Il TSV nomina Alessandro Businaro direttore artistico junior under 35 per valorizzare le nuove forme di linguaggio teatrale
Sviluppare la parte di programmazione dedicata ad artisti, nazionali ed internazionali, emergenti e costruire nuovi linguaggi per dare ancora più voce ad una nuova generazione di attori, registi e compagnie favorendo il ricambio generazionale nel teatro. Questa la richiesta del Ministero della Cultura che con il D.M. 463 del 23 dicembre 2024 chiede ai sei Teatri Nazionali di prevedere la nomina di un Direttore artistico junior che non abbia più di 35 anni. Il Teatro Stabile del Veneto è il primo a rispondere a questa richiesta: il Consiglio di amministrazione ha deliberato la nomina di Alessandro Businaro, giovane regista e attore padovano, al ruolo di Direttore artistico junior.
Businaro è stato scelto dopo una selezione che ha visto 5 artisti confrontarsi in questi mesi con la struttura del TSV – Teatro Nazionale: la scelta è ricaduta su Businaro sia per la sua visione innovativa e la capacità di sfidare e superare le convenzioni teatrali grazie a un approccio più vicino ai nuovi linguaggi contemporanei e alle nuove generazioni, sia per il suo lavoro con le comunità del territorio. Businaro vanta esperienze non solo locali, ma nazionali ed europee avendo collaborato negli ultimi anni con compagnie soprattutto francesi. L’inclinazione del regista a valicare i confini regionali e nazionali ben si sposa con la vocazione sempre più internazionale del Teatro Stabile del Veneto. Businaro darà quindi il suo contributo nel percorso già intrapreso dallo Stabile nel perseguire gli obbiettivi dell’Agenda 2030 quali l’accessibilità, la sostenibilità, il rinnovamento del pubblico e l’attenzione verso i giovani artisti.
“Casa artistica” del Direttore junior sarà il Teatro Maddalene, da tempo la sede deputata dal TSV- Teatro Nazionale alle nuove drammaturgie e alla costruzione di forme teatrali innovative, che da quest’anno avrà - in aggiunta ai format già presenti da anni nella programmazione del TSV - un’intera stagione dedicata. Proprio sul palco delle Maddalene Businaro porterà a novembre il suo nuovo progetto Vestire gli Ignudi, realizzato con gli attori e attrici della Compagnia Giovani del Teatro Stabile del Veneto. La regia di Businaro parte dal testo di Luigi Pirandello, ma ne amplia gli orizzonti verso temi che toccano le nuove generazioni come la pervasività dei mezzi di comunicazione di massa nella definizione della propria identità, il voyeurismo morboso della società contemporanea, il potente e crudele ritratto dei rapporti di genere. Il debutto di Vestire gli Ignudi è fissato per il 12 novembre con la prima matinée per le scuole superiori (dal 12 al 29 novembre alle 10.30); sono previste anche tre recite serali aperte a tutti: il 15, 22 e 29 novembre alle 19.30.
L’attenzione verso la formazione dei giovani e il pubblico delle scuole porta il Direttore artistico junior a lavorare a stretto contatto con le due aree dello Stabile maggiormente vocate all’audience development e audience engagement: l’area Education e Public Engangement e l’area Sviluppo Artistico e Formazione.
Alessandro Businaro in qualità di Direttore junior completa e si inserisce in un percorso di governance virtuosa dello Stabile del Veneto che è stato precursore – seguendo la linea indicata dal Ministero della Cultura – nella separazione delle funzioni all’interno della Fondazione: la direzione generale di Claudia Marcolin, la direzione artistica di Filippo Dini e la direzione dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni di Carlo Mangolini.
“Ringrazio enormemente il Teatro Stabile del Veneto ed il suo CdA per avermi cercato e ascoltato in questi mesi e per avermi affidato un incarico così importante. Ringrazio oltretutto per aver abbracciato l’idea che l’espressione junior potesse non designare un ruolo assistenziale, ma bensì un ruolo attivo per alcune zone specifiche – commenta il Direttore artistico junior Alessandro Businaro –. La prima è l’attenzione verso la nuova scena e le nuove voci, favorendo la relazione tra le giovani generazioni e l’implementazione di un lavoro già presente con gli uffici del TSV e le attività dell’Accademia Teatrale. La seconda è il rapporto con il territorio, con le scuole e con le università. Il mio impegno sarà quello di dare vita a processi di creazione plurali che rendano le città di Padova, Treviso e Venezia luoghi sempre più di dialogo trasversale tra comunità e generazioni diverse”.