Marcello Troisi, l’ideatore del personaggio di Eracleonte da Gela, legge per il pubblico virtuale del Teatro Stabile del Veneto la poesia tanto discussa e spopolata sui social nelle scorse settimane.
“Una gaffe degna di essere raccontata, figlia di questo tempo e del momento che stiamo vivendo”ommenta Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto.
Chi l’avrebbe mai detto che un poeta greco del III secolo a.c. si sarebbe ritrovato un giorno a recitare i suoi versi nell’agorà virtuale dei social network? E invece il misterioso Eracleonte da Gela, autore della poesia sulla pandemia che esorta tutti a restare a casa, spopolata in queste settimane su Facebook e nelle chat di tanti italiani è pronto a palesarsi e decantare quei versi direttamente dal palcoscenico virtuale della “Stagione sul Sofà” del Teatro Stabile del Veneto.
Marcello Troisi, il perito informatico palermitano, ideatore del personaggio di Eracleonte e della poesia che ha generato la simpatica e popolare gaffe con il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha infatti, accolto l’invito del Presidente del Teatro Stabile del Veneto, Giampiero Beltotto di leggere e comporre nuovi versi per il teatro veneto.
Si potrà interagire con domande e curiosità rivolte all’autore scrivendo all’indirizzo mail comunicazione@teatrostabileveneto.it.
Nei giorni scorsi Marcello Troisi ha “ritrovato” nuovi versi di Eracleonte sulla fase 2 della pandemia che recitano:
Siamo rimasti nelle case, e adesso si alza vento
mentre pulisce leggero l’aria,
portando via il suono della musica ad Apollo e il fumo dei sacrifici a Zeus
resteremo ancora ad aspettare.
Gli dei si sono riuniti e decideranno in consiglio se il male è passato.
Ci resterà ancora attendere o potremo riunirci ai nostri cari e infine godere della promessa vittoria?
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