicata la produzione Vestire gli ignudi di Pirandello per la regia di Alessandro Businaro giovane artista under 35 già noto al pubblico nazionale e francese che ritorna dopo tre anni al TSV. Spazio anche alla storia del Novecento, espressa in tutta la sua tragicità dall’opera satirica di Karl Kraus Gli ultimi giorni dell’umanità per la regia di Giorgio Sangati. Segue Il teatro comico messo in scena dagli allievi dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni (ATCG) diretti da Giuseppe Emiliani. A completare l’offerta per le scuole la tragedia classica proposta da Anagoor che rileggono con il loro stile inconfondibile le Baccanti. Simone Derai guida i neodiplomati dell’Accademia nell’esplorazione del testo di Euripide, immergendoli in un'esperienza che unisce rito, poesia e teatro. Lo spettacolo vedrà il suo debutto ufficiale in prima nazionale al Teatro Olimpico di Vicenza per il 78° Ciclo di Spettacoli Classici. Da una rinnovata vocazione a esplorare i codici del contemporaneo, che trova nel Teatro Maddalene di Padova il suo luogo d’eccellenza, si collocano infine due originali produzioni che valorizzano ex allievi dell’ATCG e artisti emergenti del territorio. Parliamo di Tirannosauro, scritto e diretto da Filippo Quezel, già presente nei teatri di Milano e della Sardegna e di L’arte di vivere. Il giorno in cui i corvi smisero di farmi paura progetto al femminile curato da Francesca Garolla, Francesca Merli e Laura Serena. Grandi ospiti Portare nel presente i grandi autori del passato e rendere classici i testi contemporanei sono le due direzioni seguite nell’individuazione delle proposte che caratterizzeranno i cartelloni dei tre principali teatri dello Stabile del Veneto. Per i titoli in ospitalità si va da Goldoni con Sior Todero Brontolon a Pirandello con Il berretto a sonagli, da De Filippo a O’Neill entrambi con ben due testi: Sabato, domenica e lunedì e Non ti pago! da un lato Lungo viaggio verso la notte e Il lutto si addice ad Elettra dall’altro. Tra gli autori del presente sono da citare Cesc Gay con Vicini di casa, Paolo Genovese con Perfetti sconosciuti. David Mamet con November, Stefano Massini con Mein Kampf, Martin McDonagh con La reginetta di Leenane, Duncan McMillan con People, Places & Things e Wajdi Mouawad con Come gli uccelli. Oltre ai tanti titoli, che disegnano diverse direttrici e prospettive a partire dai contenuti trattati, saranno numerose le attrici e gli attori popolari che animeranno una stagione pensata per il pubblico e che quest’anno porterà sui palcoscenici di Venezia, Padova e Treviso volti molto amati come Franco Branciaroli, Paolo Fresu, Gabriele Lavia e Luca Marinelli, e poi ancora Anna Ferzetti diretta da Pierfrancesco Favino, Gigio Alberti, Ambra Angiolini, Luca Barbareschi, Luca Bizzarri, Paolo Calabresi, Simone Cristicchi, Salvo Ficarra, Stefano Massini, Francesco Montanari, Ivana Monti, Silvio Orlando, Umberto Orsini, Andrea Pennacchi, Elisabetta Pozzi, Teresa Saponangelo, Amanda Sandrelli e compagnie internazionali come Familie Flöz. Confermato, infine, per tutti e tre i teatri il format A scena aperta: per ogni spettacolo in stagione il pubblico incontra attori e registi in dibattiti moderati da esperti di teatro o giornalisti. Il cartellone Fuoriserie e la Danza Dopo il successo della passata Stagione, si confermano anche per questa edizione gli appuntamenti Fuoriserie che, a Venezia, portano al Teatro Goldoni nuove occasioni per “Pensare a teatro”, grazie a uomini e donne di cultura, capaci di interrogare il pubblico su tematiche profonde, un concentrato di divulgazione, approfondimenti e curiosità. Tra i protagonisti: Buttafuoco sul dialogo interculturale, Cacciari sul potere, Curi sulla tragedia greca, Galimberti sulla verità, Edoardo Prati e Arianna Porcelli Safonov sui sentimenti. Completano il programma il Festival Mythos con focus sul teatro antico, Baccanti, la già citata produzione TSV curata da Anagoor che sarà in cartellone anche a Treviso, e serate tra comicità, danza e musica, tra cui il decimo anniversario della presenza sul palco del Goldoni della Big Vocal Orchestra. Il programma di Padova è invece un concentrato di Prove d’attore, che riunisce nomi di punta della scena nazionale, teatrale ma anche cinematografica come Fabrizio Gifuni Margherita Mannino, Lorenzo Maragoni, Francesco Piccolo, Pif, Toni Servillo e Melissa Vettore. Sei spettacoli che raccontano il presente, a volte guardando alla storia, altre focalizzandosi su emergenze attuali con temi come la violenza di genere, la memoria della Shoah nei ricordi di Liliana Segre, le lettere di Aldo Moro, la Grecia Antica come radice culturale, e la crisi del maschio contemporaneo. A Treviso, infine, spazio al “Festival Mythos”, il cui programma celebra le Olimpiadi Milano-Cortina richiamando i giochi olimpici antichi menzionati da Omero nell’Iliade. Due gli appuntamenti principali: la nuova produzione realizzata dai ragazzi di Tema Cultura Academy e il giornalista Federico Buffa, chiamato a narrare la competizione sacralizzata tra storia e miti. Nel 2025 Mythos sarà, inoltre, arricchito da eventi nel Ridotto curati da Giovanna Cordova. Da non perdere anche il concerto della Big Vocal Orchestra. Il cartellone della stagione di danza, realizzato in collaborazione con Arteven Circuito Multidisciplinare Regionale, per Padova si colloca nell’ambito di “Prospettiva Danza Teatro”, che nel 2026 vedrà debuttare sul palcoscenico del Teatro Verdi il nuovo progetto di Opus Ballet dedicato alla figura di Giacomo Casanova – Variazioni sul desiderio firmato da Michela Lucienti, Simona Bertozzi e Erika Silgoner. Sempre Opus Ballet sarà protagonista a Treviso con un vero e proprio focus dedicato, che prevede nel 2025 il suggestivo Sogno di una notte di mezza estate creato da Davide Bombana e nel 2026 l’elegante la Duse, firmato da Adriano Bolognino e commissionato dal TSV e vincitore del prestigioso premio Danza&Danza. Chiude il programma in entrambe le città la travolgente energia dei Pockemon Crew, fenomeno indiscusso dell’hip hop mondiale. Il territorio e i giovani artisti Raccogliendo quanto seminato nel triennio precedente, il TSV continua a rafforzare e sviluppare i rapporti di interdipendenza con il territorio: a partire dalla valorizzazione delle compagnie venete con il progetto “Coltivare Teatro”, nel cui ambito si inserisce in particolare la rassegna Far Filò. Storie della terra e del cielo realizzata in collaborazione con Arteven e Coldiretti Veneto, e consolidando poi le convenzioni con i Comuni di Vicenza e Verona per i due prestigiosi festival Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico ed Estate Teatrale Veronese al Teatro Romano, dove debutterà in prima nazionale Bestiario idrico di e con Marco Paolini, ma anche con il progetto internazionale legato alle Accademie Teatrali europee ETV Shakespeare Academy curato dal TSV con il comune di Verona. A Padova torna, inoltre, rinnovato il cartellone del Teatro Maddalene che, oltre al programma aperto ai nuovi format teatrali Maddalene Factory, vede quest’anno l’avvio di una prima Stagione dedicata: sei appuntamenti tra dicembre 2025 e gennaio 2026 con alcune delle compagnie indipendenti più interessanti nel panorama nazionale. Un affondo su temi sensibili che includono tossicodipendenza e questioni di genere, crisi climatica e body shaming, elaborazione del lutto e manipolazione delle informazioni, offrendo uno spaccato sul presente a tratti inquietante a tratti esilarante. Nell’ambito di Maddalene Factory vengono confermati invece alcuni dei format teatrali sperimentati, a partire da Universerie, che giunge al suo decimo anno di programmazione consecutiva, e Maturazione, programma di residenze artistiche collegato ai progetti di spettacolo di giovani artisti diplomati dall’Accademia Teatrale Carlo Goldoni e da altre accademie nazionali. Maturazione farà parte del nuovo progetto TeSeO 2025-2028 cofinanziato dalla regione Veneto che mira a consolidare la formazione professionale nello spettacolo dal vivo fra le giovani generazioni. Tornano anche Test Your Writing, le mise en espace di testi internazionali per rilanciare l’importanza della drammaturgia contemporanea, la collaborazione con il premio Campiello Giovani di Confindustria Veneto e il Premio OFF, riservato alle compagnie professionali padovane coinvolte nella rassegna Angolazioni realizzata in collaborazione con il Comune di Padova. TSV sostenibile, inclusivo ed internazionale Il Teatro non solo come occasione di intrattenimento, ma anche spazio in cui le persone ritrovano la propria identità collettiva, connettono le proprie esperienze e sentimenti e si confrontano con tematiche universali. È questa la visione che il TSV ha del Teatro, inteso come mezzo di resistenza contro l’alienazione e l'individualismo che restituisce valore alla comunità. Ma il Teatro deve essere anche un luogo accessibile a tutti, sia nel linguaggio sia nei contenuti, per questo motivo il TSV conferma anche per la stagione 25/26 una selezione di spettacoli accessibili al pubblico di sordi e ciechi con servizi di audiodescrizione, sottotitoli, tour tattili, traduzioni LIS e l’utilizzo di dispositivi come smart glasses e cuffie, oltre alle visite guidate inclusive, adattate alle esigenze di persone con disabilità visive, uditive o motorie. Viene confermato il progetto “Il Teatro si fa sentire”, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Otorinolaringoiatria dell’Università degli Studi di Padova con il coinvolgimento attivo di oltre 20 associazioni del territorio che operano nell’ambito della disabilità e dell’inclusione sociale. A partire da settembre, il TSV avvierà un programma rivolto esclusivamente ai docenti delle scuole secondarie di secondo grado che partecipano alle matinée scolastiche, con incontri, laboratori e accesso alle prove generali, L’obiettivo è coinvolgere almeno 200 docenti del Veneto, figure centrali nella formazione delle nuove generazioni. Parallelamente, saranno attivati progetti che offriranno agli studenti l’opportunità di entrare nel vivo del processo creativo e produttivo teatrale. Con questa nuova progettualità, il TSV intende raddoppiare i già significativi risultati della stagione 2024/2025, durante la quale sono stati coinvolti oltre 2.000 studenti provenienti da 35 istituti scolastici del territorio regionale, nell’ambito delle attività di accessibilità e formazione. Ulteriore novità del 2026 il Festival UAD-Universal Art Design, che si terrà al Teatro Maddalene, legato all’omonimo progetto europeo all’interno del programma Creative Europe sui temi dell’inclusione e dell’universal design con artisti provenienti da Italia, Serbia e Polonia selezionati per aver presentato progetti capaci di raccontare le diversità e l’emarginazione attraverso il teatro. Nel corso della Stagione 25/26 proseguirà inoltre la realizzazione di un secondo progetto internazionale finanziato all’interno del Programma Europa Creativa, ovvero STORM - Shakespearean Theatre for Outlasting Resilience in Mental Health rivolto a 90 giovani di diverse nazionalità tra i 18 e i 25 anni che attraverso esperienze di workshop tra Italia, Romania e Germania lavoreranno sui temi del benessere psicologico e della salute mentale attraverso le opere e i personaggi di Shakespeare. Prosegue e si consolida il percorso di internazionalizzazione del TSV che continuerà a partecipare a progetti di cooperazione europea. Lo Stabile è già membro della più grande rete di teatri europei, la ETC – European Theatre Convention oltre ad essere ente accreditato Erasmus, anche grazie all’ATCG – Accademia Teatrale Carlo Goldoni che consoliderà nei prossimi anni agli scambi internazionali con altre accademie europee grazie al progetto Still Connected Theatre Education via Digital Skill. Infine, sul piano produttivo oltre alla nuova collaborazione con l’Abbey Theatre - Teatro Nazionale d’Irlanda, che affianca quella con il Dramma Italiano - Teatro Nazionale Croato di Fiume - HNK Rijeka, si conferma il successo delle connessioni con teatri e compagnie europee, prima fra tutte la Compagnia Finzi Pasca con Titizé – A Venetian Dream che, dopo aver superato i 50 mila spettatori tra Italia e Europa nel corso della stagione 24/25, si prepara ora a tornare per la seconda estate al Teatro Goldoni di Venezia, dove starà in scena dal 9 luglio al 21 settembre. Da dicembre 2024 il CdA del Teatro Stabile del Veneto ha approvato un programma biennale con l’obbiettivo di implementare politiche di sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Un tema, quello della sostenibilità, fortemente sentito e che riguarda tutte le aree interne del TSV con lo scopo di rafforzare l’intera filiera teatrale, che coinvolge già più 300 fornitori di beni e servizi. Dai primi risultati raccolti tramite un questionario, emerge un’ottima relazione con le imprese fornitrici che hanno valutato con un punteggio di 4,8 su 5 il loro rapporto con lo Stabile in ambito di rispetto reciproco, comunicazione e disponibilità a soluzioni innovative ancorché la maggior parte delle aziende necessiti di un supporto sul tema ESG. Anche da parte del pubblico arriva una forte richiesta di proseguire con le azioni sostenibili: l’86% degli abbonati attribuisce la massima importanza alla scelta del TSV di impegnarsi in n percorso di miglioramento continuo delle proprie performance di sostenibilità. Il programma biennale sarà finanziato anche grazie alla sponsorizzazione triennale 2025-2027 di BCC Veneta e al contributo di Ascopiave. La campagna abbonamenti Alla conclusione delle presentazioni al pubblico nelle tre città (in programma per lunedì 23 giugno al Teatro Goldoni, martedì 24 al Teatro Del Monaco e mercoledì 25 al Teatro Verdi), gli abbonati della stagione appena conclusa di tutti e tre i teatri potranno confermare il proprio posto per gli spettacoli della nuova stagione 25/26. A partire da mercoledì 25 giugno si apre, infatti, il periodo di prelazione per il rinnovo degli abbonamenti, che potrà essere fatto non solo in biglietteria ma anche online. I nuovi abbonamenti sui posti liberi, invece, saranno acquistabili a partire dall’8 luglio a Treviso e a Padova, e dal 9 luglio a Venezia. L’acquisto dell’abbonamento non solo consente un risparmio di circa il 25% sui singoli biglietti, ma garantisce agli abbonati della stagione 25/26 una tariffa agevolata anche per gli spettacoli in programma a Padova, Venezia e Treviso. Nella stagione 2025/2026 il TSV, anche grazie ai risultati ottenuti nel precedente triennio, ha deciso di non aumentare i prezzi dei biglietti rispetto alla precedente stagione, e ha introdotto alcune novità: viene aggiunto a Padova un nuovo turno il martedì per sei spettacoli in stagione grazie anche alla forte richiesta del pubblico. Saranno 6 quindi i turni al Teatro Verdi che continua nel suo percorso di rinnovamento con il progetto, in corso di approvazione, della nuova galleria grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Riparte il progetto del TSV che permette agli Universitari del Veneto di venire a teatro con un biglietto al costo simbolico di 5 € e con un abbonamento di 30€ su 6 spettacoli. Si propone un abbonamento a sei spettacoli per i residenti nella Città Metropolitana di Venezia a tariffe convenzionate per il teatro Goldoni. La stagione 25/26 per il Teatro Stabile del Veneto si avvia pertanto con un programma fitto di appuntamenti e progetti la cui realizzazione è possibile solo grazie alla fiducia del pubblico e al contributo dei soci, la Regione Veneto, i Comuni di Padova, Venezia e Treviso, le Camere di Commercio di Padova, Venezia-Rovigo e Treviso-Belluno, la Provincia di Padova, Confindustria Veneto Est, Fondazione di Venezia e grazie al sostegno del Ministero della Cultura e dei molteplici partner pubblici e privati che continuano a credere nel rilancio della cultura e del teatro. Tra gli sponsor si citano BCC Veneta, Imoco Group, Carraro Group, Ascopiave, Giraldo, McArthurGlen Desinger Outlet Noventa di Piave che hanno deciso di supportare il TSV. L’immagine della nuova stagione La copertina della Stagione 25/26 ritrae una mela composta dalle spire di un serpente. L’immagine, realizzata dal designer catalano Javier Jaén, noto a livello internazionale è un chiaro riferimento all’immaginario biblico secondo il quale la mela e il serpente, l’atto di disobbedienza, la cacciata dal paradiso segnano la nascita della coscienza e la caduta dall'innocenza, ma sono anche l'inizio del dramma: il momento in cui la storia umana diventa un palcoscenico di conflitti, scelte e conseguenze. Per l’essere umano, imperfetto e guidato dal desiderio, la caduta non è la fine, ma l’inizio di un viaggio. Il Teatro, da sempre, offre storie aperte all'interpretazione, storie per potersi orientare. Con questa Stagione la Fondazione TSV – Teatro Nazionale invita il suo pubblico a varcare la soglia, a lasciarsi coinvolgere perché Ogni storia ha il suo inizio.
La Fondazione Teatro Stabile del Veneto intende procedere alla costituzione di un elenco di personale per l’assunzione a tempo determinato di 12 mesi nei prossimi due anni con qualifica di 4° livello, a cui affidare l’incarico di “Project manager junior o “Segreteria organizzativa” per progetti e attività in diversi ambiti dell’ente. Il contenuto professionale del profilo posto a selezione prevede sinteticamente a titolo esemplificativo e non esaustivo attività di supporto. Sulla base della professionalità necessaria all’interno dell’ente, i candidati idonei potranno garantire l’implementazione di diversi procedimenti e processi riconducibili a diversi profili professionali di seguito definiti: - Project manager junior in ambito fundraising: - Project manager junior in ambito Education e Public Engagement - Segreteria organizzativa nell’ambito della formazione artistica e produzione teatrale La sede di lavoro principale sarà a Padova, con possibilità di svolgere periodi lavorativi presso altre sedi del TSV di Treviso e Venezia. Candidature entro mercoledì 25 giugno 2025 ore 10.00 → Scarica il bando
Dal 28 giugno al 6 luglio torna GEA.25 - Treviso Contemporary Theater Festival, la quinta edizione della rassegna di teatro contemporaneo promossa dal Comitato Teatro Treviso in collaborazione con il Comune di Treviso e il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, con il patrocinio di Regione Veneto, Provincia di Treviso, Confindustria Veneto Est e Lions International Treviso Host. Un progetto culturale che apre la stagione estiva trasformando Treviso in un laboratorio teatrale e un palcoscenico diffuso, vibrante di relazioni, visioni e nuove narrazioni. Riflettori accesi su spettacoli, workshop aperti alla cittadinanza ma anche dialoghi e degustazioni, ospiti del Teatro Mario Del Monaco e dei luoghi iconici del centro storico, che si concluderanno con una tre giorni dedicata interamente alla drammaturgia contemporanea e all'ambito Premio “Giuseppe Bepo Maffioli”. WOR(L)DS è il titolo e il tema scelto per questa quinta edizione di GEA.25 - Treviso Contemporary Theater Festival, un calembour che intreccia “mondi” e “parole” per riflettere su come il linguaggio e la narrazione modellino la realtà. In un tempo in cui proprio le parole generano, feriscono, confondono o liberano, GEA.25 invita a interrogarsi sui mondi che abitiamo e quelli che desideriamo costruire. Il festival, come sempre, sarà un invito a esplorare questi spazi con il corpo, la voce e la scena, raccogliendo storie capaci di raccontare l’umano nelle sue infinite declinazioni. Ad aprire GEA.25, sabato 28 giugno, sarà la cerimonia inaugurale al Teatro Mario Del Monaco, seguita da “Cobalto”, lo spettacolo scritto da Matteo Porru e prodotto da Comitato Teatro Treviso e Teatro Stabile del Veneto, con Alex Cendron e Laura Serena. Una “tragedia dei colori”, ambientata in un paese di montagna sospeso fra sogno e realtà, che racconta il legame oscuro e profondo tra due fratelli, Bianca e Bruno, dopo un misterioso evento atmosferico. Subito dopo, il festival si sposterà negli spazi di 11Treviso per “UMANƏ”, il concerto-spettacolo di e con Navëe, che tra canzoni, parole e loop station darà il via al primo partyAMO dell’edizione. Il programma proseguirà domenica 29 giugno con una replica di “Cobalto” e il primo appuntamento di “ciacoliAMO”, il format di incontri informali con le compagnie ospiti, che quest’anno si sposta al Ridotto del Teatro Mario Del Monaco a seguito degli spettacoli, arricchito dalla partecipazione attiva dei partecipanti al laboratorio di visione teatrale “commentiAMO”. Martedì 1 luglio sarà la volta di “ART”, una commedia brillante e spietata sull’amicizia, firmata da Yasmina Reza e portata a Treviso dalla compagnia Generazione Disagio, che sarà anche protagonista del confronto “ciacoliAMO” post-spettacolo. Nell’opera tre amici discutono animatamente sull’acquisto di un quadro completamente bianco ma il dibattito sull’arte contemporanea si trasforma presto in un confronto acceso che mette a nudo fragilità, incomprensioni e tensioni latenti nel loro legame. Il giorno successivo, mercoledì 2 luglio, la città sarà attraversata dalla performance itinerante “esploriAMO”, restituzione scenica del laboratorio dedicato alla memoria collettiva e alle sue risonanze nel presente, mentre al ridotto del Del Monaco si terrà una tavola rotonda speciale sul tema dell’intelligenza artificiale e del teatro in collaborazione con Comitato Teatro Treviso e Lions International Treviso Host; a moderare l’incontro l’ing. Renzo Taffarello, ospiti il ricercatore e docente di economia dell'innovazione presso Cà Foscari Roshan Borsato, il docente Giovanni Zalloni e il regista e performer Ruggero Franceschini. Giovedì 3 luglio sarà il momento di “Una riga nera al piano di sopra”, spettacolo di e con Matilde Vigna prodotto da Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, che andrà in scena al Teatro Del Monaco e sarà seguito, come di consueto, dall’incontro con l’artista. Sul palco un monologo intenso che intreccia due alluvioni, una reale e una simbolica: il disastro del Polesine del 1951 si sovrappone alla storia di una donna contemporanea alle prese con un trasloco. Tra piogge, perdite e ricordi, si fondono due forme di sradicamento – quello imposto dalla natura e quello dettato dalla vita – in un racconto delicato e profondo sul possesso, la memoria e ciò che davvero resta. Dal 4 al 6 luglio, il festival accenderà i riflettori sul PGBM.25, il Premio Giuseppe Bepo Maffioli, diretto da Alex Cendron, con tre giornate interamente dedicate alla nuova drammaturgia e a una figura che ha profondamente segnato la cultura teatrale, cinematografica e gastronomica italiana. Il programma si inserisce nel progetto “Maffioli 100”, un’iniziativa nata per onorare quello che è stato uno dei più più significativi artisti italiani del Novecento nei cento anni dalla sua nascita. Giunto alla 4a edizione, il Premio conferma anche quest’anno numeri di grande interesse, con ben 60 opere pervenute e una giuria tecnica che si è ulteriormente ampliata arrivando a 35 componenti. Il cartellone dedicato al Premio Maffioli si aprirà venerdì 4 luglio con le prime mise en lecture dei testi nati dal laboratorio di scrittura “drammatizziAMO” accompagnati da illustrazioni originali realizzate dai visualizer del Treviso Comic Book Festival; a seguire, in scena “Cari Piccioni” di Livia Bonetti (menzione speciale del PGBM 2023), prodotto da ZIA, a cui seguirà il format “ciacoliAMO”. In una stanza d’albergo, Alice affronta il blocco creativo di fronte a un foglio bianco. Figure maschili e piccioni reali o immaginati invadono il suo spazio mentale, disturbando e insieme alimentando il flusso creativo e creando una riflessione ironica e delicata sul processo artistico e sulle ferite che lo nutrono. Sabato 5 luglio sarà il momento delle inedite “Degustazioni con Bepo” di Davide Strava, degli incontri conviviali con performance dal vivo ispirati alla figura di Giuseppe Maffioli e realizzati in collaborazione con “Biblio Art, Food & Drink” e “Nusica”. Subito dopo avrà luogo la presentazione del testo vincitore della sezione under 35, novità di questa edizione del Premio, “Cnosso” di Eleonora Fedeli, per la regia di Angelo Callegarin in collaborazione con le ragazze e i ragazzi della compagnia indipendente del Liceo Canova e, in serata, lo spettacolo originale “Mangiare il mondo” sulla vita di Maffioli, di e con Luca Scarlini. A chiudere la giornata, il partyAMO con Ama Supreme, un one queen show ospite di 11Treviso. Il gran finale, domenica 6 luglio, preceduto dalla seconda restituzione del laboratorio “drammatizziAMO”, culminerà con la cerimonia ufficiale di premiazione del testo vincitore del Premio Giuseppe Bepo Maffioli 2025, assegnato a “Gli ultimi granelli di sabbia” di Federico Malvaldi, e la mise en lecture dell’opera diretta da Filippo Dini. Nel corso della serata verrà conferita anche la menzione speciale della Giuria Popolare a “Il soffio del suggeritore” di Francesco Scotto. GEA.25 conferma infine la propria vocazione accessibile e inclusiva, con carnet pensati per pubblici diversi: “abboniAMO” (cinque spettacoli a 30 euro), “GEA.under.35” (sette appuntamenti a 34 euro) e “PGBM”, un pacchetto speciale legato agli eventi del Premio Maffioli (15 euro). Tutti i carnet saranno acquistabili presso la biglietteria del Teatro Mario Del Monaco. “GEA è un festival che negli anni ha saputo crescere e integrarsi perfettamente con il nostro contesto culturale, coinvolgendo giovani attori ma anche avvicinando tantissimi giovani al mondo del teatro contemporaneo, attraverso una serie di iniziative che vanno oltre il lato squisitamente artistico per toccare e trattare anche temi e riflessioni sul presente – spiega l’assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Treviso Maria Teresa De Gregorio –. “Ringraziamo il Comitato Teatro Treviso per avere anche quest’anno messo a punto un cartellone vario e coinvolgente, in grado di dare slancio anche alla quinta edizione di un festival che la nostra Città e il nostro Teatro si preparano ad accogliere con il consueto entusiasmo. “Siamo felici di ospitare nuovamente nelle sale e sul palcoscenico del Teatro Mario Del Monaco il Festival Gioiosaetamorosa – ha dichiarato Claudia Marcolin, direttore generale della Fondazione TSV - Teatro Nazionale –. Grazie alla preziosa dialettica instaurata con il Comune di Treviso il nostro investimento sul territorio cresce ogni anno ed è in questo contesto che si inserisce anche la collaborazione con il Comitato Teatro Treviso per la realizzazione di GEA, giunto ormai alla sua 5^ edizione e di cui apprezziamo il continuo rinnovamento. Con GEA il TSV ottiene due importanti risultati, da una parte l’apertura al pubblico del Teatro Del Monaco anche durante il periodo estivo e dall’altra un sostegno concreto alla drammaturgia contemporanea, progetto che anche durante la prossima stagione assumerà un ruolo centrale nella programmazione trevigiana. Non è un caso, infatti, che lo spettacolo scelto per l’apertura del Festival sia Cobalto, una produzione TSV firmata da Matteo Porru, un giovane autore già vincitore del Premio Campiello Giovani”. “Anzitutto ci teniamo a ringraziare il Comune di Treviso, il Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale, i nostri partner principali, gli sponsor e i donatori che ci sostengono con costanza e fiducia. Siamo molto orgogliosi di continuare a portare in scena spettacoli di grande valore, e di vedere crescere, anno dopo anno, una manifestazione che si conferma punto di connessione con la comunità, protagonista e partecipe nei processi creativi che la attraversano. Questa edizione segna pure un passaggio importante per il Premio Giuseppe Bepo Maffioli e si inserisce nel contenitore di Maffioli 100: un’occasione che ci ha dato l’opportunità di ampliare il progetto, valorizzando sempre di più la drammaturgia contemporanea e la figura di uno straordinario artista. Siamo giunti, infatti, alla quarta edizione del Premio, con tante novità: un cartellone di eventi di tre giornate, un legame ancora più forte con il pubblico e l’introduzione di una categoria under 35 che ci proietta verso i giovani e verso il futuro. Non possiamo che lanciare l’invito a seguire i tanti appuntamenti della rassegna e a lasciarsi stupire, ancora una volta, dalle proposte di GEA.” Le parole di Alex Cendron di Comitato Teatro Treviso. GEA.25 è un progetto del Comitato Teatro Treviso, in collaborazione con il Comune di Treviso e il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, con il patrocinio di Regione Veneto, Provincia di Treviso, Confindustria Veneto Est e Lions International Treviso Host e con la partecipazione di partner istituzionali, tecnici, culturali e sponsor locali. Tutte le informazioni aggiornate sono disponibili sul sito www.gioiosaetamorosa.it e sui canali social ufficiali del festival (@gioiosaetamorosafestival).
La Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale aderisce alla XIV edizione dell’Art Night, ideata e coordinata dall’Università Ca’ Foscari in collaborazione con il Comune di Venezia e la Regione del Veneto. Tra le sedi della cultura veneziana che apriranno le porte per le visite gratuite sabato 21 giugno, anche il Teatro Goldoni: la storica sede dello Stabile del Veneto potrà essere visitata con una guida esperta in tre turni serali. Il primo turno di visite sarà dalle 20.00 alle 21.00, il secondo dalle 21.30 alle 22.30 e l’ultimo dalle 23.00 alle 24.00. Per partecipare alle visite guidate non occorre prenotarsi, ma l’ingresso a teatro è contingentato. Costruito dalla famiglia Vendramin nel 1622, il Teatro Goldoni è il più antico teatro a Venezia e in Italia ancora oggi esistente, con 400 anni di attività continuativa celebrati nel 2022. In virtù dell'atteggiamento culturale e sociale dell’intera città di Venezia oltreché dei suoi maggiorenti, sul palco dell’allora Teatro San Luca, Carlo Goldoni poté intraprendere quella riforma del Teatro che lo portò a creare opere e personaggi immortali, che da sempre risuonano nei palcoscenici di tutto il mondo e in moltissime lingue. Durante le visite guidate di Art Night si potrà ripercorrere la storia del teatro e scoprire molti aneddoti come il terribile incendio che lo distrusse nel 1653; la ricostruzione e il punto di svolta con l’ingaggio di Carlo Goldoni nella stagione 1752-1753; le vicende del XIX secolo con la finale intitolazione al drammaturgo veneziano; i tristi anni della Seconda guerra mondiale e una particolare vicenda che lo collega alla Resistenza al nazifascismo; il restauro nel XX secolo e gli oltre 30 anni di gestione dello Stabile del Veneto. Inoltre, i partecipanti avranno l'opportunità di esplorare gli spazi più rappresentativi del teatro, l'architettura e il funzionamento dietro le quinte. La partecipazione ad Art Night rientra nell’impegno del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale nel promuovere la cultura all’interno della cittadinanza. In particolar modo l’iniziativa organizzata dall’Università Cà Foscari permette di far conoscere il Goldoni a molti universitari, a cui lo Stabile riserva un’iniziativa apposita: Uat – Universitari a Teatro, che permette agli studenti universitari del Veneto di vedere gli spettacoli della stagione di prosa in scena nei teatri Goldoni di Venezia, Verdi di Padova e Del Monaco di Treviso a una cifra simbolica di 5 euro.
Il presidente della Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, Giampiero Beltotto, è stato insignito del Premio Franco Enriquez, giunto quest’anno alla sua XXI edizione. A motivare il riconoscimento è la trasformazione, sotto la presidenza di Beltotto, del Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale da una realtà regionale e nazionale in una istituzione di livello europeo. Un successo confermato dalla crescita, nel corso delle ultime stagioni, di pubblico e biglietti ottenuta grazie a una proposta artistica e culturale di qualità unita a politiche di sostenibilità, inclusione sociale e accessibilità. Da parte della giuria una nota di merito va, inoltre, all’accresciuta leadership territoriale del TSV in virtù di collaborazioni strette con prestigiose realtà teatrali del Nord-Est oltre che con i Comuni di Verona e Vicenza e alle amministrazioni di Padova, Venezia e Treviso, già membri fondatori dello Stabile del Veneto. Un plauso anche per l’impegno nella formazione dei giovani artisti con il progetto TeSeO – Teatro Scuola e Occupazione. “Sono grato per l’assegnazione di un Premio teatrale così prestigioso che riconosce il lavoro di questi anni svolto da tutta la Comunità del teatro veneto – dichiara Giampiero Beltotto, presidente della Fondazione TSV – Teatro Nazionale –. Abbiamo cercato di essere degni di una tradizione secolare che da Carlo Goldoni in poi aveva reso le nostre Città un faro dell’Europa culturale. In parte ci siamo riusciti, ma la strada è ancora lunga e i campanilismi radicati. Il futuro è alle nostre spalle e ci spinge a cercare un nuovo pubblico, nuovi linguaggi e una rinnovata spinta verso quel teatro europeo che è nel DNA di questa Fondazione. La strada giusta è una sola e noi ci siamo.” Il Centro Studi Franco Enriquez, da alcuni anni dedica la sua attenzione ai personaggi e agli avvenimenti che in ogni stagione si mettono in rilievo, unendo alle qualità artistiche l’impegno civile, specifica connotazione del regista al cui nome sono intitolati i premi e di cui quest'anno ricorre il quarantacinquesimo dalla scomparsa. La motivazione del premio: La Giuria del Premio Franco Enriquez ha riconosciuto a Giampiero Beltotto, come presidente del Teatro Stabile Del Veneto, la capacità di avere trasformato una realtà regionale e nazionale in una realtà sempre più europea, con risultati stupefacenti, sia a livello artistico che imprenditoriale, i cui effetti eccellenti sono evidenti nelle ultime stagioni, grazie a una crescita esponenziale del pubblico e degli incassi, consentendo anche una più agevole fruizione degli spettacoli a cittadini colpiti da disabilità e provenienti da contesti sociali più difficili. Oltre che programmare i teatri di Venezia, Padova, Treviso, Giampiero Beltotto ha siglato accordi con i Comuni di Vicenza e Verona, con produzioni ad hoc, per il Ciclo dei Classici, al Teatro Olimpico e per L’Estate Teatrale Veronese, al Teatro Romano, luoghi frequentati da Enriquez durante la sua attività di regista. È, inoltre, riuscito a proiettare il palcoscenico del Goldoni verso un percorso internazionale, co-producendo con importati teatri europei, anche in vista delle Cerimonie Olimpiche di Milano Cortina 2026. Ha sempre auspicato, per i Teatri del Nord –Est, iniziative di carattere unitario, per puntare il più possibile, alla internazionalità. Sta, inoltre, immaginando un percorso di realtà virtuale, grazie all’apporto di nuove tecnologie. Il suo programma è, soprattutto, quello di continuare a sostenere i giovani artisti emergenti. Un simile impegno è visibile nel progetto TeSeO – Teatro Scuola e Occupazione, con la formazione di giovani attori e tecnici a Venezia e a Padova.
Il Corso di Formazione per Formatori Teatrali si propone di colmare un vuoto formativo relativo alla propedeutica teatrale nella scuola superiore, rinforzando il circolo virtuoso avviato dal Modello TeSeO. Pur mantenendo attenzione alle vocazioni personali degli studenti verso le professioni dello spettacolo dal vivo, il teatro diventa strumento per raggiungere obiettivi legati alla crescita personale, tra cui lo sviluppo di soft skills, lo stimolo di intelligenze diverse (creativa, sociale, emotiva), competenze comunicative verbali e extra-verbali, la consapevolezza del linguaggio corporeo. Accanto a questi obiettivi formativi vi è poi il raggiungimento di competenze teatrali più strettamente intese. I curriculum di studi di scuole e accademie teatrali non forniscono agli studenti e allievi attori conoscenze per affrontare la gestione di un gruppo, e la progettazione di percorsi adeguati a soggetti non professionisti e in età evolutiva. Il corso di propone di sopperire a questa mancanza, ponendosi l’obiettivo di fornire a questi professionisti teatrali degli strumenti e delle conoscenze per rendere il proprio lavoro di educatori teatrali più efficace, consapevole, e rispettoso dei bisogni dei diversi utenti che avranno di fronte. Candidature entro lunedì 23 giugno 2025 ore 12.00 → Scarica il bando
Dall’esperienza migratoria alla disabilità, fino all’identità di genere e all’emarginazione sociale. Sono questi i contesti da cui provengono i giovani artisti emergenti selezionati per il progetto internazionale Creative Europe UAD - Universal Art Design, un bando rivolto a under 35 per la realizzazione di nuovi progetti di produzione capaci di raccontare le diversità attraverso il teatro. Alla chiusura del bando i progetti candidati sono stati 28, tutti vagliati dalla commissione internazionale appositamente riunita, che ha scelto i tre che meglio hanno saputo declinare l’intento di raccontare la diversità e l’emarginazione attraverso la drammaturgia teatrale. Ciascuna delle tre formazioni artistiche selezionate è composta 4 persone, per un totale di 12 artisti e artiste, che avranno la possibilità di svolgere un periodo di workshop di 9 giorni in Polonia, a Toruń dal 1° al 12 giugno 2025, 3 giorni in Serbia, a Novi Sad dal 8 al 10 luglio, e infine 21 giorni di residenza artistica a Padova tra l’8 settembre e il 2 novembre 2025. Alla fine, una giuria internazionale nominerà due dei tre progetti selezionati in Italia, che assieme alle proposte scelte negli altri paesi potranno portare il proprio progetto sul palco del Teatro Maddalene nel febbraio del 2026 in occasione della rassegna dedicata all’Universal Art Design. I tre progetti scelti sono stati selezionati per la loro potenzialità del dar voce alla proposta del bando: il primo è To Be Young, Gifted and Black, proposto da Laura Amponsah, Gaja Aurora Ebere Ikeagwuana, Matar Diouf e Val Wandja, tutti artisti con background migratorio. Un progetto che coniuga ricerca poetica, urgenza politica e sperimentazione scenica, dando voce a soggettività spesso escluse dalla narrazione culturale. A distinguere la proposta è la cura verso l’accessibilità sensoriale e linguistica, l’ibridazione di linguaggi performativi e l’intento di coinvolgere pubblici non convenzionali. Durante la residenza si cercherà di approfondire e affinare il lavoro testuale, teorico ed estetico, facendo emergere la carica intersezionale e decoloniale del testo. La formazione artistica composta da Giacomo AG, Yele Canali Ferrari, Federica Lorenzoni e Luce Sant’Ambrogio è stata selezionata per il progetto Un altro nome – Chiamarci Giulietta e Romeo. Una proposta artistica che ridefinisce i codici della rappresentazione teatrale attraverso una prospettiva incarnata transgender. La proposta si distingue per l’approccio originale alla riscrittura di Romeo e Giulietta, trasformando il testo in un atto di affermazione identitaria e di disobbedienza poetica. Un contributo significativo al percorso di apertura, inclusione e innovazione del linguaggio teatrale. Ultimo progetto selezionato è Per favore, non Riccardo III, presentato da Alessandra Curia, Giammarco Pignatiello, Benedetta Pigoni, Cristian Viscione. La proposta interroga le dinamiche di rappresentazione, visibilità e accessibilità nel contesto teatrale contemporaneo. Al centro della scena c’è un performer con disabilità, la cui presenza ridefinisce l’architettura dello spazio teatrale e la relazione con il pubblico. Il progetto si distingue anche per l’impianto drammaturgico, che intreccia teatro di figura, stand-up comedy e linguaggi visivi e sonori, e per la forza poetico-politica con cui afferma il diritto alla scena come spazio di autodeterminazione. Il progetto Creative Europe UAD vuole sviluppare un modello che applichi la filosofia dell’universal design – che ha origine nell’architettura e prevede la progettazione di prodotti e ambienti accessibili a tutti - al settore delle arti performative. Questo per aprire a nuove possibilità creative e incentivare uno spazio artistico più inclusivo. Il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale partecipa al progetto Creative Europe UAD in collaborazione con WOAK Regional Cultural Animation Center in Torun (Polonia) e Kulturanova (Serbia). A comporre la commissione internazionale, che ha valutato e selezionato i 28 progetti candidati, Carlo Mangolini, responsabile dell’Area sviluppo artistico e formazione del TSV-Teatro Nazionale; Chiara Coltri, rappresentante dell’Area Education e Public Engagement del TSV – Teatro Nazionale; Katarzyna Pągowska, project manager di UAD e Vice direttrice responsabile dei contenuti di WOAK; Katarzyna Peplinska-Pietrzak, Jelena Božić, communication manager di Kulturanova; Milan Vračar, presidente di Kulturanova.
Il Teatro Argentina ha ospitato ieri la seduta pubblica della giuria di esperti che ha decretato le candidature finaliste per l’edizione 2025 del Premio Le Maschere del Teatro Italiano, il riconoscimento teatrale ideato nel 2002 dal regista Luca De Fusco e dal giornalista Maurizio Giammusso, per il secondo anno promosso e organizzato dalla Fondazione Teatro di Roma con il Patrocinio dell’Agis (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo). Sotto la guida del presidente Gianni Letta, una qualificata giuria di professionisti ha selezionato le terne finaliste nelle 13 categorie del Premio, svelando un panorama di eccellenza che testimonia la vivacità e la qualità della scena teatrale italiana nella stagione che si avvia a conclusione. Il Premio Le Maschere del Teatro Italiano si conferma un appuntamento importante per celebrare la ricchezza e la diversità delle espressioni performative e della creatività artistica, un riconoscimento che nasce dal dialogo tra artisti, critici e professionisti del settore. Le terne finaliste saranno ora sottoposte al giudizio di una vasta assemblea di oltre 1000 professionisti del teatro, che attraverso un sistema di votazione elettronica anonimo decreteranno i vincitori. La cerimonia di premiazione si terrà venerdì 12 settembre ore 20 sul palco del Teatro Argentina con trasmissione in diretta/differita su Rai Uno. Di seguito le terne finaliste selezionate per l’edizione 2025 del Premio Le Maschere del Teatro Italiano. Tra i candidati anche I parenti terribili, la co-produzione della Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale con il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, la Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini e il Teatro Stabile di Bolzano, che è anche la prima regia che Dini firma per il TSV, di cui è il nuovo direttore artistico. Miglior spettacolo di prosa A place of safety, ideazione Kepler-452 regia e drammaturgia Enrico Baraldi e Nicola Borghesi Re Lear, regia di Gabriele Lavia Capitolo Due, regia di Massimiliano Civica Miglior regia Roberto Andò per Sarabanda Gabriele Lavia per Re Lear Carlo Sciaccaluga per Equus Miglior attore protagonista Valerio Binasco per Cose che so essere vere Lino Guanciale per Ho paura torero Alessandro Averone per Crisi di nervi Migliore attrice protagonista Giuliana De Sio per Cose che so essere vere Federica Di Martino per Lungo viaggio verso la notte Milvia Marigliano per I parenti terribili Miglior attore non protagonista Francesco Biscione per Guerra e pace Luca Lazzareschi per Re Lear Elia Shilton per Sarabanda Migliore attrice non protagonista Viola Graziosi per Il caso Kaufmann Sara Putignano per Ho paura torero Silvia Siravo per Re Lear Miglior attore/attrice emergente Giovanni Drago per Cose che so essere vere Mersila Sokoli per Guerra e pace Caterina Tieghi per Sarabanda Miglior interprete di monologo Davide Enia per Autoritratto Fabrizio Gifuni per I fantasmi della nostra storia Valentina Picello per Anna Cappelli Miglior scenografo Alessandro Camera per Re Lear Gianni Carluccio per Sarabanda Gregorio Zurla per Il Golem Miglior costumista Gianluca Sbicca per Ho paura torero Andrea Viotti per Re Lear Katarina Vukcevic per I parenti terribili Migliori musiche Massimo Cordovani per I parenti terribili Alessandro Ferroni per Uccellini Pasquale Scialò per Sarabanda Migliore autore di novità italiana Kepler-452 per A place of safety Dino Lopardo per Affogo Davide Sacco per Il medico dei maiali Migliori luci Gianni Carluccio per Sarabanda Gigi Saccomandi per Guerra e pace Gianni Staropoli per Il Golem
In ottemperanza ai cinque giorni di lutto nazionale per la morte di papa Francesco, Oltre la Scena, cartellone di eventi dedicati alla stagione di opera e concerti del Teatro Comunale Mario Del Monaco ha deciso di sospendere- di comune accordo con la Direzione Artistica e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Treviso - la serata evento dedicata ai cinquant'anni dalla scomparsa di Toti Dal Monte. L’evento verrà ricalendarizzato in data da destinarsi.
La Fondazione Teatro Stabile del Veneto è alla ricerca di un/a Macchinista Teatrale con competenze complete nell'ambito tecnico-scenico. La figura dovrà occuparsi del montaggio e smontaggio di scenografie ed elementi scenici sia nel palcoscenico che in altri spazi, anche esterni, utilizzati dalla Fondazione. Il candidato sarà responsabile delle lavorazioni in graticcio, gestendo la rocchettiera, realizzando varie tipologie di tiri e utilizzando corde teatrali e apparecchiature specialistiche come motori con paranco a catena. Dovrà inoltre padroneggiare i sistemi anticaduta e di recupero degli infortunati. Durante spettacoli e prove, si occuperà della movimentazione delle scene e della preparazione delle strutture portanti come americane in alluminio, stangoni e staffe. Il ruolo comprende anche la manutenzione degli elementi di scena, piccoli interventi all'interno del teatro e lavori di falegnameria necessari per migliorare la funzionalità del materiale scenico o costruire nuovi elementi. La posizione prevede il supporto agli allestimenti scenici e alle attività dell'Accademia Teatrale, oltre alle operazioni di carico, scarico e stoccaggio dei materiali in magazzino. Infine, il candidato dovrà occuparsi della pulizia e del riordino degli spazi di lavoro, nonché di piccoli interventi di manutenzione ordinaria e ripristino delle strutture teatrali sotto la supervisione del referente TSV. Candidature entro il 30 maggio 2025 → Scarica il bando
Caro pubblico, vi comunichiamo che i giorni 25, 26 aprile e 1 maggio la biglietteria del Teatro Del Monaco di Treviso e del Teatro Verdi di Padova rimarranno chiuse. Segnaliamo anche che la biglietteria del Teatro Verdi di Padova il giorno sabato 19 aprile sarà aperta solo la mattina dalle 10.30 alle 13.00. La biglietteria del Teatro Goldoni di Venezia rimarrà chiusa il 26 aprile e il 1 maggio, mentre il 25 aprile sarà aperta dalle ore 16.00 fino all'inizio dello spettacolo The Phoenix.
Torna anche quest'anno il Corso di specializzazione in Recitazione Cinematografica, percorso di studio ideato da Nicoletta Maragno, che ha lo scopo di fornire strategie tecnico-espressive per potersi avvicinare al mondo del cinema e dell’audiovisivo in generale e di far conoscere e sperimentare ad attori di formazione teatrale le regole della recitazione cinematografica, rendendoli consapevoli delle differenze che esistono fra questa e la recitazione teatrale, e in grado di padroneggiare il rapporto con la macchina da presa. Un percorso in cui i partecipanti saranno guidati ad apprendere strumenti utili per affrontare varie situazioni davanti a una macchina da presa (un provino video, uno spot o la recitazione di scene in un film); è previsto un totale di 200 ore di lezione con la realizzazione di un mediometraggio finale. Le attività, suddivise in 8 moduli, si svolgeranno tra il 26 Maggio e il 2 Luglio 2025 presso Camplus Venezia Santa Marta. Il corso sarà sviluppato su due livelli che si intrecciano fra di loro: un livello teorico e un livello pratico di sperimentazione dell’attore di fronte ad una macchina da presa. Si tratta di un percorso garantito dall’esperienza di insegnanti che da anni si cimentano sui set italiani nella direzione di attori o nell’applicazione di tecniche di immedesimazione mutuate dal metodo Stanislavskij e dalla scuola di Giorgio Strehler. Vuoi saperne di più? Scarica il bando e ricorda che il termine per l'invio delle candidature è il 14 maggio 2025.