Se La Bohème è frutto di una sfida tra contemporanei, per Rossini la composizione de Il barbiere di Siviglia significava un confronto diretto con la grande tradizione del passato. All’epoca Il barbiere di Siviglia per eccellenza era quello di Giovanni Paisiello, compositore famoso in tutta Europa. Per i suoi facinorosi sostenitori, portare in scena un nuovo Barbiere nel 1816 proprio a pochi giorni dalla morte dell’anziano Maestro Paisiello, era un affronto insopportabile. La sera del 20 febbraio accorsero in massa a Roma per ostacolare in tutti i modi possibili la Prima della nuova opera. Fu un fiasco senza precedenti per il povero Rossini. Ironia della sorte, Il barbiere di Siviglia è forse la sola opera di Rossini che non ha avuto bisogno di essere “riscoperta”: freschezza, brillantezza e ritmo incalzante hanno fatto sì che quest’opera non uscisse mai dal repertorio operistico sino ad oggi, apprezzata ancora come uno dei capisaldi del repertorio comico del belcanto.
Personaggi e interpreti
Rosina
Annalisa Stroppa
Figaro
Nikolai Zemilianskikh
Il conte d’Almaviva
Dave Monaco
Don Basilio
Riccardo Fassi
Don Bartolo
Daniel Giulianini
Berta
Daniela Mazzucato
Fiorello
William Hernandez