Ogni anno il Teatro Stabile del Veneto apre i suoi teatri e le sue sale prove a chi vuole avvicinarsi al teatro mettendosi in gioco in prima persona. Con un’ampia programmazione di laboratori teatrale per adulti e bambini a Padova, Venezia e Treviso il TSV-Teatro Nazionale è in grado di coinvolgere persone dai 7 ai 70 anni, facendosi promotore di altri modi di raccontare e vivere il teatro in modo partecipativo.
I gruppo età 7–10 anni
lunedì ore 17-18 / costo 250,00 €
II gruppo età 11–14 anni
lunedì ore 18.15–19.30 / costo 300,00 €
max 15 allievi/e per gruppo
lezione di prova: 20 ottobre 2025
restituzione finale: 24 marzo 2026
Per informazioni e prenotazione obbligatoria alla lezione di prova scrivere a education@teatrostabileveneto.it
A cura di Susi Danesin, Isabella Moro
immagine Sonia Marianni
illustrazioni Francesca Carabelli
Il laboratorio di teatro in movimento affronterà diversi stili e generi teatrali giocando con le ambientazioni e i caratteri diversi dei personaggi. Dall’horror al giallo, dal mimo al musical, dai fumetti alla fantascienza. Ispirandoci agli “esercizi di stile” di Queneau giocheremo a trasformare una storia, una scena in stili diversi.
Questo progetto vede lo sviluppo di due diversi linguaggi, quello della narrazione teatrale e quello della danza creativa. Sono modalità apparentemente molto diverse ma che possono trovare dei punti di connessione importanti. Si gioca con l'immaginazione, il vissuto interiore, le emozioni, la relazione con l'altro e lo spazio che ci circonda.
I due linguaggi, quello del teatro fisico e della danza creativa saranno uno a sostegno dell'altro, a volte si mescoleranno in modo così organico e complementare da non essere più riconoscibili, altre volte invece saranno in conflitto e il risultato sarà una scoperta.
A cura di Susi Danesin, Isabella Moro
immagine Sonia Marianni
illustrazioni Francesca Carabelli
Il laboratorio di teatro in movimento affronterà diversi stili e generi teatrali giocando con le ambientazioni e i caratteri diversi dei personaggi. Dall’horror al giallo, dal mimo al musical, dai fumetti alla fantascienza. Ispirandoci agli “esercizi di stile” di Queneau giocheremo a trasformare una storia, una scena in stili diversi.
Questo progetto vede lo sviluppo di due diversi linguaggi, quello della narrazione teatrale e quello della danza creativa. Sono modalità apparentemente molto diverse ma che possono trovare dei punti di connessione importanti. Si gioca con l'immaginazione, il vissuto interiore, le emozioni, la relazione con l'altro e lo spazio che ci circonda.
I due linguaggi, quello del teatro fisico e della danza creativa saranno uno a sostegno dell'altro, a volte si mescoleranno in modo così organico e complementare da non essere più riconoscibili, altre volte invece saranno in conflitto e il risultato sarà una scoperta.
I gruppo età 7–10 anni
lunedì ore 17-18 / costo 250,00 €
II gruppo età 11–14 anni
lunedì ore 18.15–19.30 / costo 300,00 €
max 15 allievi/e per gruppo
lezione di prova: 20 ottobre 2025
restituzione finale: 24 marzo 2026
Per informazioni e prenotazione obbligatoria alla lezione di prova scrivere a education@teatrostabileveneto.it
tra i 18 e 70 anni di età
costo 115 € (da versare in un’unica tranche)
7 incontri, sabato H 11-12.30
1 performance di domenica in città
Spettacolo finale domenica 14 dicembre 2025 in città
Per iscrizioni scrivere a education@teatrostabileveneto.it
Da un’idea di Mattia Berto per il TSV – Teatro Nazionale
Il nuovo capitolo del Teatro di Cittadinanza, ideato e condotto da Mattia Berto, prosegue un percorso ormai consolidato che ha trasformato il Teatro Goldoni in uno spazio vivo, permeabile e profondamente connesso alla città. Un luogo in cui la cittadinanza diventa voce, corpo e narrazione. Dopo aver affrontato, nelle scorse edizioni, temi universali come l’identità, il desiderio, il lavoro e la memoria, il progetto torna con una nuova proposta intima e potente: Tradimenti. Cittadini a confronto con le sorprese della vita.
Il laboratorio esplora il tradimento come gesto umano complesso e trasversale, profondamente radicato nelle relazioni personali e nei sistemi sociali. Tradire significa rompere un patto, infrangere un’aspettativa, deludere, abbandonare. Ma tradire è anche rivelare, aprire, trasformare. È un atto che può disvelare verità taciute, generare fratture ma anche possibilità nuove.
Negli otto incontri previsti, i partecipanti - dai diciotto anni in su, senza distinzione di provenienza o esperienza teatrale - saranno coinvolti in un percorso di riflessione, ascolto e creazione collettiva. Le loro storie, intrecciate a quelle degli altri, daranno vita a un racconto corale che affronta amori finiti, amicizie infrante, ideali disattesi, promesse mancate, ma anche ricostruzioni, rinascite, perdoni possibili.
Attraverso esercizi teatrali, improvvisazioni, scrittura scenica e momenti di condivisione, il gruppo porterà in scena quelle “sorprese della vita” che ci disorientano e ci sfidano, ma che, spesso, rivelano la nostra capacità di resistere, comprendere e trasformarci.
Come nelle passate edizioni, il Teatro di Cittadinanza si conferma non solo un laboratorio, ma un’esperienza culturale e civica: un teatro che si fa specchio della città, attraversato da storie vere, corpi reali, pensieri in cammino.
Da un’idea di Mattia Berto per il TSV – Teatro Nazionale
Il nuovo capitolo del Teatro di Cittadinanza, ideato e condotto da Mattia Berto, prosegue un percorso ormai consolidato che ha trasformato il Teatro Goldoni in uno spazio vivo, permeabile e profondamente connesso alla città. Un luogo in cui la cittadinanza diventa voce, corpo e narrazione. Dopo aver affrontato, nelle scorse edizioni, temi universali come l’identità, il desiderio, il lavoro e la memoria, il progetto torna con una nuova proposta intima e potente: Tradimenti. Cittadini a confronto con le sorprese della vita.
Il laboratorio esplora il tradimento come gesto umano complesso e trasversale, profondamente radicato nelle relazioni personali e nei sistemi sociali. Tradire significa rompere un patto, infrangere un’aspettativa, deludere, abbandonare. Ma tradire è anche rivelare, aprire, trasformare. È un atto che può disvelare verità taciute, generare fratture ma anche possibilità nuove.
Negli otto incontri previsti, i partecipanti - dai diciotto anni in su, senza distinzione di provenienza o esperienza teatrale - saranno coinvolti in un percorso di riflessione, ascolto e creazione collettiva. Le loro storie, intrecciate a quelle degli altri, daranno vita a un racconto corale che affronta amori finiti, amicizie infrante, ideali disattesi, promesse mancate, ma anche ricostruzioni, rinascite, perdoni possibili.
Attraverso esercizi teatrali, improvvisazioni, scrittura scenica e momenti di condivisione, il gruppo porterà in scena quelle “sorprese della vita” che ci disorientano e ci sfidano, ma che, spesso, rivelano la nostra capacità di resistere, comprendere e trasformarci.
Come nelle passate edizioni, il Teatro di Cittadinanza si conferma non solo un laboratorio, ma un’esperienza culturale e civica: un teatro che si fa specchio della città, attraversato da storie vere, corpi reali, pensieri in cammino.
tra i 18 e 70 anni di età
costo 115 € (da versare in un’unica tranche)
7 incontri, sabato H 11-12.30
1 performance di domenica in città
Spettacolo finale domenica 14 dicembre 2025 in città
Per iscrizioni scrivere a education@teatrostabileveneto.it
età 18–70 anni di età
costo 100,00 € (da versare in un’unica tranche)
Performance finale domenica 22 marzo 2026
Per iscrizioni scrivere aeducation@teatrostabileveneto.it
Da un’idea di Mattia Berto per il TSV – Teatro Nazionale
foto Giorgia Chinellato
Dopo quattro intense e partecipate edizioni già realizzate a Treviso, il Teatro di Cittadinanza torna in città con un nuovo capitolo dal titolo evocativo: Grand Hotel di Cittadinanza. Un progetto ideato e condotto da Mattia Berto, che prosegue e rinnova un percorso di teatro partecipato in cui a salire simbolicamente sul palcoscenico è l’intera comunità.
Il laboratorio si sviluppa in formula intensiva, nell’arco di due weekend, e invita i partecipanti - dai 18 anni in su, senza distinzione di provenienza o esperienza teatrale - a immaginare e abitare un luogo sospeso tra realtà e finzione: un hotel in cui transitano vite, si incrociano storie, si aprono porte su mondi intimi e collettivi. Camere, corridoi, hall e finestre diventano spazi di narrazione e relazione: ognuno porta con sé una valigia piena di ricordi, desideri, identità.
Il Grand Hotel si fa così metafora di una comunità temporanea, eterogenea e accogliente, in cui ogni individuo può trovare posto, ascolto e visibilità. Come nelle esperienze precedenti - che a Treviso hanno affrontato temi come identità, memoria, inclusione e appartenenza - anche questa nuova tappa pone al centro le persone e le loro storie, utilizzandole come materia viva per la creazione teatrale.
Il progetto conferma la vocazione profonda del Teatro di Cittadinanza: costruire spazi artistici dove cittadini e cittadine possano condividere esperienze, mettersi in gioco, raccontarsi e creare insieme, indipendentemente dal proprio background.
Un invito ad entrare in scena, ad abitare il teatro come luogo aperto e poroso, in cui l’arte incontra la vita e l’individuo si rispecchia nella collettività. Un laboratorio di umanità, ascolto e immaginazione, dove ogni partecipante è al tempo stesso ospite e protagonista.