Nello spettacolo raccontiamo in modo giocoso alcuni degli antichi miti di Ovidio, un poeta romano vissuto durante l’impero di Augusto. Le Metamorfosi, una delle opere più influenti nella cultura occidentale, sono una raccolta di storie sulle trasformazioni . Si parte dalla più antica, e cioè quando dal caos si passa al cosmo per poi passare all’uomo. Lo scopo è mostrare che la realtà fin dalle sue origini è in continua trasformazione. Ci sono trasformazioni felici e trasformazioni tragiche, esseri che raggiungono l’amore eterno e esseri inquieti e tormentati che trovano nel trasformarsi l'unica via d'uscita ad una passione assurda.
Le storie riscritte dai drammaturghi Sami Ibrahim, Laura Lomas e Sabrina Mahfouz, sono semplici e dirette ma non perdono nulla della loro forza originaria. Gli interpreti racconteranno una serie di storie, alcune più note (Medea, Giulio Cesare e Augusto) e altre meno note (le sorelle ateniesi Procne e Filomela), ricordandoci il fascino perenne della tradizione orale. La scenografia sarà composta da statue, anfore e vasi antichi ma anche da materiali quotidiani, attrezzi da lavoro, pennelli, oggetti di uso domestico, per riportare l’attenzione sulla vita di tutti i giorni, pur coinvolgendo eroi, divinità, regni che esistono soltanto in un mondo mitico.