9 Nov 2016

Filo spinato nel cuore

Padova / Teatro Verdi

NOTE DI REGIA

Anime erranti in una sorta di limbo, alle quali è offerta un’ opportunità unica ed irripetibile: riprendere le sembianze perdute e risuscitare in vita, catapultate nel presente giusto una manciata di minuti sufficienti per raccontarci la loro vita terrena troncata di colpo dai funesti eventi della Grande Guerra.
Questa la mia idea registica a distanza di un secolo, con la serena consapevolezza che le guerre da sempre, come atto conclusivo contano le proprie vittime a prescindere e considerato che di questo andremo a narrare, mi permetto di citare una frase dello storico greco Erodoto che così recita: “Non esiste uomo folle al punto di preferire la guerra alla pace. In pace i figli seppelliscono i padri, in guerra sono invece i padri a seppellire i figli.”
Chi si aspetta perciò da questo allestimento teatrale una rievocazione della dolorosa e valorosa vita di trincea dei nostri soldati ne rimarrà deluso poiché non era questo che in cuor mio volevo, poiché i nostri protagonisti non sono caduti in campo di battaglia, di guerra si può purtroppo morire anche quando i nostri ideali, la nostra fede e la nostra libertà si avversano anche lontani dalle barricate.
Né vinti, né vincitori se non creature invano sacrificate e i loro cuori trafitti con il filo spinato della violenza, sebbene nella parte finale una dolce, tenera, amorosa voce di bambina riaccenderà la speranza.

Antonello Pagotto

Ingresso gratuito

Previa prenotazione presso la portineria del Teatro Verdi

dalle 9.00 alle 19.00 dei giorni 8 e 9 novembre