Massimo Cacciari propone un viaggio nel teatro austriaco del primo 900 a partire da tre autori che hanno attraversato la Grande Guerra e avvertito i sintomi più profondi della catastrofe europea segnata da fascismo e nazismo. Il primo autore sarà Hugo von Hofmannsthal, più noto come geniale librettista di Richard Strauss e autore di favole lirico-drammatiche, nonchè grande romanziere, poeta e drammaturgo. Di lui verrà presentato L’uomo difficile, un’opera per molti aspetti davvero contemporanea e che fa il paio con L’uomo senza qualità di Robert Musil, autore indagato invece attraverso la commedia I fanatici. Con ironia e disincanto qui Musil dimostra la propria profonda conoscenza dei motivi più riposti della crisi spirituale europea. Arthur Schnitzler, infine, più di ogni altro nella Vienna dell'apocalisse, ben oltre le sue invenzioni formali, come il “dialogo interiore” nei suoi famosi romanzi, ha saputo rappresentare il dissolversi di ogni tradizionale valore, il liquidarsi di ogni solida forma nel flusso degli eventi, nell'irrefrenabili mobilità che sembra dominare la vita contemporanea. Girotondo, il testo su cui ci si concentrerà, è, a questo proposito, indubbiamente la sua opera più significativa. Cacciari restituirà la forza comunicativa di questi geniali scritturi, attraverso i testi individuati, nel corso di tre serate evento che lo vedranno protagonista accanto a due giovani attori diplomati all’Accademia Teatrale Carlo Goldoni.