Il CTT – Comitato Teatro Treviso è alla ricerca di tre spettacoli (A, B e C) per GEA.24 – (TRANS)UMANA, l’edizione 2024 del Treviso Contemporary Theater Festival. Gli spettacoli selezionati andranno in scena il 26, 28 e 30 giugno 2024 sul palco del Teatro Mario Del Monaco di Treviso. Il Festival è organizzato da CTT in collaborazione con il Comune di Treviso e con il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale. La direzione artistica del CTT, per tutti gli spettacoli ospiti, ha deciso di aprire questa call pubblica chiamiAMO. Il tema degli spettacoli cercati dovrà aderire ad una delle seguenti possibilità: -Il concept originario di GEA. (GIOIOSAETAMOROSA), dove per “gioia” e “amore” si intende tutto l’amore e la gioia, sotto qualsiasi forma e accezione, la gioia di vivere e il rapporto con la felicità, il sesso, il dionisiaco come l’ebbrezza che deriva dall’arte sensuale, dall’erotismo, dalla convivialità, lo spirito gaio ed entusiasta, nell’imprevisto, nella condivisione del piacere, nell’irrazionale e nell’impeto creativo; -Il tema specifico dell’edizione GEA.24 – (TRANS)UMANA. La vita è movimento, spostamento, ha bisogno di andare «al di là, attraverso» per essere e mantenersi tale, andare oltre uno spazio e un tempo dove le condizioni per sussistere potrebbero non essere garantite. Biotecnologie, intelligenze artificiali e sviluppo esponenziale della ricerca scientifica promettono di allungare la nostra esistenza, di trans-portarci «al di là» dell’invecchiamento, della malattia e della morte. Il transumanesimo promette di traghettarci verso un’epoca dell’oro, creando un nuovo essere transumano, più avanzato, che attraversa i confini del tempo e dello spazio, del corpo umano e della morte. Contemporaneamente in alcuni angoli remoti del pianeta, invece, si vive ancora grazie alla pratica millenaria di mantenere in vita gli ovini, conducendoli verso pascoli migliori, verso l’acqua. Milioni di persone si spostano per lasciare luoghi e tempi resi invivibili da guerre e surriscaldamento globale, altre vanno al di là del territorio di un corpo che sentono non appartenere loro, si spostano oltre i confini di genere per rinascere e vivere felici. Cosa ci aspetta oltre i confini? Questo movimento ci porta solo verso la vita, o «al di là, attraverso», oltre il concetto stesso di esseri umani? Cosa ci rende umani? La call è destinata, per la scelta degli spettacoli A e B, a singolə artistə o a compagnie professionali (sono esclusi i gruppi amatoriali e i saggi di laboratorio) che operano nel teatro contemporaneo, e più in generale nelle performing arts, appartenenti alla scena teatrale italiana, senza vincoli d’età. Per lo spettacolo C invece la call è rivolta a singolə artistə o a compagnie professionali emergenti e indipendenti (sono esclusi i gruppi amatoriali e i saggi di laboratorio) che operano nel teatro contemporaneo, e più in generale nelle performing arts, appartenenti alla scena teatrale veneta (la compagnia deve essere formata almeno al 50% da persone nate e/o residenti e/o domiciliate nella regione Veneto), senza vincoli d’età. Per maggiori informazioni visita il sito di GEA24
Nell’ambito del World Health Forum Veneto, la Fondazione del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale presenta Ars medicina. Letteratura, teatro e fede respiro dell’uomo. Una conferenza - spettacolo che vedrà l’intervento di Pier Luigi Pizzi, di padre Antonio Spadaro e di Giampiero Beltotto. Ad accompagnare le riflessioni saranno alcune letture tratte da testi di Sofocle, Molière, Thomas Mann e Aleksandr Isaevič Solženicyn, recitati da Silvia Luise e Cosimo Grilli, attori diplomati all’Accademia Teatrale Carlo Goldoni, mentre il tenore Cristian Ricci interpreterà le note di Astor Piazzolla, Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini. “Il TSV ha accolto più che volentieri l’invito ad approfondire il legame tra scienza, cultura e fede. Credo che Antonino Spadaro e Pier Luigi Pizzi siano gli interlocutori più giustificati a portare esperienze e visioni del mondo utili per tutti a vivere meglio, giorno dopo giorno, i momenti difficili di questa nostra civiltà che ci invita a dare respiro all’umanità” ha dichiarato Giampiero Beltotto, presidente della Fondazione del Teatro Stabile del Veneto. World Health Forum Veneto - I maggiori esperti della salute riuniti a Padova Dal 20 al 23 marzo Padova diventa la capitale della salute: è la città veneta, infatti, ad ospitare la prima edizione del World Health Forum, quattro giorni di eventi e dibattiti promossi dalla Regione del Veneto per esplorare l’evoluzione delle scienze mediche e delle tecnologie che possono migliorare la vita. Clicca qui per scoprire di più sugli eventi in programma e come partecipare.
Attori, acrobati, musicisti e interpreti multidisciplinari immersi in universi onirici e rarefatti. Da luglio a ottobre 2024, sul palcoscenico del Teatro Goldoni debutta in prima assoluta Titizé. A Venetian Dream, lo spettacolo ufficiale della Città di Venezia che oggi pomeriggio il Comune di Venezia con il sindaco Luigi Brugnaro e il Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale con il presidente Giampiero Beltotto hanno presentato assieme alla Compagnia Finzi Pasca nell’ambito della Bit - Borsa internazionale del turismo a Milano. “Abbiamo investito per ristrutturare il Teatro Goldoni oltre 1 milione e 700 mila euro, che sono tantissimi per un Comune. È stato un grande sforzo per dare alla città un teatro rinnovato, con impianti moderni e sicuri, che ora è gestito da una fondazione che è partecipata anche dalle altre città, Treviso e Padova, oltre alla Regione Veneto, in un’ottica metropolitana - ha dichiarato il Sindaco Luigi Brugnaro -. Questo, secondo me, è un modo per dimostrare che Venezia è aperta, consapevoli che la cultura collega la nostra storia e dobbiamo raccontarla a chi viene in città. Con cultura intendiamo un palinsesto ampio di attività, che vanno dai teatri alla musica sino alle manifestazioni di alto livello che prendono vita all’Arsenale, come il Salone Nautico il Salone dell’Alto Artigianato Italiano che hanno riscosso un grande successo di pubblico. “Siamo grati al Sindaco di Venezia e a tutta l’amministrazione comunale per la fiducia che continuano a riporre nel nostro teatro e per il sostegno che hanno dimostrato nell’appoggiare un progetto così ambizioso come questo spettacolo. Grazie anche alla Regione del Veneto che altrettanto ci crede e ci sta accompagnando nelle più grandi fiere turistiche d’Europa per presentarlo – ha commentato Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale –. Un progetto pensato per un teatro che lo scorso anno ha compiuto 400 anni e adesso è pronto per una nuova avventura. Uno spettacolo internazionale realizzato assieme alla Compagnia Finzi Pasca, una compagnia conosciuta in tutto il mondo capace di fare teatro attraverso un linguaggio universale. 4 mesi, una lunga tenitura insieme per un’idea ricca di entusiasmo, per un teatro fatto di divertimento. Uno spettacolo acrobatico che ricrea un tipo di teatro fondato sulla meraviglia e sullo stupore, Titizé. A Venetian Dream è una co-produzione della Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale e dalla Compagnia Finzi Pasca in partnership con la compagnia Gli Ipocriti Melina Balsamo. Pensato per il rilancio internazionale del Teatro Goldoni di Venezia, il più antico tra i teatri moderni tutt’ora in attività in Italia che lo scorso settembre ha subito un importante intervento di restyling finanziato dal Comune di Venezia in occasione dei suoi 400 anni, come luogo in cui la tradizione veneziana della commedia dell’arte e del teatro di prosa si trasformano in uno spettacolo dedicato a un pubblico intergenerazionale grazie anche all’utilizzo del linguaggio universale della clownerie, della danza, della musica e del teatro acrobatico. Lo spettacolo è scritto e diretto da Daniele Finzi Pasca, tra i membri fondatori dell’omonima compagnia di base a Lugano in Svizzera, che nei suoi 40 anni di attività internazionale ha realizzato oltre 40 spettacoli, fra cui 3 cerimonie olimpiche, 2 spettacoli per il Cirque du Soleil e 8 opere liriche, che hanno calcato i palcoscenici di circa 600 teatri e festival in 46 paesi di tutto il mondo, per oltre 15 milioni di spettatori. La realizzazione delle scenografie è affidata a Hugo Gargiulo, mentre Maria Bonzanigo è la compositrice delle musiche originali per lo spettacolo, Giovanna Buzzi la costumista e Roberto Vitalini cura i contenuti video. Lo spettacolo è stato presentato agli operatori turistici di tutto il mondo nell’ambito delle principali fiere turistiche europee, dalla TTG di Rimini alla WTM di Londra e sarà poi promosso anche nell’ambito della ITB di Berlino il prossimo marzo, oltre che in questi giorni alla Bit di Milano. Concluse le repliche al Teatro Goldoni di Venezia, dove resterà in scena dal 18 luglio al 13 ottobre 2024 tutte le settimane dal giovedì alla domenica, Titizé. A Venetian Dream continuerà la sua tournée in Italia e in Europa, per tornare poi sul palcoscenico veneziano per l’estate 2025. Scopri di più su Titizé. A Venetian Dream!
Capitali culturali è il titolo della nuova edizione delle “Lezioni di Storia” al Teatro Verdi di Padova dal 18 febbraio al 24 marzo 2024. Quattro appuntamenti dedicati a quattro città che nei secoli si sono fatte portatrici di istanze culturali contenenti elementi di novità che si sarebbero rivelati fondamentali per l’avvenire. Il ciclo è ideato e progettato dagli Editori Laterza, promosso dal Comune di Padova e realizzato con il supporto del Teatro Stabile Veneto. Il 18 febbraio Alessandro Marzo Magno aprirà il ciclo con Venezia, Padova, l’alba dei libri, lo storico condurrà il pubblico nel cuore di Venezia, dove nel Rinascimento inizia una rivoluzione che cambia la lettura, nasce il primo editore della storia e si inaugura l’industria editoriale moderna. Il 3 marzo Valerio Magrelli racconterà Parigi e la cultura maledetta attraverso un viaggio sorprendente negli ambienti culturali della capitale francese nella seconda metà dell’Ottocento, in cui emerge un nuovo modello di intellettuale. Durante la lezione del 17 marzo San Pietroburgo e le avanguardie Paolo Nori si addentrerà nella San Pietroburgo della Rivoluzione d’Ottobre: una fucina di novità, un fermento irripetibile che, nella commistione tra la nuova ideologia socialista e le avanguardie artistiche, irradierà presto l’Europa e il mondo. Sarà Valentine Lomellini a chiudere il ciclo il 24 marzo con Berlino. Storie dalla Guerra fredda, il ritratto di una città che nel Dopoguerra diventa la drammatica incarnazione della divisione del mondo in due blocchi contrapposti, di un dramma umano, politico e culturale che va ben oltre quanto restituitoci dalla letteratura e dalla filmografia. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti con prenotazione obbligatoria dal nostro sito secondo il seguente calendario: 1° lezione Venezia, Padova, l’alba dei libri > prenotazioni dalle ore 10.00 dell'8 febbraio 2° lezione Parigi e la cultura maledetta > prenotazioni dal 22 febbraio 3° lezione San Pietroburgo e le avanguardie Paolo Nori > prenotazioni dalle ore 10.00 del 7 marzo 4° lezione Berlino. Storie dalla Guerra fredda > prenotazioni dalle ore 10.00 del 14 marzo Tutte le lezioni iniziano alle ore 11.00 Ogni utente potrà prenotare al massimo due posti
Domenica 10 dicembre 2023 alle ore 11.00 nell'ambito degli Aperitivi OFF che si tengono presso il foyer del Teatro Del Monaco di Treviso Elena Filini incontra Giuliano Fracassso per raccontare il mestiere del maestro di coro e 40 anni di storia corale Teatro comunale di Treviso. Giuliano Fracasso è diplomato in pianoforte al Conservatorio Pollini di Padova e in organo e composizione organistica al Conservatorio Dall’Abaco di Verona. Si è perfezionato in direzione d’orchestra con i maestri Ferrara e Delman. È stato maestro del coro del Teatro La Fenice di Venezia e del Teatro Comunale di Treviso, collaborando con grandi direttori quali Maag, Severini, Gelmetti, Inbal, ecc. In cinquant’anni di attività ha percorso un cammino musicale intenso che lo ha portato ad esperienze varie ed interessanti, inseguendo continuamente e con notevole successo il suo desiderio di ricerca e sperimentazione. Già direttore del Coro della Fondazione Santa Cecilia, attualmente dell’Associazione Coro Santa Cecilia-Musicultura Portogruaro, del Coro e Orchestra di Vicenza, del Venis Corus di Oderzo, spesso coinvolti in comuni progetti musicali. È stato docente al Conservatorio Pedrollo di Vicenza.
Hanno già avuto modo di cimentarsi da professionisti su diversi palcoscenici diretti da registi di livello nazionale e internazionale, ma per 21 giovani attrici e attori dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni oggi è stato il giorno del coronamento del proprio percorso di formazione. Si è tenuta questa mattina, infatti, nella sala prove del Teatro Verdi a Padova, la cerimonia di consegna dei diplomi dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni. A congratularsi con gli artisti neodiplomati, assieme al presidente del TSV Giampiero Beltotto e al responsabile dell’Area formazione e nuovi linguaggi Carlo Mangolini, è stato Fabio Menin, Direttore unità organizzativa programmazione e gestione formazione professionale e istruzione, che ha portato i saluti dell’Assessore Elena Donazzan. “Promettete di non essere da meno di ciò che sembrate”. Parafrasando una citazione tratta del Re Lear di W. Shakespeare Giampiero Beltotto, il presidente del Teatro Stabile del Veneto- Teatro Nazionale, ha portato il suo augurio ai giovani attori a cui ha rivolto un invito a continuare a formarsi. “Godetevi questa promozione e perseverate nello studio per essere sempre all’altezza delle sfide che si presenteranno nella vostra carriera. Il diploma è solo un punto di partenza. La nostra scuola è ormai diventata un modello nel panorama nazionale delle accademie teatrali e per questo ringrazio l’Assessore Elena Donazzan. Senza il sostegno della Regione del Veneto non potrebbe esistere un progetto ambizioso come quello che stiamo portando avanti” Un ringraziamento speciale da parte del presidente Beltotto è andato anche alla Carraro Group che questa mattina ha annunciato il proprio sostegno per attività future dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni. Un’iniziativa fortemente voluta da Tomaso Carraro, Vice Presidente di Carraro SpA e Chief Corporate Social Responsibility Officer dell’azienda. L’Accademia Teatrale Carlo Goldoni, parte dell’Accordo di Programma tra Regione Veneto e Teatro Stabile del Veneto per la realizzazione del Progetto Te.S.eO. Veneto – Teatro Scuola e Occupazione, garantisce i più alti standard formativi per preparare i migliori talenti nazionali ad eccellere nella professione attoriale. Durante i primi due anni, l’Accademia prepara gli allievi a usare gli strumenti e le tecniche necessari alla professione dell’attore: recitazione, voce, movimento, canto, commedia dell’arte, danza, storia del teatro, interpretazione dei testi. Il terzo anno è articolato in cicli seminariali. Ogni modulo è diretto da un regista ed è incentrato sulla realizzazione di uno spettacolo teatrale. Da Giorgio Sangati a Sotterraneo, da Babilonia Teatri a Veronica Cruciani, Andrea Chiodi e Stefano Cordella. Sono solo alcuni dei docenti, professionisti riconosciuti che si dividono tra gli impegni sui palcoscenici italiani ed europei e l’insegnamento.
Il 7 novembre il baritono a Treviso riceverà il premio Paolo Silveri alla carriera in una serata concerto a ingresso libero organizzata dal Teatro Comunale Mario Del Monaco-Teatro Stabile del Veneto e dalla famiglia Silveri. Dieci anni di Oltre la scena: dieci anni di progetti education e di guide all'ascolto, che hanno portato il pubblico dei ragazzi e dei giovani a scoprire e amare l'opera lirica. Dopo le celebrazioni estive, il 7 novembre si terrà al Teatro Comunale Mario Del Monaco la festa per il decennale di Oltre la Scena che vedrà ospite il baritono Renato Bruson. Bruson si racconterà finalmente nella sua regione d'origine tra aneddoti e successi in una serata che vedrà la partecipazione del soprano Claudia Pavone, del mezzosoprano Asude Karayavuz e del baritono Alex Martini, accompagnati al pianoforte da Vincenzo Scalera. A Bruson verrà conferito il premio Paolo Silveri alla carriera: un sigillo che unisce idealmente due grandissimi protagonisti dell'opera internazionale, entrambi nella corda del baritono. La serata, che celebra idealmente i 10 anni di Oltre la scena, è organizzata dal Teatro Comunale Mario Del Monaco di Treviso e dalla famiglia Silveri. «In cinquant'anni di carriera Renato Bruson ha reso onore all'Italia nei più grandi teatri del mondo, consegnandosi alla storia come uno dei più grandi baritoni del Novecento», spiega Elena Filini, ideatrice di Oltre la Scena. «poterlo avere ospite al Teatro Comunale, dove così spesso ha cantato è il modo migliore per festeggiare la passione per la lirica di una città che si è sempre stretta intorno al suo teatro». Così Stefano Canazza, direttore artistico del Teatro Comunale Mario Del Monaco: «Dieci anni sono un traguardo importante. Il Teatro comunale Mario Del Monaco con il Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale hanno da sempre creduto nei progetti di educazione musicale rivolti al giovane pubblico. Abbiamo intenzione di incentivare ulteriormente iniziative, progetti e percorsi didattici che coinvolgano le scuole primarie e secondario di I e II grado per avvicinarli all’opera lirica e alla musica: spettacoli interattivi di opera lirica e nuove produzioni musicale che coinvolgano il giovane pubblico in sala. Un grande ritorno quello di Renato Bruson a Treviso. Il 7 novembre siamo felici di ospitare nel nostro Teatro uno fra i più grandi baritoni del novecento. Sarà l’occasione per ripercorre una meravigliosa carriera che l’ha visto protagonista anche nel nostro Teatro». «Oltre la Scena ha contribuito e contribuisce ancora ad avvicinare le giovani generazioni alla musica e al Teatro con un approccio e un linguaggio a loro vicini», le parole del sindaco Mario Conte. «Accogliamo con entusiasmo l’evento celebrativo del decennale che vuole coinvolgere artisti e musicisti che hanno scritto la storia della musica lirica del Novecento». Ma intanto apriamo la Stagione lirica 2023-2024 con quattro appuntamenti già in cartellone, dedicati alle nostre scuole della Città e della provincia. La prova generale di ogni singolo titolo in programma sarà aperta alle scuole primarie e secondarie: Bohème il 25 ottobre, Barbiere di Siviglia il 6 dicembre e Tosca il 7 febbraio oltre ad un musical I Malefici, su libretto di Dario Vergassola, il prossimo 3 novembre alle 10.30 dedicato alle scuole e alle famiglie”. Specialista nel repertorio verdiano e donizettiano, Bruson è considerato tra i maggiori interpreti lirici del nostro tempo per il fraseggio elegante ed espressivo, la voce brunita e la notevole presenza scenica. Nel 2012 si dedica più intensamente all'insegnamento, tenendo masterclass in tutto il mondo. Nel 2013, a 77 anni, in corrispondenza col suo addio alle scene, viene invitato a partecipare ai festeggiamenti del bicentenario dalla nascita di Giuseppe Verdi al Teatro Verdi di Busseto, come regista e cantante nel Falstaff, insieme agli allievi dell'Accademia della Scala, diretto dal Maestro Sebastiano Rolli. Renato Bruson, inoltre, è direttore didattico dell'Accademia lirica del teatro alla Scala di Milano ed è docente di canto all'Accademia Chigiana di Siena e all'Accademia lirica di Spoleto.
Il 24 Ottobre 2023 presso il Teatro Verdi di Padova arriva Lovebar, lo spettacolo di danza verticale. La Bottega del caffè è la drammaturgia di Carlo Goldoni scelta per essere tradotta in forma di coreografia per danza verticale: il suo essere un coacervo rappresentativo di dinamiche di Potere, di Socialità e di Commercio la rende un testo contemporaneo, per affrontare temi della nostra quotidianità ed esprimerli senza i concetti portati dalle sue parole, ma tramite lo svelamento in forma corporea delle dinamiche dei suoi intrecci tra personaggi e classi sociali. L’intera commedia goldoniana verrà trasformata in una vera e propria partitura fisica, dove le parole delle battute dei diversi personaggi diventano delle azioni danzate, andando così a svelare e mostrare le dinamiche più interne e principali di uno dei testi più famosi del commediografo veneziano, che verrà mostrato sotto un punto di vista inedito: da sempre abituati a pensare a Goldoni come gran maestro della parola, con il nostro progetto si andrà a svelare un Goldoni gran maestro invece dell’azione fisica dei caratteri e delle classi sociali che, ancora oggi, vivono nella nostra società. Lo spettacolo si terrà il 24 ottobre 2023 alle ore 19.30 all'esterno del Teatro Verdi. Non è necessaria la prenotazione. Crediti Adattamento da La Bottega del caffè di Carlo Goldoni Ideazione, coreografia e video: Wanda Moretti Dramaturgo: Marco Gnaccolini Danzatori: Gian Mattia Baldan, Giorgio Coppone, Simona Forlani, Isabel Rossi Voice over: Michele Guidi Musiche per sax e live electronics: Marco Castelli Costumi: Alessandra Dolce Produzione: Il Posto 2023 Progetto vincitore del Bando Goldoni 400 del Teatro Stabile del Veneto.
Padova, 30 settembre ’23 – Questa mattina i soci del Teatro Stabile del Veneto, riuniti in assemblea straordinaria presso il Teatro Verdi di Padova, hanno approvato con modifica statutaria la trasformazione in Fondazione dell’Associazione Teatro Stabile del Veneto. In questa occasione è stato eletto anche il primo Consiglio di Amministrazione della Fondazione, che conferma Giampiero Beltotto nel ruolo di presidente. A firmare l’atto notarile sono stati soci fondatori del Teatro Stabile del Veneto, ossia la Regione del Veneto, i Comuni di Padova, Venezia, e i soci aderenti Comune di Treviso, Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Padova, di Treviso - Belluno, di Venezia – Rovigo, la Provincia di Padova. Hanno partecipato all’assemblea anche i soci sostenitori, Fondazione di Venezia e Confindustria Veneto-Est. “Oggi è il primo giorno di un lavoro paziente e complesso che attende questa neonata fondazione, figlia di un passato glorioso e anticipatrice di un modo nuovo e diverso di pensare alla cultura e alle sue strutture. Voglio dare atto al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, al sottosegretario Gianmarco Mazzi e ai dirigenti del Ministero di avere seguito tale trasformazione con attenzione e competenza. Ringrazio il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, i sindaci delle città di Padova, Treviso e Venezia che hanno deciso di essere protagonisti nella nostra Fondazione, le associazioni, le fondazioni e le altre istituzioni presenti nel Consiglio Generale che si è costituito oggi per la fiducia che hanno posto in questa nuova realtà. – ha dichiarato Giampiero Beltotto – Oggi è anche il giorno in cui vanno ricordate la presenza, la fatica, il sacrificio del nostro personale, degli artisti tutti e di coloro che contribuiscono a rendere vive le nostre sale. Spero che riusciremo a non deludere nessuno. Ringrazio i componenti del Consiglio di Amministrazione uscente, che rimarrà in carica fino al compimento di tutti gli atti, perché in questi cinque anni ciascuno di loro - senza dimenticare i membri del Collegio dei Revisori e l’executive manager - ha lavorato con una profonda competenza e onestà intellettuale di cui non finirò mai di ringraziarli. Oggi si riunisce per la prima volta il primo Consiglio di Amministrazione della fondazione del Teatro Stabile del Veneto: a ciascuno di loro l’augurio di poter svolgere al meglio il compito gravoso e appassionante che ci attende. Alla fine, credo sia doveroso salutare e ringraziare gli oltre cinquemila abbonati e le decine di migliaia di spettatori che entreranno nelle nostre sale nella stagione 23/24: mi auguro, al di là di tutto, che possano trovare nel nostro Teatro un luogo che, come si legge nel Re Lear, promette di non essere meno di quello che sembra”. Come previsto dal nuovo statuto, che sarà efficace trascorsi 60 giorni dagli adempimenti pubblicitari, gli organi della Fondazione sono il Consiglio Generale, composto dai rappresentanti dei soci fondatori e aderenti, il Consiglio di Amministrazione, il Presidente, e il Collegio dei Revisori. L’Assemblea dei Soci ha eletto oggi pertanto il primo Consiglio di Amministrazione della Fondazione confermando Giampiero Beltotto presidente del Teatro Stabile del Veneto. Continueranno a far parte del CdA dello Stabile del Veneto anche i consiglieri Dino Munarolo, designato dalla Regione del Veneto, Rachele Sacco, per il Comune di Venezia e il Comune di Padova ha nominato Giorgia Panizzo. Resta da nominare il componente designato dal Ministero della Cultura. Le cariche sono tutte a titolo gratuito. La Fondazione, che è senza scopo di lucro, avrà un fondo di dotazione indisponibile di euro 289.212 e perseguirà le seguenti finalità: la progettazione e produzione di spettacoli e iniziative teatrali, con particolare riferimento al Veneto, volte a sostenere e diffondere i valori del teatro d’arte e di altre arti performative nei limiti della normativa applicabile in materia di spettacolo; la programmazione nei teatri sedi stabili della Fondazione nonché, previa convenzione, in altri teatri e spazi agibili, con particolare indirizzo al teatro regionale veneto d'arte e di tradizione, nonché al teatro nazionale ed europeo; la formazione, l'aggiornamento ed il perfezionamento dei quadri artistici e tecnici, anche dotando sé medesima di una scuola di teatro e di perfezionamento professionale nelle arti performative; la valorizzazione di nuovi talenti e il sostegno alla drammaturgia contemporanea; la diffusione della cultura teatrale presso il pubblico di ogni età e fascia sociale anche mediante iniziative che promuovono l’inclusività, l’innovazione e la sostenibilità; il sostegno dell'attività di ricerca e di sperimentazione, anche in collaborazione con le Università, e gli enti di ricerca e formazione, nonché sostegno alle attività editoriali; la gestione di teatri e sale, ivi comprese le sedi stabili, anche in forma convenzionata; la gestione di propri spazi funzionali al perseguimento delle finalità istituzionali; la collaborazione con gli enti pubblici e i privati per attività di rilievo culturale; la raccolta di finanziamenti pubblici e privati anche tramite partenariati pubblici-privati per il perseguimento delle finalità statutarie.
Il 9 ottobre alle ore 21.00 nei Teatri Goldoni di Venezia e Verdi di Padova si terranno due eventi ad ingresso gratuito per ricordare il 60esimo anniversario della tragedia del Vajont, con un progetto di teatro diffuso in tutta Italia curato da Marco Paolini per la Fabbrica del Mondo realizzato da Jolefilm in collaborazione con Fondazione Vajont Info e prenotazioni sui singoli eventi del TSV sul sito a partire da lunedì 2 ottobre. Le prenotazioni possono essere effettuate anche nelle biglietterie dei rispettivi Teatri.
In attesa che l’iter della trasformazione in Fondazione del Teatro Stabile del Veneto venga portato a compimento, questa mattina il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia assieme al presidente del TSV Giampiero Beltotto hanno presentato alla stampa la struttura del nuovo statuto così come è stato approvato in Assemblea dei Soci, lo scorso 13 luglio, e come verrà presentato per l’approvazione nelle prossime riunioni dei Consigli dei Comuni di Padova, Venezia e Treviso, prima della delibera definitiva che avverrà con atto notarile il prossimo 30 settembre. La struttura di Fondazione di partecipazione, già adottata dai più importanti Teatri Stabili italiani, comporta per l’ente un’occasione per rafforzare l’organizzazione e il reperimento di fondi privati, indispensabili alle finalità culturali e artistiche che il TSV stesso si propone di realizzare. Tra le novità principali prevede, inoltre, la presenza di una direzione generale e di una direzione artistica. Oltre alla maggioranza dei Soci del TSV, tra cui erano presenti l’Assessore alla Cultura della Regione del Veneto Cristiano Corazzari, che ha portato il suo saluto, la Consigliera del Comune di Venezia delegata alla cultura Giorgia Pea, le Camere di Commercio di Padova, con il presidente Antonio Santocono e di Venezia-Rovigo con Chiara Tagliaferro, il direttore generale della Fondazione di Venezia Giovanni dell’Olivo e Confindustria Veneto Est con il vice presidente per il territorio di Padova Enrico del Sole, a sancire l’importanza di questa trasformazione storica per il Teatro Stabile del Veneto è stata l'ampia partecipazione della comunità culturale veneta. Tra i presenti, la Biennale di Venezia con il presidente Roberto Ciccutto e il direttore generale Andrea Del Mercato, la casa editrice Marsilio con Luca De Michelis ed Emanuela Bassetti, l’AGIS Triveneto e il presidente Franco Oss Noser.
In occasione della riapertura del Teatro Goldoni e in concomitanza con i festeggiamenti per i suoi 400 anni, il Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale assieme al Comune di Venezia presentano una settimana di festeggiamenti dedicata al Teatro più antico della Città: a partire da lunedì 25 settembre spettacoli teatrali, danza, laboratori per i più piccoli e visite guidate porteranno il pubblico a riscoprire gli spazi rinnovati del Goldoni con un programma ricco di appuntamenti che terminerà sabato 30 con un grande evento. La serata, curata da Fabrizio Arcuri, inaugura in anteprima la nuova stagione veneziana con ospiti d’eccezione quali Giuseppe Battiston, Sonia Bergamasco, Roberto Citran, Isabella Ferrari, Lorenzo Letizia, Filippo Nigro, Claudio Santamaria e Teho Teardo per rievocare, tra parole e musica, artisti ed episodi che hanno attraversato i 400 anni del Teatro Goldoni. Ma non solo Venezia e non solo teatro: lo spirito di festa contagia anche la terraferma con due appuntamenti per bambini all’interno dell’Museo M9 a Mestre, mentre al Fondaco dei Tedeschi si terrà la presentazione del nuovo romanzo di Matteo Strukul dedicato al grande commediografo e al teatro che ne porta il nome. Il sindaco Brugnaro e tutta l'Amministrazione comunale crede nel teatro e continua ad investire risorse per finanziare non solo le attività ma anche l luoghi in cui esse si realizzano. - ha dichiarato Giorgia Pea consigliera comunale delegata a Città di Venezia, cultura: attività teatrali e cinema - Un ricco cartellone di appuntamenti per festeggiare la riapertura del Teatro Goldoni che, dopo essere rimasto chiuso per 7 mesi dallo scorso febbraio per un ampio piano di manutenzioni straordinarie, sarà finalmente restituito al pubblico in un rinnovato splendore. Gli interventi realizzati dall’Amministrazione Comunale hanno interessato la sostituzione delle poltrone della platea con una versione rivisitata della precedente seduta, caratterizzata da un design moderno, da materiali più resistenti, da un facile sistema di montaggio e da una struttura più comoda e confortevole. Sono stati completati inoltre una serie di interventi necessari ai fini dell’ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi, tra cui l’adeguamento degli impianti elettrici, lavorazioni di restauro e manutenzione dei beni immobili e opere di impianti di bonifica e protezione ambientale per un investimento complessivo di 1.750.000 euro stanziato dal Comune di Venezia. La sala, inoltre, è stata dotata di un nuovo impianto audio d'avanguardia ad integrazione di quello esistente, che sarà posizionato e mimetizzato completamente con le strutture del teatro in linea con gli standard internazionali e per consentire la fruizione degli spettacoli ad una platea sempre più ampia. “Incomincia il quinto secolo di questo Teatro e abbiamo voluto celebrarlo con un ampio programma, che terminerà a febbraio 2024, che ha interessato palcoscenici e piazze di tutto il Veneto. Questo progetto per i 400 anni del Teatro Goldoni rappresenta uno degli interventi più importanti tra quelli fatti dal CdA in carica - ha commentato Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto -. Avevamo promesso che avremmo rinnovato la platea affinché il pubblico che entra in sala potesse sentirsi comodo come a casa, perché il Goldoni è la cosa della Città, un punto di riferimento per il mondo del teatro veneto, ma che ambisce ad esserlo anche per quello nazionale e internazionale. La riapertura del teatro e la sua restituzione al pubblico è un grande evento civile. E di questo ringrazio il Sindaco, con tutta la Giunta e il Consiglio del Comune di Venezia”. Effetto Venezia, una serata evento per rievocare i 400 anni di storia del Teatro Goldoni Effetto Venezia è il titolo dello spettacolo prodotto dal Teatro Stabile del Veneto per celebrare il ritorno del pubblico in sala: una sequenza di quadri ripercorre i 400 anni del Teatro Goldoni attraverso opere e personalità che hanno contribuito a renderlo celebre. A fare da trait d’union la conduzione di Federica Fresco e Lorenzo Maragoni. Si parte con Carlo Goldoni che sarà il protagonista di due riscritture: Coffe shop di Vitaliano Trevisan, tratto da La bottega del caffè con l’interpretazione di Giuseppe Battiston e Roberto Citran, che sarà anche occasione per ricordare l’importante scrittore e drammaturgo veneto recentemente scomparso, e una rivisitazione ad opera di un grande drammaturgo inglese contemporaneo quale Martin Crimp, che riscrive La Pamela a partire dallo stesso romanzo che ispirò anche Goldoni, e qui interpretata da Isabella Ferrari e Filippo Nigro. La Pamela fu messa in scena proprio dalla Duse ed è a lei che è dedicato il secondo omaggio. Una grande attrice che frequentò il Goldoni e sarà Sonia Bergamasco a ricordarla. Da qualche anno sulle tracce di Eleonora Duse la Bergamasco sta conducendo un percorso di scrittura e di raccolta di documentazione che è diventato un libro, un documentario e ora una pièce teatrale. Infine Claudio Santamaria renderà omaggio a Giorgio Gaber, che del Teatro Goldoni fu il direttore per una ventina d’anni nel secolo scorso. La serata sarà inoltre impreziosita da una colonna sonora realizzata da Teho Teardo che accompagnerà il pubblico in un viaggio attraverso i secoli a partire da Le quattro stagioni di Vivaldi per arrivare ai giorni nostri. La serata è a cura di Fabrizio Arcuri regista che da anni lavora sulle riscritture teatrali e ha per primo portato Martin Crimp in Italia con due lavori negli anni ‘00 e con Vitaliano Trevisan ha immaginato la riscrittura de La bottega del caffè realizzata per Ritratto di una Nazione andata in scena al Teatro Argentina di Roma nel 2016. Gli appuntamenti della settimana Lunedì 25 settembre il cartellone dedicato alla riapertura presenta Smanie! La Villeggiatura, un progetto site-specific di Archipelagos Teatro che andrà in scena fino a venerdì, tutte le sere alle 19.00 coinvolgendo il foyer principale e quello del primo piano del teatro: due case per raccontare le Smanie per la villeggiatura di Carlo Goldoni, quella di Leonardo e quella di Filippo, nelle quali il pubblico potrà entrare scegliendo da quale prospettiva seguire lo sviluppo della trama. Due saranno infatti le location e due le azioni in contemporanea. I 9 attori impegnati nei ruoli scritti da Goldoni salteranno letteralmente da una location all'altra entrando in “casa” al momento opportuno. La giornata del 27 settembre sarà dedicata alle visite guidate tra gli spazi del Teatro che il TSV è impegnato a rendere sempre più accessibile al pubblico aprendo le visite anche alle persone cieche e sorde grazie alla traduzione simultanea in LIS. L’intero programma è pensato con l’invito a riscoprire gli spazi rinnovati del Teatro, dai foyer alla storica sala, fino alla facciata che, la sera del 29 settembre, si trasformerà in un palcoscenico d’eccezione per uno spettacolo di danza verticale: LoveBar a cura della compagnia Il Posto e di Marco Castelli Small Ensemble e ispirato a La bottega del caffè di Carlo Goldoni. L’intera commedia goldoniana verrà trasformata in una vera e propria partitura fisica, dove le parole delle battute dei diversi personaggi diventano delle azioni danzate, andando così a svelare e mostrare le dinamiche più interne e principali di uno dei testi più famosi del commediografo veneziano mostrato sotto un punto di vista inedito. Fitti, infine, sono gli appuntamenti di sabato 30 settembre coinvolgendo diverse location: la giornata si aprirà la mattina al Goldoni con i laboratori di teatro per bambini e ragazzi con la compagnia Febo Teatro, mentre a Mestre il Museo M9 ospiterà il laboratorio teatrale Il girotondo degli animali con Susi Danesin e Isabella Moro e lo spettacolo I musicanti di Brema della compagnia Barabao Teatro, inseriti anche nell’ambito della rassegna per i più piccoli “Sottocasa. Il teatro nelle città” finanziata dal Comune di Venezia in collaborazione con Arteven Circuito teatrale regionale del Veneto. Prima dell’evento Effetto Venezia che segnerà infine il ritorno in sala del pubblico, il penultimo appuntamento del cartellone si terrà alle 17.30 al Fondaco dei Tedeschi per la presentazione del libro di Matteo Strukul Carlo Goldoni e la maledizione di Ircana (Newton Compton), il nuovo romanzo firmato dallo scrittore padovano e commissionato dal Teatro Stabile del Veneto per celebrare insieme 400 anni del Teatro e il più grande commediografo della storia. Interventi realizzati Un ricco cartellone di appuntamenti per festeggiare la riapertura del Teatro Goldoni che, dopo essere rimasto chiuso per 7 mesi dallo scorso febbraio per un ampio piano di manutenzioni straordinarie, sarà finalmente restituito al pubblico in un rinnovato splendore. Gli interventi realizzati dall’Amministrazione Comunale hanno interessato la sostituzione delle poltrone della platea con una versione rivisitata della precedente seduta, caratterizzata da un design moderno, da materiali più resistenti, da un facile sistema di montaggio e da una struttura più comoda e confortevole. Sono stati completati inoltre una serie di interventi necessari ai fini dell’ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi, tra cui l’adeguamento degli impianti elettrici, lavorazioni di restauro e manutenzione dei beni immobili e opere di impianti di bonifica e protezione ambientale per un investimento complessivo di 1.750.000 euro stanziato dal Comune di Venezia. La sala, inoltre, è stata dotata di un nuovo impianto audio, ad integrazione di quello esistente, che sarà posizionato e mimetizzato completamente con le strutture del teatro in linea con gli standard internazionali.