Filis è uno spettacolo teatrale che si pone di unire diverse modalità di comunicazione non verbale, mescolando più lingue e linguaggi: il mimo, la danza, e la lingua dei segni – dando così completa predominanza al corpo.
Per la prima volta in Italia lo spettacolo convoglia una miscela inedita di linguaggi: danza, mimo e LIS, usati ciascuno in maniera drammaturgica volta a raccontare una storia. Il segno si mescola alla coreografia e alle azioni mimiche: il loro uso così calibrato, ha il fine di mantenere la potenza espressiva di ciascun linguaggio e non farne semplicemente puro sfoggio ornamentale.
Oltre ad essere esteticamente inedito, altro punto di forza di Filis risiede nella possibilità di essere fruibile parimenti dai bambini udenti e sordi e di poter essere veicolo di creazione e riscrittura di immaginari condivisi intorno alla Lingua dei Segni. Sdoganare certi immaginari collettivi è importante sia per i bambini udenti (che così imparano e vedono che un’altra modalità di lingua è possibile) che per i bambini sordi (i quali si vedono, rappresentati su un palco e quindi si rendono partecipi di un momento di valorizzazione ed empowerment).
Il pubblico é invitato a riconoscere all’interno dello spettacolo, tutti i segni utilizzati, segni che alla fine dello spettacolo saranno svelati e tradotti . Il tema dei Fili é solo un pretesto per giocare a creare situazioni divertenti e collegamenti con tutti i significati che questa parola può racchiudere. Filis diventa così anche un momento di comunicazione, di sensibilizzazione, di incarnazione del concetto di corpo comunicante.
Luigi De Frenza