Fantasmi a Padova
Paola Bigatto e Michele Modesto Casarin 2022
Con la partecipazione straordinaria di:
Isabella Andreini, attrice (1562 – 1604)
Gualberta Alaide Beccari, pubblicista (1842 – 1906)
Giambattista Belzoni, archeologo (1778 – 1823)
Francesco Bonafede, botanico (1474 – 1558)
Michele Dondi dall’Orologio, patriota (1806 – 1875)
Galileo Galilei, scienziato (1564 – 1642)
Carlo Leoni, storico (1812 – 1874)
Giovanni Prati, poeta (1814 – 1884)
Angelo Beolco detto Ruzante, drammaturgo (1496 – 1542)
Giuseppe Tartini, violinista (1692-1770)
Claudia Toreuma, danzatrice (26/31 d.c. – 45/50 d.c.)
SINOSSI
Alcuni speculatori decidono di sfruttare il sottosuolo di Padova, dove si è scoperto un imprevedibile giacimento di petrolio, esattamente sotto il caffè Pedrocchi. Il destino del locale è segnato: sarà abbattuto, senza pietà per la memoria storica e artistica che rappresenta. I fantasmi che abitano le sue stanze, personalità eminenti della Padova dell’Ottocento, decidono di contrastare il progetto criminale, evocando i grandi spiriti che hanno abitato Padova nel passato per chiedere consiglio e ispirazione. Forse Galileo riuscirà a suggerire una buona soluzione? Effettivamente il Pedrocchi scamperà alle mire degli affaristi senza scrupoli, ma non grazie al grande scienziato …
IL PROGETTO
La drammaturgia originale è ispirata alla Pazza di Chaillot di Jean Giraudoux (1943) e al film di Antonio Pietrangeli Fantasmi a Roma (1961), in cui si incrociano i temi della speculazione, dello sfruttamento del suolo, della minaccia costante subita dai luoghi della cultura. Ma in questa versione è sottolineato anche un altro tema presente nei nostri testi ispiratori: la possibile alleanza tra i tempi e le generazioni, la presenza nell’oggi di tutto il nostro passato, che si propone come motore del presente e tutela del futuro.
Il progetto didattico prevede la concomitanza di scene di maschera e senza; inoltre il lavoro su varie epoche storiche sollecita gli allievi a cimentarsi su diversi linguaggi. Alla base del progetto la ricerca drammaturgica sui grandi personaggi di Padova, scelti ed elaborati dagli allievi stessi.
Il progetto scenografico prevede due spazi, l’interno e l’esterno del caffè Pedrocchi. L’interno, cioè il luogo abitato dai fantasmi, è evocato dalle strutture del Ridotto stesso, che alludono alla sala Rossini dello storico locale. Le maschere utilizzate contraddistinguono due dei tre livelli dello spettacolo: le maschere bianche sono usate per le evocazioni dei personaggi antichi, mentre le maschere di Commedia sono usate per i personaggi del tempo presente, dell’accadere diurno del caffè; i fantasmi sono quindi gli unici personaggi privi di maschera, a simboleggiare l’effimero della nostra presenza nella Storia.
Paola Bigatto e Michele Modesto Casarin
In scena il 3 e 4 giugno 2022 nella sala del Ridotto del Teatro Verdi di Padova.