Evento finito il 12 Aprile 2020.
Il bambino che non riusciva a dormire
Per combattere la noia di questa nuova esistenza blindata, che costringe a fare i conti con il tempo, ridefinire le relazioni interpersonali e gli spazi di socialità, a partire da mercoledì 8 aprile arriva in soccorso dei più piccoli e delle loro famiglie reclusi in casa Veronico Il bambino che non riusciva a dormire.
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Veronico è il protagonista della favola scritta da Tiziano Scarpa perla rubrica “Sogni d’oro di “Una stagione sul sofà”, che ogni sera alle 21.00 augura la buonanotte ai più piccoli e alle loro famiglie con i podcast di favole e racconti letti da personaggi noti delle istituzioni, della cultura e dello spettacolo.
Ispirato da questa idea, lo scrittore e drammaturgo veneziano Tiziano Scarpa, vincitore del premio Strega 2009 con il libro Stabat mater edito da Einaudi, ha accolto l’invito del Teatro Stabile del Veneto a leggere una storia, provando a scrivere una favola tutta nuova. La favola registrata in cinque podcast della durata di circa 10 minuti ciascuno è disponibile a partire dall’8 aprile sul sito del Teatro Stabile del Veneto. Oltre ad ascoltarla, la si potrà leggere scaricando il testo, impreziosito dalle immagini dell’artista, fumettista e designer Massimo Giacon, che ha disegnato i ritratti dei sette personaggi principali, con la possibilità di stamparli e colorarli.
Note dell’autore
“Ho pensato ai bambini confinati in casa, che patiscono l’ansia generale di questo periodo. E l’ho connessa al rito serale della favola della buonanotte Così è nato il protagonista, dal nome bizzarro, Veronico: un bambino che non si addormenta mai, neanche quando la mamma gli legge le favole. Non riesce a dormire, e vive delle sorprendenti avventure notturne all’insaputa dei suoi genitori.
Ciò che proponiamo ai bambini non è solo l’ascolto, ma anche un’interazione attiva con la storia. Grazie all’ispirazione del Teatro Stabile del Veneto e alla sua prestigiosa ospitalità, Massimo Giacon e io cerchiamo di dare il nostro piccolo contributo di artisti alle famiglie che faticano a fornire occasioni di concentrazione e passatempo ai figli confinati in casa in questo periodo difficile”.
Tiziano Scarpa