Lo spettacolo
Una storia vera. Una vicenda privata e intima che, in realtà, appartiene a ognuno di noi. Questo racconto apparentemente lontano, è invece più vicino di quanto possa sembrare grazie all’interpretazione e alla scrittura coreografica di Sasha Riva e Simone Repele che esplorano il demone dell’insoddisfazione umana, il bisogno di accettazione che ognuno di noi pretende da se’ stesso e quel senso di inadeguatezza che spesso prende il sopravvento.
Questa è la storia del pittore paesaggista Einar Wegener e della moglie, la ritrattista Gerda Wegener: viaggio di trasfigurazione e di metamorfosi oggi interpretato attraverso la magica lente della danza e della coreografia, dopo essere stata affrontata in un libro e in una pellicola cinematografica. Nella narrazione chiara e leggibile, caratteristica peculiare delle pièce di Riva & Repele, si affacciano in Lili Elbe Show due piani di realtà: il racconto della vicenda di Einar che, nell’ansia di ricerca della propria identità̀ diventerà Lili e il livello della fiaba, degli “spiriti”, dei “fantasmi” che intorno a Lui/Lei si aggirano. Una “petite femme fatale” scolpisce fin dall’inizio l’anima nuda di Einar ma è anche l’immagine della figlia desiderata che Gerda e Einar non sono mai riusciti a concepire seppure spinti da un profondo e controverso desiderio di genitorialità. Sulla scena una cornice senza specchio rappresenta uno “stargate”, un passaggio segreto che porta a questa dimensione altra, dove si scatenano le visioni dei sogni e dove la “petite femme” è già Lili: sagoma fedele delle emozioni più intime di Einar.
La cornice riprende quindi anche la figura forte e carismatica di Gerda che, compassionevole, sostiene il marito nella ricerca e nell’affermazione della sua identità finale: è lei l’artista che sulla tela ha saputo disegnare l’immagine esatta di Einar vestito da donna e sono proprio questi i quadri che l’hanno resa famosa. L’altra figura senza nome, ma dalla forte connotazione maschile, è lo stereotipo del sesso forte che incarna il desiderio: quello che dovrebbe esserci, quello che in questa vicenda prende forme inaspettate, quello che sottolinea la spinosa “differenza”. Il pittoresco narratore, deus ex machina, è l’incarnazione dell’estro artistico di Einar e Gerda e del destino che si compie,: lui sa già quale sarà il finale. Einar seduto su una sedia rotelle, aiutato da tutti i personaggi che si vestono di camice bianco e strumenti operatori, trasforma la morte in metamorfosi. Con struggente ironia e gusto impeccabile, Einar lascia dunque la scena a Lili che è finalmente pronta per il suo sfavillante Show.
I biglietti
acquistabili dal 29 novembre
Intero | Ridotto | Abbonati TSV | Under 26 | |
platea, palchi pep. e palchi 1° ord balconata |
29,00 € |
27,00 € |
24,00 € |
14,00 € |
palchi pep. e palchi 1° ord no balconata, palchi 2° ord. balconata |
24,00 € |
22,00 € |
19,00 € |
12,00 € |
palchi 2° ord. no balconata, galleria |
14,00 € |
12,00 € |
10,00 € |
6,00 € |
platea prima fila |
20,00 € |
/ |
/ |
10,00 € |
palchi 2° ord. laterali (01>07, 25>31)* |
13,00 € |
/ |
/ |
9,00 € |
galleria* |
8,00 € |
/ |
/ |
5,00 € |
Ridotto: Over 65
Lo spettacolo aderisce all’iniziativa Esu a Teatro
Teatro Verdi
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Orario di biglietteria | martedì > Sabato, ore 10.00 > 13.00 – 15.00 > 18.30
domenica e lunedì chiuso domeniche e lunedì con spettacolo la biglietteria parte 1 ora prima dello spettacolo Per rinnovare o acquistare il proprio abbonamento, da quest’anno sarà possibile anche prenotare il proprio appuntamento online per saltare la fila! |